NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La coroidite serpiginosa è una malattia oculare rara che colpisce la coroide, lo strato vascolare situato tra la retina e la sclera.
È caratterizzata da infiammazione cronica e progressiva che può portare alla perdita della vista.
Eziologia:
La causa esatta della coroidite serpiginosa è sconosciuta. Si ritiene che possa essere una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani dell’occhio. Alcuni studi hanno suggerito una possibile correlazione con infezioni tubercolari latenti, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questa ipotesi.
Sintomi:
I sintomi della coroidite serpiginosa possono variare da persona a persona e possono includere:
- Visione offuscata: può essere graduale o improvvisa, a seconda della localizzazione e dell’estensione dell’infiammazione.
- Scotomi: aree di visione ridotta o assente nel campo visivo.
- Metamorfopsia: distorsione delle immagini, con linee dritte che appaiono ondulate o curve.
- Fotopsia: percezione di lampi di luce.
- Difficoltà nella visione dei colori: alterazione nella percezione dei colori.
Diagnosi:
La diagnosi di coroidite serpiginosa si basa su una serie di esami oculistici, tra cui:
- Oftalmoscopia: esame del fondo oculare per visualizzare la coroide e la retina.
- Fluorangiografia: tecnica di imaging che utilizza un colorante fluorescente per evidenziare i vasi sanguigni della retina e della coroide.
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): esame che fornisce immagini dettagliate delle strutture oculari, consentendo di valutare lo spessore della retina e della coroide.
- Test per la tubercolosi: come il QuantiFERON-TB Gold, per escludere una possibile correlazione con la tubercolosi.
Prognosi:
La prognosi della coroidite serpiginosa è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui l’età di insorgenza, l’estensione dell’infiammazione e la risposta al trattamento. La malattia può progredire lentamente nel corso di molti anni, portando a una graduale perdita della vista. In alcuni casi, la perdita della vista può essere significativa e invalidante.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
Aziende AUSL di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” |
Caserta (CE) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero De Gironcoli |
Conegliano (TV) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro |
Nuoro (NU) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
U.L.S.S. 6 – Euganea |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
ASL RM 1 – Presidio Ospedaliero Oftalmico |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre |
Venezia (VE) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Purtroppo, non esistono farmaci specifici per la coroidite serpiginosa.
Tuttavia, esistono diversi trattamenti che possono aiutare a controllare l’infiammazione e rallentare la progressione della malattia, preservando la vista il più possibile.
Ecco alcune delle opzioni terapeutiche più comuni:
- Corticosteroidi: Sono spesso il primo trattamento utilizzato per ridurre l’infiammazione. Possono essere somministrati per via orale, topica (colliri o pomate) o tramite iniezioni perioculari o intravitreali.
- Immunosoppressori: Come azatioprina, micofenolato mofetile o ciclosporina, possono essere usati in caso di risposta insufficiente ai corticosteroidi o per ridurre la dose di questi ultimi e i loro effetti collaterali.
- Terapia biologica: Farmaci come infliximab o adalimumab, che bloccano specifiche molecole coinvolte nel processo infiammatorio, possono essere considerati in casi selezionati.
- Laserterapia: Può essere utilizzata per trattare le lesioni neovascolari che possono svilupparsi nella fase avanzata della malattia.
- Iniezioni intravitreali di anti-VEGF: Farmaci come ranibizumab o aflibercept, che inibiscono la formazione di nuovi vasi sanguigni anomali, possono essere utilizzati per trattare l’edema maculare e le neovascolarizzazioni coroideali.