CONDRODISTROFIE CONGENITE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Le condrodistrofie congenite sono un gruppo eterogeneo di malattie rare caratterizzate da un’anomalia nello sviluppo della cartilagine, il tessuto connettivo che costituisce lo scheletro fetale e che, successivamente, viene in gran parte sostituito da tessuto osseo.

Queste alterazioni portano a disturbi della crescita e dello sviluppo scheletrico, con conseguenti deformità e disabilità di vario grado.

Epidemiologia

L’incidenza complessiva delle condrodistrofie congenite è stimata in circa 1 caso ogni 20.000 nati vivi. Tuttavia, la prevalenza delle singole forme è molto variabile, con alcune estremamente rare.

Classificazione

Le condrodistrofie congenite vengono classificate in base a diversi criteri, tra cui:

  • Genetica: la maggior parte delle condrodistrofie sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella crescita e nello sviluppo della cartilagine.
  • Clinica: le manifestazioni cliniche possono variare notevolmente a seconda della specifica forma di condrodistrofia.
  • Radiologica: l’aspetto radiologico delle ossa è un elemento fondamentale per la diagnosi e la classificazione.

Alcune delle condrodistrofie congenite più comuni includono:

  • Acondroplasia: la forma più comune, caratterizzata da nanismo rizomelico (arti corti), macrocefalia e fronte prominente.
  • Displasia spondiloepifisaria congenita: colpisce principalmente la colonna vertebrale e le epifisi delle ossa lunghe, causando bassa statura, deformità della colonna vertebrale e problemi articolari.
  • Ipocondroplasia: una forma più lieve di acondroplasia, con caratteristiche cliniche simili ma meno pronunciate.
  • Displasia tanatofora: una forma grave, spesso letale, caratterizzata da nanismo micromelico (arti molto corti), torace stretto e insufficienza respiratoria.

Diagnosi

La diagnosi di condrodistrofia congenita si basa su:

  • Esame obiettivo: valutazione delle caratteristiche cliniche e delle deformità scheletriche.
  • Radiografie: studio delle ossa per identificare le alterazioni caratteristiche.
  • Test genetici: per confermare la diagnosi e identificare la specifica mutazione genetica.

Prognosi

La prognosi varia a seconda della specifica forma di condrodistrofia e della gravità delle manifestazioni cliniche. Alcune forme sono compatibili con una vita normale, mentre altre possono portare a gravi disabilità o addirittura alla morte.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per le condrodistrofie congenite, anche se la ricerca è in continua evoluzione e le opzioni terapeutiche possono variare a seconda della specifica forma di condrodistrofia.

Farmaci

  • Vosoritide: È un farmaco relativamente nuovo, approvato per il trattamento dell’acondroplasia, la forma più comune di condrodistrofia. Agisce stimolando la crescita ossea.
  • Altri farmaci: Sono in fase di studio altri farmaci per il trattamento di diverse forme di condrodistrofia, con l’obiettivo di migliorare la crescita ossea, ridurre le complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Altri trattamenti

  • Chirurgia: In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere deformità ossee, stabilizzare la colonna vertebrale o alleviare la compressione del midollo spinale.
  • Fisioterapia: La fisioterapia può aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità articolare.
  • Terapia occupazionale: La terapia occupazionale può aiutare i pazienti ad adattarsi alle loro esigenze quotidiane e a svolgere le attività in modo indipendente.
  • Supporto psicologico: Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire le sfide emotive e sociali associate alla condrodistrofia.