CLOACA PERSISTENTE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La cloaca persistente è una rara malformazione congenita che colpisce esclusivamente le femmine, caratterizzata dalla confluenza del retto, della vagina e dell’uretra in un unico canale comune.

In sostanza, invece di avere tre aperture separate per queste strutture, le bambine nate con cloaca persistente presentano un’unica apertura perineale.

Epidemiologia

L’incidenza della cloaca persistente è stimata in circa 1 caso ogni 20.000 nati vivi di sesso femminile.

Eziologia

Le cause esatte della cloaca persistente non sono ancora completamente comprese. Si ritiene che la malformazione origini da un’anomalia nello sviluppo embrionale durante le prime settimane di gestazione, in particolare tra la quarta e la dodicesima settimana, quando si formano il retto, la vagina e l’uretra. Fattori genetici e ambientali potrebbero giocare un ruolo nello sviluppo di questa condizione.

Classificazione

La cloaca persistente può essere classificata in base alla lunghezza del canale comune, che può variare da meno di 3 cm a oltre 6 cm. Questa classificazione aiuta a determinare la complessità della malformazione e a guidare il trattamento chirurgico.

Manifestazioni Cliniche

Le bambine nate con cloaca persistente presentano un’unica apertura perineale attraverso la quale vengono eliminate feci, urina e, in età fertile, flusso mestruale. Altri segni e sintomi possono includere:

  • Distensione addominale
  • Infezioni del tratto urinario
  • Incontinenza fecale e/o urinaria
  • Difficoltà nella defecazione
  • Prolasso rettale o vaginale

Diagnosi

La diagnosi di cloaca persistente viene generalmente effettuata alla nascita mediante esame obiettivo. Ulteriori indagini diagnostiche possono includere:

  • Ecografia: per valutare la struttura degli organi interni e identificare eventuali anomalie associate.
  • Risonanza magnetica: per ottenere immagini dettagliate del tratto genito-urinario e del retto.
  • Cistouretrografia minzionale: per valutare la funzionalità della vescica e dell’uretra.
  • Clisma opaco: per visualizzare il retto e identificare eventuali fistole.

Prognosi

La prognosi a lungo termine per le bambine nate con cloaca persistente dipende dalla gravità della malformazione e dalla presenza di altre anomalie. Con un trattamento chirurgico adeguato, la maggior parte delle pazienti può raggiungere una buona continenza fecale e urinaria e avere una vita normale. Tuttavia, alcune pazienti possono presentare complicanze a lungo termine, come infezioni del tratto urinario ricorrenti, incontinenza e disfunzioni sessuali.

Follow-up

Dopo l’intervento chirurgico, è fondamentale un follow-up a lungo termine per monitorare la funzione intestinale e urinaria, la crescita e lo sviluppo sessuale. Il follow-up può includere visite mediche regolari, esami di imaging e valutazioni psicologiche.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Il trattamento principale per la cloaca persistente è chirurgico. L’obiettivo dell’intervento è separare retto, vagina e uretra, creando aperture distinte per ciascuna struttura. La complessità dell’intervento varia a seconda del tipo e della gravità della malformazione.

Oltre alla chirurgia, possono essere necessari altri trattamenti, come:

  • Dilatazioni: per mantenere la pervietà delle aperture create chirurgicamente, soprattutto in caso di stenosi.
  • Terapia ormonale: in alcuni casi, può essere necessaria per correggere eventuali squilibri ormonali.
  • Fisioterapia: per aiutare a ripristinare la funzionalità intestinale e vescicale.
  • Supporto psicologico: per affrontare l’impatto emotivo della condizione.

Farmaci specifici

Non esistono farmaci specifici per la cloaca persistente. Tuttavia, possono essere utilizzati farmaci per gestire eventuali complicanze o sintomi associati, come:

  • Antibiotici: per prevenire o trattare infezioni del tratto urinario.
  • Lassativi: per favorire la regolarità intestinale.
  • Anticolinergici: per ridurre gli spasmi vescicali.
  • Analgesici: per controllare il dolore.