CARENZA CONGENITA DI ALFA-1-ANTITRIPSINA

MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

NOTE INFORMATIVE
  

La carenza congenita di alfa-1-antitripsina (AATD) è una malattia genetica rara che può causare gravi danni ai polmoni e al fegato.

È causata da mutazioni nel gene SERPINA1, che codifica per la proteina alfa-1-antitripsina (AAT). L’AAT è una proteina prodotta principalmente nel fegato che ha la funzione di proteggere i tessuti polmonari dall’azione distruttiva degli enzimi proteasi, in particolare l’elastasi neutrofila rilasciata dai globuli bianchi durante l’infiammazione. In caso di deficit di AAT, l’elastasi neutrofila non viene inibita adeguatamente e può danneggiare gli alveoli polmonari, causando enfisema polmonare e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Epidemiologia

L’AATD è una delle malattie genetiche rare più comuni, con una prevalenza stimata tra 1 caso su 2.000 e 1 caso su 5.000 individui a livello globale. La prevalenza varia a seconda delle aree geografiche e delle etnie, essendo più comune nelle popolazioni del Nord Europa.

Genetica

L’AATD è una malattia autosomica recessiva, il che significa che una persona deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. Esistono diverse varianti del gene SERPINA1, che determinano diversi livelli di gravità della malattia. Le varianti più comuni sono:

  • M: Allele normale, che produce livelli normali di AAT.
  • S: Allele che produce livelli moderatamente ridotti di AAT.
  • Z: Allele che produce livelli molto bassi di AAT.

Gli individui omozigoti per l’allele Z (ZZ) presentano il rischio più elevato di sviluppare la malattia polmonare. Gli individui eterozigoti (MZ o SZ) hanno un rischio intermedio, mentre gli individui omozigoti per l’allele M (MM) sono considerati sani.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’AATD variano a seconda della gravità del deficit di AAT e possono interessare principalmente i polmoni o il fegato.

Manifestazioni Polmonari:

  • Enfisema polmonare: È la manifestazione più comune dell’AATD, caratterizzata dalla distruzione degli alveoli polmonari e dalla riduzione della superficie di scambio gassoso. I sintomi tipici includono dispnea (fiato corto), tosse cronica, respiro sibilante e affaticamento. L’enfisema può manifestarsi anche in giovane età, soprattutto nei fumatori.
  • Bronchite cronica: Infiammazione cronica dei bronchi, caratterizzata da tosse produttiva e difficoltà respiratoria.
  • Bronchiectasie: Dilatazione anomala e irreversibile dei bronchi, che può predisporre a infezioni respiratorie ricorrenti.

Manifestazioni Epatiche:

  • Ittero neonatale: Può manifestarsi in alcuni neonati con AATD, a causa dell’accumulo di AAT nel fegato.
  • Epatite: Infiammazione del fegato, che può evolvere in cirrosi epatica.
  • Cirrosi epatica: Danno epatico cronico e irreversibile, che può portare a insufficienza epatica.
  • Carcinoma epatocellulare: Tumore maligno del fegato.

Diagnosi

La diagnosi di AATD si basa sulla valutazione dei livelli di AAT nel sangue e sulla tipizzazione genetica per identificare le varianti del gene SERPINA1. Altri esami utili per la diagnosi e la valutazione della gravità della malattia includono:

  • Spirometria: Misura la funzionalità polmonare.
  • Radiografia del torace: Permette di visualizzare i polmoni e identificare eventuali alterazioni.
  • Tomografia computerizzata (TC) del torace: Fornisce immagini più dettagliate dei polmoni.
  • Biopsia epatica: Può essere necessaria per valutare il grado di danno epatico.

Prevenzione

La prevenzione dell’AATD si basa sulla consulenza genetica per le coppie a rischio di avere figli affetti dalla malattia. È inoltre fondamentale evitare i fattori di rischio che possono aggravare la malattia, come il fumo di sigaretta e l’esposizione a sostanze irritanti per le vie respiratorie.

Prognosi

La prognosi dell’AATD varia a seconda della gravità della malattia e della presenza di complicanze. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

ASSL Carbonia – Presidio Ospedaliero Sirai

Carbonia (SU)

I.R.C.C.S. “Fondazione Salvatore Maugeri” – Cassano delle Murge (BA)

Cassano delle Murge (BA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale San Giuseppe di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro- Ospedale “Cesare Zonchello” Nuoro

Nuoro (NU)

ASSL Olbia – Ospedale Giovanni Paolo II

Olbia (SS)

Presidio Ospedaliero di Ostuni – Fasano

Ostuni (BR)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale San Bartolomeo”

Sarzana (SP)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASST Valtellina e Alto Lario – Ospedale di Sondalo

Sondalo (SO)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Non esiste una cura specifica per la carenza congenita di alfa-1-antitripsina, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia.

Ecco alcune delle opzioni terapeutiche disponibili:

  • Terapia sostitutiva con alfa-1-antitripsina (AAT): Questa terapia prevede l’infusione endovenosa di AAT purificata da donatori di sangue. Aumenta i livelli di AAT nel sangue e nei polmoni, aiutando a proteggere i polmoni da ulteriori danni. È l’unico trattamento specifico per la carenza di AAT che ha dimostrato di rallentare la progressione dell’enfisema.
  • Broncodilatatori: Questi farmaci aiutano a rilassare i muscoli delle vie aeree, facilitando la respirazione. Sono spesso usati per trattare i sintomi della BPCO, che può essere causata dalla carenza di AAT.
  • Corticosteroidi: Questi farmaci antinfiammatori possono essere usati per ridurre l’infiammazione nelle vie aeree. Possono essere somministrati per via inalatoria, orale o endovenosa.
  • Ossigenoterapia: L’ossigenoterapia può essere necessaria per le persone con grave insufficienza respiratoria. Aiuta ad aumentare i livelli di ossigeno nel sangue.
  • Antibiotici: Gli antibiotici possono essere usati per trattare le infezioni respiratorie, che sono più comuni nelle persone con carenza di AAT.
  • Vaccinazione: È importante che le persone con carenza di AAT siano vaccinate contro l’influenza e la polmonite.
  • Smettere di fumare: Il fumo è un fattore di rischio importante per la progressione della malattia polmonare nelle persone con carenza di AAT. Smettere di fumare è fondamentale per rallentare la progressione della malattia.
  • Trapianto di polmone: In alcuni casi, il trapianto di polmone può essere un’opzione per le persone con grave malattia polmonare causata dalla carenza di AAT.