NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La beta-mannosidosi è una malattia genetica rara che appartiene al gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale.
È caratterizzata da un deficit dell’enzima beta-mannosidasi, che normalmente scompone gli zuccheri complessi (oligosaccaridi) all’interno dei lisosomi, organelli cellulari responsabili del riciclo dei materiali di scarto. L’assenza o il malfunzionamento di questo enzima porta all’accumulo di oligosaccaridi contenenti mannosio nei lisosomi, causando danni a vari organi e tessuti.
Cause:
La beta-mannosidosi è causata da mutazioni nel gene MANBA, situato sul cromosoma 4 (locus q22-q25), che codifica per l’enzima beta-mannosidasi. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero hanno una copia del gene mutato e una copia normale.
Sintomi:
I sintomi della beta-mannosidosi sono variabili e possono manifestarsi in diverse età, dall’infanzia all’età adulta. Alcuni dei sintomi più comuni includono:
- Ritardo mentale: presente in quasi tutti i pazienti, con gravità variabile.
- Tratti del viso grossolani: fronte prominente, naso largo, bocca grande.
- Anomalie scheletriche: displasia scheletrica, anomalie delle ossa del cranio.
- Ritardo dello sviluppo del linguaggio.
- Iperattività.
- Angiocheratoma dello scroto e del pene.
- Tortuosità dei vasi congiuntivali.
- Sordità.
- Ipotonia muscolare.
- Crisi epilettiche.
- Neuropatia periferica.
- Comportamento aggressivo.
- Maggiore suscettibilità alle infezioni.
Diagnosi:
La diagnosi di beta-mannosidosi si basa su:
- Esame clinico: valutazione dei sintomi e dei segni clinici.
- Dosaggio enzimatico: misurazione dell’attività dell’enzima beta-mannosidasi nel plasma, nei leucociti o nei fibroblasti cutanei.
- Analisi delle urine: ricerca di oligosaccaridi contenenti mannosio.
- Test genetico: analisi del gene MANBA per identificare le mutazioni.
Prognosi:
La prognosi della beta-mannosidosi varia a seconda della gravità dei sintomi. In generale, la malattia ha un decorso progressivo e può portare a disabilità significative. L’aspettativa di vita può essere ridotta, soprattutto nei casi più gravi.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo |
Milano (MI) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto |
Piacenza (PC) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Al momento non esistono farmaci specifici o trattamenti per la beta-mannosidosi.
Questa malattia rara da accumulo lisosomiale è causata da un deficit dell’enzima beta-mannosidasi, che porta all’accumulo di oligosaccaridi contenenti mannosio nei lisosomi.
La ricerca sulla beta-mannosidosi è ancora in fase iniziale e si concentra principalmente sulla comprensione dei meccanismi della malattia e sullo sviluppo di possibili terapie. Alcune aree di ricerca promettenti includono:
- Terapia enzimatica sostitutiva: si sta cercando di sviluppare una forma di beta-mannosidasi che possa essere somministrata ai pazienti per sostituire l’enzima mancante.
- Terapia genica: l’obiettivo è quello di inserire una copia funzionale del gene MANBA nelle cellule dei pazienti, in modo che possano produrre l’enzima beta-mannosidasi.
- Terapia di riduzione del substrato: questa strategia mira a ridurre la produzione degli oligosaccaridi che si accumulano nei lisosomi.
- Chaperone farmacologici: si tratta di piccole molecole che possono aiutare a stabilizzare l’enzima beta-mannosidasi mutato e a migliorarne l’attività.
Sebbene non ci siano ancora trattamenti specifici, la gestione dei sintomi è importante per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Questo può includere:
- Fisioterapia: per mantenere la mobilità e prevenire le contratture muscolari.
- Logopedia: per aiutare con i problemi di linguaggio.
- Supporto psicologico: per i pazienti e le loro famiglie.