ATRESIA INTESTINALE MULTIPLA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’atresia intestinale multipla è una rara anomalia congenita caratterizzata dalla presenza di molteplici occlusioni (atresie) nel lume intestinale.

Queste atresie impediscono il normale passaggio del contenuto intestinale, causando un’ostruzione che richiede un intervento chirurgico immediato.

Eziologia

Le cause esatte dell’atresia intestinale multipla non sono ancora completamente comprese. Si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa contribuire al suo sviluppo durante la vita fetale. Tra i possibili fattori di rischio si annoverano:

  • Anomalie vascolari: un ridotto apporto di sangue a segmenti dell’intestino fetale può causare la necrosi e la successiva atresia del tratto interessato.
  • Fattori genetici: alcune sindromi genetiche, come la sindrome di VACTERL, sono associate a un aumentato rischio di atresia intestinale.
  • Esposizione a farmaci o sostanze tossiche durante la gravidanza.
  • Prematurità: i neonati prematuri hanno un rischio maggiore di sviluppare atresia intestinale.

Caratteristiche cliniche

L’atresia intestinale multipla si manifesta tipicamente nei primi giorni di vita con i seguenti sintomi:

  • Vomito biliare: il vomito può essere verde a causa della presenza di bile, segno che l’ostruzione si trova al di sotto dell’ampolla di Vater.
  • Distensione addominale: l’addome appare gonfio e teso a causa dell’accumulo di gas e liquidi a monte dell’ostruzione.
  • Assenza di emissione di meconio: il meconio è la prima evacuazione del neonato, composta da materiale ingerito durante la vita fetale. In presenza di atresia intestinale, il meconio non può essere espulso.

Diagnosi

La diagnosi di atresia intestinale multipla viene effettuata attraverso una combinazione di:

  • Esame obiettivo: il medico valuta i sintomi e i segni clinici del neonato.
  • Radiografia addominale: mostra la presenza di anse intestinali dilatate a monte dell’ostruzione e la presenza di aria nel retto se l’ostruzione è incompleta.
  • Ecografia prenatale: in alcuni casi, l’atresia intestinale può essere diagnosticata già durante la gravidanza tramite ecografia.

Prognosi

La prognosi per i neonati con atresia intestinale multipla è generalmente buona, grazie ai progressi nella chirurgia pediatrica e nella terapia intensiva neonatale. Tuttavia, la prognosi può essere influenzata da diversi fattori, tra cui:

  • Numero e localizzazione delle atresie: un numero maggiore di atresie o la loro localizzazione in tratti critici dell’intestino possono rendere l’intervento chirurgico più complesso.
  • Lunghezza dell’intestino sano residuo: un intestino residuo molto corto può compromettere l’assorbimento dei nutrienti e causare sindrome da intestino corto.
  • Presenza di altre malformazioni congenite: l’atresia intestinale multipla può essere associata ad altre anomalie, che possono influenzare la prognosi complessiva.

Complicanze

Le possibili complicanze dell’atresia intestinale multipla e del suo trattamento includono:

  • Sindrome da intestino corto: se l’intestino residuo è molto corto, il bambino può avere difficoltà ad assorbire i nutrienti e necessitare di nutrizione parenterale a lungo termine.
  • Infezioni: le infezioni post-operatorie sono una complicanza comune e possono essere gravi nei neonati.
  • Problemi di motilità intestinale: dopo l’intervento chirurgico, il bambino può avere difficoltà a digerire il cibo e a evacuare.
  • Ritardo nella crescita: i bambini con atresia intestinale multipla possono avere un ritardo nella crescita a causa dei problemi di assorbimento dei nutrienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare l’atresia intestinale multipla. Il trattamento principale per questa rara condizione è l’intervento chirurgico.

L’obiettivo della chirurgia è rimuovere le sezioni di intestino bloccate o ristrette e collegare le parti sane rimanenti. A seconda della gravità dell’atresia, potrebbero essere necessari più interventi chirurgici.

Oltre alla chirurgia, altri trattamenti possono includere:

  • Nutrizione parenterale: Fornire nutrimento attraverso una vena poiché l’intestino potrebbe non essere in grado di assorbire i nutrienti normalmente dopo l’intervento chirurgico.
  • Sondino naso-gastrico: Aiutare a drenare lo stomaco e prevenire il vomito.
  • Antibiotici: Prevenire infezioni.