ARTERIOPATIA CEREBRALE AUTOSOMICA DOMINANTE - CADASIL

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

La CADASIL (Arteriopatia Cerebrale Autosomica Dominante con Infarcti Sottocorticali e Leucoencefalopatia) è una malattia genetica rara che colpisce i piccoli vasi sanguigni nel cervello.

Questa condizione porta a una serie di problemi di salute, tra cui ictus, demenza e disturbi dell’umore.

Cause:

La CADASIL è causata da mutazioni nel gene NOTCH3, situato sul cromosoma 19. Questo gene fornisce istruzioni per la produzione di una proteina che si trova sulla superficie delle cellule muscolari lisce dei vasi sanguigni. Le mutazioni nel gene NOTCH3 portano all’accumulo di questa proteina nelle pareti dei vasi sanguigni, causando un ispessimento e un restringimento delle arterie. Questo processo, noto come arteriopatia, riduce il flusso sanguigno al cervello, causando danni ai tessuti cerebrali.

Sintomi:

I sintomi della CADASIL di solito iniziano a manifestarsi tra i 20 e i 40 anni, anche se l’esordio può variare. I sintomi più comuni includono:

  • Emicrania con aura: L’emicrania con aura è spesso il primo sintomo della CADASIL. L’aura può includere disturbi visivi, come lampi di luce o punti ciechi, e disturbi sensoriali, come formicolio o intorpidimento.
  • Ictus: Gli ictus sono causati dall’interruzione del flusso sanguigno al cervello. Nella CADASIL, gli ictus tendono a essere piccoli e colpiscono le parti profonde del cervello (ictus lacunari). I sintomi di un ictus possono includere debolezza, intorpidimento, difficoltà di linguaggio e problemi di vista.
  • Demenza: La demenza è una condizione che causa un declino delle capacità cognitive, come la memoria, il pensiero e il giudizio. Nella CADASIL, la demenza si sviluppa gradualmente nel tempo.
  • Disturbi psichiatrici: I disturbi psichiatrici, come la depressione, l’apatia e l’ansia, sono comuni nella CADASIL.
  • Altri sintomi: Altri sintomi possono includere convulsioni, difficoltà di deambulazione, incontinenza urinaria e disturbi del sonno.

Diagnosi:

La diagnosi di CADASIL si basa su una combinazione di fattori, tra cui:

  • Storia familiare: La CADASIL è una malattia ereditaria, quindi una storia familiare di ictus, demenza o emicrania con aura può suggerire la diagnosi.
  • Esame neurologico: Un esame neurologico può rivelare segni di danno cerebrale, come debolezza, intorpidimento o difficoltà di linguaggio.
  • Risonanza magnetica (RM) del cervello: La RM del cervello può mostrare lesioni caratteristiche della CADASIL, come iperintensità della sostanza bianca, infarti lacunari e microemorragie.
  • Biopsia cutanea: Una biopsia cutanea può essere utilizzata per rilevare l’accumulo di proteina NOTCH3 nelle pareti dei vasi sanguigni.
  • Test genetico: Un test genetico può confermare la diagnosi di CADASIL identificando mutazioni nel gene NOTCH3.

Prognosi:

La CADASIL è una malattia progressiva che porta a un declino graduale delle capacità fisiche e cognitive. L’aspettativa di vita delle persone con CADASIL è generalmente ridotta, ma varia a seconda della gravità della malattia e della presenza di complicanze.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

ASL 1 -Presidio Ospedaliero “S.Filippo e Nicola”

Avezzano (AQ)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

ASL 3 – Ospedale Villa Scassi

Genova (GE)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL Latina

Latina (LT)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Legnano (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Istituti Ospedalieri Bergamaschi – Policlinico San Marco di Zingonia

Osio Sotto (BG)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

ASL RM 1 – Ospedale San Filippo Neri

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese

Varese (VA)

U.L.S.S. 3 Serenissima – I.R.C.C.S. Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la CADASIL. La ricerca è in corso, ma ad oggi non ci sono trattamenti che possano arrestare o invertire la progressione della malattia.

Tuttavia, esistono terapie sintomatiche e misure preventive che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti:

  • Controllo dei fattori di rischio vascolare: è fondamentale tenere sotto controllo la pressione arteriosa, il colesterolo, il diabete e smettere di fumare per ridurre il rischio di ictus e rallentare la progressione della malattia.
  • Farmaci antiaggreganti: come l’aspirina, possono essere prescritti per prevenire la formazione di coaguli di sangue e ridurre il rischio di ictus.
  • Farmaci per l’emicrania: se presenti, possono essere utilizzati farmaci specifici per l’emicrania con aura, come i triptani.
  • Terapia fisica e riabilitativa: può aiutare a mantenere la funzionalità fisica e cognitiva il più a lungo possibile.
  • Supporto psicologico: può essere utile per i pazienti e le loro famiglie per affrontare l’impatto emotivo della malattia.