ANOMALIA DI EBSTEIN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’anomalia di Ebstein è una rara cardiopatia congenita che colpisce la valvola tricuspide, la quale regola il flusso sanguigno tra l’atrio destro e il ventricolo destro. In questa condizione, i lembi della valvola tricuspide sono malformati e dislocati verso il basso, all’interno del ventricolo destro, anziché trovarsi nella loro posizione normale.

Questo spostamento anomalo interferisce con la capacità della valvola di chiudersi correttamente, causando un rigurgito di sangue nell’atrio destro.

Cause:

Le cause precise dell’anomalia di Ebstein sono ancora sconosciute, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa giocare un ruolo nello sviluppo della malattia. Alcuni studi hanno suggerito una possibile correlazione con l’assunzione di litio durante la gravidanza.

Caratteristiche anatomiche:

  • Dislocazione apicale della valvola tricuspide: i lembi settale e posteriore della valvola sono attaccati alla parete del ventricolo destro, più in basso rispetto alla normale posizione.
  • Adesione dei lembi alla parete ventricolare: i lembi possono essere parzialmente o completamente fusi con la parete del ventricolo.
  • Dilatazione dell’atrio destro: a causa del rigurgito di sangue, l’atrio destro si ingrandisce.
  • Riduzione delle dimensioni del ventricolo destro: la porzione del ventricolo destro funzionalmente attiva è ridotta a causa della dislocazione della valvola.
  • Difetto interatriale: un foro tra i due atri è presente in circa l’80% dei casi.
  • Altre anomalie cardiache: possono essere presenti altre malformazioni cardiache, come la stenosi polmonare o la sindrome di Wolff-Parkinson-White.

Sintomi:

La gravità dei sintomi varia notevolmente a seconda del grado di dislocazione della valvola e della quantità di rigurgito di sangue. In alcuni casi, l’anomalia di Ebstein può essere asintomatica, specialmente nelle forme lievi. Tuttavia, i sintomi più comuni includono:

  • Cianosi: colorazione bluastra della pelle e delle mucose, causata da una scarsa ossigenazione del sangue.
  • Dispnea: difficoltà respiratoria, specialmente sotto sforzo.
  • Affaticamento: sensazione di stanchezza e debolezza.
  • Palpitazioni: sensazione di battito cardiaco accelerato o irregolare.
  • Edema: gonfiore alle gambe e ai piedi.

Diagnosi:

La diagnosi dell’anomalia di Ebstein si basa su una combinazione di esami, tra cui:

  • Ecocardiogramma: è l’esame principale per la diagnosi, in quanto permette di visualizzare la struttura del cuore e la posizione anomala della valvola tricuspide.
  • Elettrocardiogramma (ECG): può mostrare anomalie del ritmo cardiaco.
  • Radiografia del torace: può evidenziare un ingrossamento del cuore.
  • Cateterismo cardiaco: può essere necessario per valutare la gravità del difetto e pianificare l’intervento chirurgico.
  • Risonanza magnetica cardiaca (RM): può fornire immagini dettagliate del cuore e dei vasi sanguigni.

Prognosi:

La prognosi per i pazienti con anomalia di Ebstein è variabile e dipende dalla gravità del difetto e dalla presenza di altre anomalie cardiache. Con un trattamento adeguato, la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale e attiva. Tuttavia, alcuni pazienti possono sviluppare complicanze come insufficienza cardiaca, aritmie o endocardite.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

ASL 3 – Ospedale P.A. Micone – Sestri Ponente

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Fondazione CNR Regione Toscana Gabriele Monasterio – Stabilimento di Pisa

Pisa (PI)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare questa anomalia, ma diverse opzioni terapeutiche possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Trattamenti:

  • Monitoraggio: Nei casi lievi e asintomatici, può essere sufficiente un regolare monitoraggio cardiologico per valutare la progressione della malattia e l’eventuale necessità di interventi.
  • Farmaci:
    • Diuretici: per ridurre l’accumulo di liquidi e migliorare la funzione cardiaca.
    • Antiaritmici: per controllare le aritmie cardiache, frequenti nell’anomalia di Ebstein.
    • Inotropi: per aumentare la forza di contrazione del cuore in caso di insufficienza cardiaca.
  • Procedura di chiusura percutanea: In alcuni casi, è possibile chiudere difetti interatriali associati all’anomalia di Ebstein tramite procedure percutanee, evitando la chirurgia a cuore aperto.
  • Chirurgia: L’intervento chirurgico è spesso necessario nei casi moderati o gravi di anomalia di Ebstein. Le opzioni chirurgiche includono:
    • Riparazione della valvola tricuspide: ricostruzione o riparazione della valvola per migliorarne la funzione.
    • Sostituzione della valvola tricuspide: sostituzione della valvola malformata con una valvola artificiale o biologica.
    • Procedura di Cone: tecnica chirurgica che crea un tunnel all’interno dell’atrio destro per migliorare il flusso sanguigno.

Altri trattamenti:

  • Pacemaker: per controllare il ritmo cardiaco in caso di bradicardia o blocco cardiaco.
  • Ablazione con radiofrequenza: per trattare le aritmie cardiache resistenti ai farmaci.
  • Trapianto cardiaco: considerato nei casi più gravi di anomalia di Ebstein con insufficienza cardiaca refrattaria ad altri trattamenti.

Scelta del trattamento:

La scelta del trattamento più appropriato dipende dalla gravità dell’anomalia, dai sintomi del paziente, dall’età e dalla presenza di altre condizioni mediche. È fondamentale rivolgersi a un cardiologo esperto in cardiopatie congenite per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.