ANGIOEDEMA EREDITARIO

MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

NOTE INFORMATIVE
  

L’angioedema ereditario (HAE) è una malattia genetica rara caratterizzata da episodi ricorrenti di gonfiore (edema) nella cute, nelle mucose e negli organi interni.

Questi episodi possono essere dolorosi e debilitanti, e in alcuni casi possono persino mettere in pericolo la vita del paziente.

Cause:

L’HAE è causato da una deficienza o da un malfunzionamento dell’inibitore di C1 (C1-INH), una proteina che regola il sistema del complemento, una parte importante del sistema immunitario. Questa deficienza porta a un aumento dei livelli di bradichina, un peptide che aumenta la permeabilità dei vasi sanguigni, causando la fuoriuscita di liquidi nei tessuti e il conseguente gonfiore.

Tipi di HAE:

Esistono tre tipi principali di HAE:

  • Tipo 1: È il tipo più comune (circa l’85% dei casi) ed è causato da una mutazione nel gene SERPING1 che porta a bassi livelli di C1-INH funzionale.
  • Tipo 2: Rappresenta circa il 15% dei casi ed è causato da mutazioni nello stesso gene, ma in questo caso la proteina C1-INH è presente in quantità normali, ma non funziona correttamente.
  • Tipo 3: È il tipo più raro e colpisce prevalentemente le donne. È causato da mutazioni in altri geni e i meccanismi che portano all’angioedema non sono ancora completamente compresi. Spesso si aggrava con l’assunzione di contraccettivi estro-progestinici orali e in corso di gravidanza.

Sintomi:

I sintomi dell’HAE possono variare da persona a persona e da episodio a episodio. I più comuni includono:

  • Gonfiore: Può interessare diverse parti del corpo, come il viso (labbra, palpebre, lingua), le mani, i piedi, i genitali, il tratto gastrointestinale (causando dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) e la laringe.
  • Dolore: Il gonfiore può essere accompagnato da dolore, soprattutto a livello addominale.
  • Difficoltà respiratorie: Il gonfiore alla laringe può ostruire le vie aeree e causare difficoltà respiratorie, che nei casi più gravi possono portare al soffocamento.

Diagnosi:

La diagnosi di HAE può essere complessa, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre condizioni, come le allergie. È importante rivolgersi a un medico specialista, che effettuerà una valutazione clinica e richiederà esami specifici, tra cui:

  • Livelli di C1-INH: Misurazione della quantità e dell’attività funzionale del C1-INH nel sangue.
  • Livelli di C4: La proteina C4 è spesso ridotta nei pazienti con HAE di tipo 1 e 2.
  • Test genetici: Per identificare le mutazioni nel gene SERPING1 o in altri geni coinvolti nell’HAE.

Prognosi:

Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, la maggior parte delle persone con HAE può condurre una vita normale. È fondamentale educare i pazienti e le loro famiglie sulla malattia, sui sintomi e sulle terapie disponibili, per garantire una gestione ottimale della condizione e prevenire le complicanze.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

ASL 1 -Presidio Ospedaliero “S.Filippo e Nicola”

Avezzano (AQ)

CRO – Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

Aviano (PN)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri di Milano – Via Camaldoli

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

ASL 3 – Pescara

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

IRCCS Policlinico San Donato

San Donato Milanese (MI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’angioedema ereditario (HAE). Questa malattia rara causa gonfiore improvviso e doloroso in varie parti del corpo, come viso, mani, piedi, gola e intestino.

L’HAE è causato da una carenza o disfunzione dell’inibitore della C1 esterasi (C1-INH), una proteina che regola il sistema del complemento e la produzione di bradichinina, un peptide che aumenta la permeabilità dei vasi sanguigni.

Ecco le principali opzioni terapeutiche:

1. Trattamento degli attacchi acuti:

  • Concentrato di C1-INH: (Berinert®, Cinryze®, Ruconest®) è il trattamento d’elezione per gli attacchi acuti. Fornisce C1-INH dall’esterno, riducendo l’infiammazione e il gonfiore. Si somministra per via endovenosa.
  • Ecallantide (Kalbitor®): inibisce la callicreina, un enzima coinvolto nella produzione di bradichinina. Si somministra per via endovenosa.
  • Icatibant (Firazyr®): blocca il recettore della bradichinina, impedendo l’azione del peptide. Si somministra per via sottocutanea.

2. Terapia preventiva (profilassi):

  • Concentrato di C1-INH: può essere utilizzato anche in profilassi a lungo termine per prevenire gli attacchi, soprattutto nei pazienti con attacchi frequenti o gravi.
  • Androgeni attenuati (Danazol, Oxandrolone): stimolano la produzione di C1-INH nel fegato. Possono avere effetti collaterali significativi.
  • Lanadelumab (Takhzyro®): anticorpo monoclonale che blocca la callicreina, riducendo la produzione di bradichinina. Si somministra per via sottocutanea ogni 2 o 4 settimane.
  • Berotralstat (Orladeyo®): inibisce la callicreina per via orale. È una nuova opzione di trattamento per la profilassi a lungo termine.

3. Altri trattamenti:

  • Farmaci anti-fibrinolytici (acido tranexamico): possono essere utili per prevenire gli attacchi di gonfiore alla gola.
  • Terapia di supporto: durante gli attacchi acuti, possono essere necessari ossigeno, liquidi per via endovenosa e farmaci per il dolore.