ALCAPTONURIA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L’alcaptonuria (AKU) è una rara malattia genetica ereditaria del metabolismo, caratterizzata dall’incapacità dell’organismo di degradare completamente due amminoacidi, la tirosina e la fenilalanina.

Questo difetto metabolico porta all’accumulo di una sostanza chiamata acido omogentisico (HGA) nei fluidi corporei, come il sangue e le urine. L’HGA in eccesso viene espulso con le urine, che assumono un colore scuro a contatto con l’aria, e si deposita nei tessuti connettivi sotto forma di un pigmento nero-bluastro, causando una serie di problemi di salute.

Epidemiologia

L’alcaptonuria è una malattia molto rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 250.000-1.000.000 di persone in tutto il mondo. Tuttavia, in alcune regioni, come la Slovacchia e la Repubblica Dominicana, la prevalenza è significativamente più alta.

Eziologia e genetica

L’alcaptonuria è causata da mutazioni nel gene HGD, che codifica per l’enzima omogentisato 1,2-diossigenasi (HGD). Questo enzima è responsabile della degradazione dell’acido omogentisico. Le mutazioni nel gene HGD portano a una carenza o a un malfunzionamento dell’enzima HGD, con conseguente accumulo di acido omogentisico nell’organismo.

L’alcaptonuria è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero hanno una copia del gene mutato e una copia del gene normale.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’alcaptonuria possono variare da persona a persona e possono comparire in diverse fasi della vita. I segni e sintomi più comuni includono:

  • Urine scure: il segno più precoce e caratteristico dell’alcaptonuria è la presenza di urine che diventano scure (marroni o nere) a contatto con l’aria. Questo sintomo può essere presente fin dalla nascita, ma spesso non viene notato o viene ignorato.
  • Ocronosi: l’ocronosi è una condizione caratterizzata dalla deposizione di pigmento nero-bluastro nei tessuti connettivi, come la cartilagine, la pelle e la sclera degli occhi. L’ocronosi può causare una serie di problemi, tra cui:
    • Artrite: l’artrite ocronotica è una forma di artrite degenerativa che colpisce principalmente la colonna vertebrale e le grandi articolazioni, come le anche e le ginocchia. L’artrite ocronotica può causare dolore, rigidità e limitazione dei movimenti.
    • Problemi cardiaci: l’ocronosi può colpire le valvole cardiache, causando stenosi o insufficienza valvolare.
    • Problemi renali: l’ocronosi può causare calcoli renali e insufficienza renale.
    • Problemi alla pelle: l’ocronosi può causare macchie scure sulla pelle, soprattutto nelle zone esposte al sole.
    • Problemi agli occhi: l’ocronosi può causare macchie scure sulla sclera (la parte bianca dell’occhio) e cataratta.

Diagnosi

La diagnosi di alcaptonuria si basa sulla presenza di segni e sintomi caratteristici, come urine scure e ocronosi, e sulla conferma di laboratorio dell’elevata concentrazione di acido omogentisico nelle urine. L’analisi genetica può essere utilizzata per confermare la diagnosi e identificare le mutazioni nel gene HGD.

Prognosi

Non esiste una cura per l’alcaptonuria, ma il trattamento può aiutare a gestire i sintomi e a rallentare la progressione della malattia.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 1 Massa e Carrara

Massa (MS)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’alcaptonuria (AKU).

Farmaci

  • Nitisinone: Questo farmaco è stato originariamente sviluppato per il trattamento di un’altra malattia metabolica, la tirosinemia di tipo I. Nitisinone inibisce un enzima coinvolto nella produzione di acido omogentisico (HGA), la sostanza che si accumula nell’alcaptonuria. Studi hanno dimostrato che nitisinone può ridurre significativamente i livelli di HGA nelle urine e potrebbe rallentare la progressione della malattia, specialmente se iniziato precocemente.

Altri trattamenti

  • Dieta: Sebbene non esista una dieta specifica per l’alcaptonuria, una dieta a basso contenuto di proteine può aiutare a ridurre la produzione di HGA. È importante collaborare con un dietologo o un nutrizionista per garantire un apporto nutrizionale adeguato.
  • Vitamina C: Alti dosaggi di vitamina C sono stati tradizionalmente utilizzati nel trattamento dell’alcaptonuria, anche se l’evidenza della sua efficacia è limitata. Si pensa che la vitamina C possa aiutare a prevenire l’ossidazione dell’HGA e la formazione di pigmenti scuri nei tessuti.
  • Fisioterapia: La fisioterapia può aiutare a mantenere la mobilità articolare e a gestire il dolore associato all’artrite.
  • Chirurgia: In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per sostituire le articolazioni danneggiate dall’artrite.