ACONDROPLASIA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’acondroplasia è la forma più comune di nanismo disarmonico, caratterizzata da bassa statura con arti sproporzionatamente corti rispetto al tronco, macrocefalia e tratti facciali distintivi.

È una malattia genetica che colpisce la crescita ossea.

Epidemiologia
    • Incidenza: L’acondroplasia si verifica in circa 1 su 25.000 nati vivi a livello globale.
    • Distribuzione per sesso: La condizione colpisce maschi e femmine in egual misura.
    • Età di insorgenza: L’acondroplasia è congenita, il che significa che è presente alla nascita.
Eziologia e Genetica

L’acondroplasia è causata da mutazioni nel gene FGFR3 (recettore del fattore di crescita dei fibroblasti 3) situato sul cromosoma 4. Questo gene codifica per una proteina che svolge un ruolo cruciale nella regolazione della crescita e dello sviluppo osseo, in particolare nella cartilagine di accrescimento.

      • Mutazione specifica: La mutazione più comune (presente in oltre il 98% dei casi) è una sostituzione di una singola base nel gene FGFR3, che porta alla sostituzione dell’aminoacido glicina con l’arginina in posizione 380 della proteina (G380R).
      • Ereditarietà:
          • Circa l’80% dei casi di acondroplasia sono dovuti a mutazioni de novo (nuove), ovvero non ereditate dai genitori. Queste mutazioni si verificano spontaneamente durante la formazione degli spermatozoi o degli ovociti.
          • Il restante 20% dei casi è ereditato con un modello autosomico dominante. Ciò significa che un solo genitore affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione al figlio. Se entrambi i genitori sono affetti, la probabilità aumenta.
Patogenesi

La mutazione nel gene FGFR3 provoca un’attivazione eccessiva del recettore, interferendo con il normale processo di crescita ossea endocondrale. In particolare, la mutazione ostacola la proliferazione e la differenziazione dei condrociti nella cartilagine di accrescimento, portando a una ridotta formazione di osso e a una crescita anomala delle ossa lunghe.

Manifestazioni Cliniche

Le caratteristiche cliniche dell’acondroplasia sono variabili, ma spesso includono:

      • Bassa statura disarmonica: La bassa statura è il segno più evidente, con arti corti (rizomelia) in proporzione al tronco, che è di lunghezza normale. L’altezza media degli adulti con acondroplasia è di circa 131 cm per i maschi e 124 cm per le femmine.
      • Macrocefalia: La testa è grande in proporzione al corpo, con fronte prominente e bozze frontali.
      • Facies caratteristica:
          • Ipoplasia medio-facciale: Lo sviluppo della parte centrale del viso è ridotto, con radice del naso appiattita (sella nasale infossata) e ponte nasale piccolo.
          • Prognatismo: La mandibola può essere prominente.
      • Mani corte e larghe: Le dita sono corte e di lunghezza simile, con una configurazione a “tridente”.
      • Ipotonia: Ridotto tono muscolare, che può causare ritardo nello sviluppo motorio.
      • Ginocchia vare: Le gambe possono essere arcuate verso l’esterno.
      • Cifosi toraco-lombare: Curvatura anomala della colonna vertebrale nella regione toracica e lombare, spesso presente nella prima infanzia ma che tende a risolversi spontaneamente.
      • Stenosi del forame magno: Restringimento dell’apertura alla base del cranio, che può causare compressione del midollo spinale e del tronco encefalico, con potenziali conseguenze neurologiche.
      • Stenosi spinale lombare: Restringimento del canale spinale nella regione lombare, che può causare dolore, debolezza e intorpidimento alle gambe.
      • Otite media ricorrente: Infiammazioni dell’orecchio medio, che possono portare a problemi di udito.
      • Apnee ostruttive del sonno: Pause nella respirazione durante il sonno, causate dall’ostruzione delle vie aeree superiori.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di acondroplasia si basa su:

      • Esame obiettivo: Valutazione delle caratteristiche fisiche tipiche.
      • Radiografie: Per evidenziare le anomalie scheletriche caratteristiche, come la rizomelia, l’accorciamento delle ossa lunghe e la forma delle ossa del bacino.
      • Ecografia prenatale: In alcuni casi, l’acondroplasia può essere diagnosticata durante la gravidanza mediante ecografia, se si osservano segni come la ridotta lunghezza del femore.
      • Test genetico: L’analisi del DNA può confermare la diagnosi identificando la mutazione nel gene FGFR3. Il test genetico è utile anche per la consulenza genetica alle famiglie.
Prognosi

L’aspettativa di vita delle persone con acondroplasia è generalmente normale, anche se possono esserci complicanze mediche che richiedono un attento monitoraggio e trattamento.

Le principali preoccupazioni riguardano:

      • Complicanze neurologiche: La stenosi del forame magno e la stenosi spinale lombare possono causare problemi neurologici significativi, come idrocefalo, compressione del midollo spinale e difficoltà respiratorie.
      • Problemi respiratori: Le apnee ostruttive del sonno sono comuni e possono richiedere un trattamento specifico.
      • Problemi ortopedici: Le deformità scheletriche possono causare dolore, limitazioni funzionali e richiedere interventi chirurgici correttivi.
      • Obesità: Le persone con acondroplasia hanno una maggiore predisposizione all’obesità, che può aggravare le complicanze ortopediche e cardiovascolari.

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Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
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Aosta (AO)
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Bagheria (PA)
Policlinico di Bari
Bari (BA)
Ospedale di Bassano del Grappa
Bassano del Grappa (VI)
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Benevento (BN)
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Bologna (BO)
Istituto Ortopedico Rizzoli
Bologna (BO)
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Bolzano (BZ)
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Brescia (BS)
Ospedale Binaghi
Cagliari (CA)
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Cagliari (CA)
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Catania (CT)
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Catanzaro (CZ)
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Chieti (CH)
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Cosenza (CS)
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Firenze (FI)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
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Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
 Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”
Lecco (LC)
Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Raffaele di Milano
Milano (MI)
Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli
Palermo (PA)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Policlinico San Matteo di Pavia
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Civile Spirito Santo
Pescara (PE)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris
Pisa (PI)
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo
Potenza (PZ)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova”
Reggio nell’Emilia (RE)
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma (RM)
Policlinico Umberto I”
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero di Treviso
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)

Farmaci specifici
      • Vosoritide (Voxzogo): È l’unico farmaco attualmente approvato per il trattamento dell’acondroplasia nei bambini con cartilagini di accrescimento aperte. Agisce come un analogo del peptide natriuretico di tipo C (CNP), una proteina che regola la crescita delle ossa. Vosoritide si somministra tramite iniezione giornaliera sottocutanea e può aumentare la velocità di crescita nei bambini con acondroplasia.

È importante sottolineare che Vosoritide non è una cura per l’acondroplasia. Non corregge le deformità scheletriche esistenti e non è ancora noto se a lungo termine possa migliorare la qualità di vita o prevenire le complicanze.

Altri trattamenti

Oltre a Vosoritide, altri trattamenti possono essere necessari per gestire le complicanze dell’acondroplasia:

      • Chirurgia:
          • Allungamento degli arti: Procedure chirurgiche possono essere utilizzate per allungare le ossa degli arti, migliorando l’altezza e la proporzione corporea.
          • Correzione della deformità spinale: La cifosi e la stenosi spinale sono complicanze comuni dell’acondroplasia. La chirurgia può essere necessaria per decomprimere il midollo spinale e correggere la curvatura anomala della colonna vertebrale.
          • Correzione delle deformità degli arti inferiori: Il ginocchio valgo e il piede piatto sono comuni nell’acondroplasia e possono richiedere un intervento chirurgico correttivo.
      • Fisioterapia: La fisioterapia è importante per mantenere la forza muscolare, la flessibilità articolare e la postura corretta. Può anche aiutare a prevenire o gestire le complicanze come il dolore alla schiena e alle gambe.
      • Terapia occupazionale: La terapia occupazionale può aiutare le persone con acondroplasia ad adattarsi alle attività della vita quotidiana, come vestirsi, mangiare e lavarsi, utilizzando ausili e modifiche ambientali.
      • Supporto psicologico: Vivere con l’acondroplasia può presentare sfide emotive e sociali. Il supporto psicologico può aiutare le persone a gestire questi problemi e a sviluppare strategie di coping.
Gestione della malattia

La gestione dell’acondroplasia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti:

      • Genetista: Fornisce consulenza genetica e diagnosi.
      • Endocrinologo: Monitora la crescita e lo sviluppo.
      • Ortopedico: Gestisce le complicanze scheletriche.
      • Neurochirurgo: Tratta le complicanze spinali.
      • Fisiatra: Prescrive la fisioterapia e la terapia occupazionale.