VARICOCELE

Malattie, Malattie Vascolari

NOTE INFORMATIVE
  

Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene del plesso pampiniforme, un insieme di vasi sanguigni che si trovano all’interno dello scroto e che hanno la funzione di drenare il sangue dai testicoli.

Questa condizione è abbastanza comune, interessando circa il 15% della popolazione maschile adulta e una percentuale ancora maggiore di adolescenti. Il varicocele si sviluppa principalmente sul lato sinistro dello scroto, anche se può presentarsi bilateralmente.

Il varicocele si manifesta in modi diversi a seconda della gravità e delle caratteristiche individuali di ciascun paziente.

Forme asintomatiche:

Nella maggior parte dei casi, il varicocele è asintomatico, cioè non causa alcun sintomo evidente. Viene spesso scoperto casualmente durante una visita medica di controllo o per altri motivi.

Forme sintomatiche:

Quando il varicocele causa sintomi, questi possono includere:

  • –  Dolore:
      1. Dolore sordo o fastidio: Sensazione di pesantezza, tensione o fastidio allo scroto, che può peggiorare dopo essere stati in piedi per lungo tempo, dopo attività fisica o in condizioni di caldo.
      2. Dolore acuto: Meno comune, può essere causato da complicazioni come la torsione del testicolo o la trombosi venosa.
  • –  Gonfiore:
      1. Aumento di volume dello scroto: Può essere più evidente alla sera o dopo essere stati in piedi per lungo tempo.
      2. Sensazione di “sacchetto di vermi”: Descrizione tipica delle vene dilatate palpabili nello scroto.
  • –  Testicolo più piccolo: Il testicolo interessato dal varicocele può essere più piccolo e morbido rispetto all’altro. Questa differenza di dimensioni può essere più evidente durante l’adolescenza.
  • –  Infertilità: In alcuni casi, il varicocele può compromettere la produzione e la qualità degli spermatozoi, causando infertilità maschile. Tuttavia, non tutti i varicoceli causano infertilità e la relazione tra varicocele e infertilità non è ancora del tutto chiara.

Gradi di varicocele:

Il varicocele viene classificato in gradi a seconda della sua dimensione e visibilità:

  • –  Grado 0: Non palpabile, visibile solo all’ecografia.
  • –  Grado 1: Palpabile solo durante la manovra di Valsalva (espirazione forzata a glottide chiusa).
  • –  Grado 2: Palpabile anche senza manovra di Valsalva.
  • –  Grado 3: Visibile a occhio nudo.

È importante sottolineare che la gravità dei sintomi non sempre corrisponde al grado del varicocele. Alcuni pazienti con varicocele di grado lieve possono avere sintomi significativi, mentre altri con varicocele di grado elevato possono essere asintomatici.

Le cause esatte del varicocele non sono ancora del tutto note, ma si ritiene che diversi fattori possano contribuire al suo sviluppo:

Fattori anatomici e funzionali:

  • –  Insufficienza valvolare: Le valvole all’interno delle vene del plesso pampiniforme normalmente impediscono al sangue di refluire verso il basso. Se queste valvole non funzionano correttamente (insufficienza valvolare), il sangue può ristagnare nelle vene, causandone la dilatazione e la formazione del varicocele.
  • –  Angolo di confluenza della vena spermatica sinistra: La vena spermatica sinistra drena il sangue dal testicolo sinistro e confluisce nella vena renale sinistra con un angolo retto. Questo angolo può creare una maggiore resistenza al flusso sanguigno, favorendo la dilatazione delle vene testicolari.
  • –  Compressione della vena renale sinistra: In alcuni casi, la vena renale sinistra può essere compressa da altre strutture anatomiche, come l’arteria mesenterica superiore, causando un aumento della pressione venosa e la formazione di varicocele.

Fattori predisponenti:

  • –  Predisposizione genetica: La familiarità per il varicocele sembra aumentare il rischio di svilupparlo.
  • –  Altezza: Gli uomini più alti sembrano avere un rischio maggiore di varicocele, probabilmente a causa della maggiore pressione idrostatica nelle vene delle gambe.
  • –  Attività fisica intensa: L’attività fisica intensa, soprattutto se comporta sforzi addominali ripetuti, può aumentare la pressione intra-addominale e favorire la formazione di varicocele.

Cause secondarie (rare):

  • –  Tumori: In rari casi, il varicocele può essere causato dalla compressione della vena spermatica o della vena renale da parte di un tumore addominale o pelvico.
  • –  Trombosi: La formazione di un coagulo di sangue nella vena renale sinistra può ostacolare il flusso sanguigno e causare varicocele.

Varicocele idiopatico:

Nella maggior parte dei casi, il varicocele è definito “idiopatico”, cioè non è possibile identificare una causa specifica. Si ritiene che in questi casi il varicocele sia dovuto a una combinazione di fattori anatomici, funzionali e predisponenti.

La diagnosi di varicocele si basa su una combinazione di:

  1. Esame obiettivo:

    • –  Ispezione: Il medico osserva lo scroto del paziente in posizione eretta e sdraiata, alla ricerca di eventuali segni di dilatazione venosa.
    • –  Palpazione: Il medico palpa delicatamente lo scroto per valutare la presenza di vene dilatate e tortuose, che possono essere descritte come un “sacchetto di vermi”. La palpazione può essere eseguita anche durante la manovra di Valsalva (espirazione forzata a glottide chiusa), che aumenta la pressione intra-addominale e rende le vene varicose più evidenti.
  2. Ecografia scrotale con Doppler:

    • –  È l’esame strumentale di conferma per la diagnosi di varicocele.
    • –  Utilizza gli ultrasuoni per visualizzare le vene del plesso pampiniforme e valutare il flusso sanguigno al loro interno.
    • –  Permette di misurare il diametro delle vene, rilevare la presenza di reflusso venoso (flusso di sangue invertito) e valutare la funzionalità delle valvole venose.
  3. Spermiogramma:

    • –  Questo esame viene eseguito nei pazienti con varicocele che presentano problemi di fertilità o che desiderano avere figli.
    • –  Valuta la quantità e la qualità degli spermatozoi nel liquido seminale, per verificare se il varicocele ha influenzato la fertilità maschile.
  4. Altri esami (meno comuni):

    • –  Termografia: Un esame che misura la temperatura dello scroto, che può essere aumentata in presenza di varicocele.
    • –  Flebografia: Un esame radiologico invasivo che utilizza un mezzo di contrasto per visualizzare le vene del plesso pampiniforme. Viene utilizzato raramente e solo in casi selezionati.

La terapia per il varicocele non è sempre necessaria. Nei casi asintomatici o di grado lieve, può essere sufficiente un monitoraggio periodico con ecografia scrotale e spermiogramma (se si desidera avere figli).

Il trattamento è indicato nei seguenti casi:

  • –  Varicocele sintomatico: Presenza di dolore, fastidio o gonfiore testicolare che compromette la qualità della vita.
  • –  Varicocele associato a infertilità maschile: Quando il varicocele è l’unica causa identificabile di infertilità o quando la qualità del liquido seminale è significativamente compromessa.
  • –  Varicocele in adolescenti con alterazioni testicolari: In caso di riduzione del volume testicolare o alterazioni della crescita testicolare durante la pubertà.

Le principali opzioni terapeutiche per il varicocele sono:

  1. Embolizzazione percutanea:

    • –  È una procedura mini-invasiva eseguita in anestesia locale.
    • –  Un catetere viene inserito attraverso una vena dell’inguine o del collo e guidato fino alle vene dilatate del plesso pampiniforme.
    • –  Attraverso il catetere vengono iniettate sostanze (agenti embolizzanti) o posizionate spirali metalliche che occludono le vene, interrompendo il reflusso sanguigno e risolvendo il varicocele.
    • –  È una procedura sicura ed efficace, con tempi di recupero rapidi.
  2. Chirurgia:

    • –  Varicocelectomia: Intervento chirurgico che consiste nella legatura delle vene dilatate del plesso pampiniforme. Può essere eseguito a cielo aperto (con una piccola incisione nell’inguine) o in laparoscopia (con piccole incisioni nell’addome).
    • –  Microchirurgia: Una tecnica chirurgica più precisa che utilizza un microscopio operatorio per identificare e preservare le strutture linfatiche e arteriose, riducendo il rischio di complicanze.
  3. Terapia farmacologica:

    • –  Integratori antiossidanti: Possono essere utili per migliorare la qualità del liquido seminale in alcuni casi di varicocele associato a infertilità.
    • –  Antinfiammatori: Possono essere prescritti per alleviare il dolore nei casi sintomatici.

Scelta della terapia:

La scelta della terapia più appropriata dipende da diversi fattori, tra cui:

  • –  Età del paziente: L’embolizzazione è spesso preferita nei bambini e negli adolescenti, mentre la chirurgia può essere più indicata negli adulti.
  • –  Gravità del varicocele: Nei casi lievi, l’embolizzazione può essere sufficiente. Nei casi più gravi o recidivanti, la chirurgia può essere necessaria.
  • –  Presenza di sintomi: I pazienti sintomatici possono trarre beneficio dalla chirurgia o dall’embolizzazione.
  • –  Desiderio di preservare la fertilità: La microchirurgia è la tecnica che offre maggiori garanzie di preservare la fertilità maschile.