STIPSI

Segni e Sintomi

NOTE INFORMATIVE
  

La stipsi, nota anche come stitichezza, è un disturbo del tratto gastrointestinale caratterizzato da evacuazioni intestinali difficoltose o infrequenti.

Le persone affette da stipsi possono sperimentare feci secche e dure, sensazione di incompletezza dopo l’evacuazione, gonfiore addominale e dolore durante la defecazione. Questo disturbo colpisce oltre il 15% della popolazione, soprattutto di sesso femminile, e può manifestarsi a qualsiasi età, ma è più comune nei soggetti con più di 65 anni.

La stipsi può manifestarsi in vari modi, e i sintomi possono variare da persona a persona. Ecco alcuni dei segni comuni di stipsi:

  1. Difficoltà nell’evacuazione: Le persone affette da stipsi spesso hanno difficoltà a svuotare l’intestino. Le feci possono essere secche, dure e richiedere uno sforzo eccessivo per essere espulse.
  2. Feci infrequenti: La stipsi si caratterizza per evacuazioni intestinali meno frequenti rispetto alla norma. Se hai meno di tre evacuazioni a settimana, potrebbe essere un segnale di stipsi.
  3. Sensazione di incompleta evacuazione: Dopo aver defecato, potresti sentire che non hai svuotato completamente l’intestino. Questa sensazione di incompletezza è comune tra le persone con stipsi.
  4. Feci dure e secche: Le feci possono diventare secche e compatte, rendendo difficile il passaggio attraverso l’intestino.
  5. Dolore durante la defecazione: Alcune persone con stipsi possono provare dolore o disagio durante la defecazione.
  6. Gonfiore addominale: L’accumulo di feci nell’intestino può causare gonfiore e disagio addominale.
  7. Ricorso a manovre manuali o lassativi: Le persone con stipsi possono dover fare uso di manovre manuali (come spingere o premere sull’addome) o lassativi per facilitare l’evacuazione.
  8. Senso di ostruzione o blocco anale: In alcuni casi gravi, la stipsi può causare una sensazione di ostruzione o blocco nell’area anale.

La stipsi può essere causata da diversi fattori. Ecco alcune delle cause più comuni:

  1. Stile di vita sedentario: Un’attività fisica insufficiente può rallentare il transito intestinale e rendere difficile l’evacuazione delle feci.
  2. Dieta povera di fibre: Le fibre aiutano a mantenere le feci morbide e a facilitarne il passaggio attraverso il tratto intestinale. Consumare alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, è importante per prevenire la stipsi.
  3. Scarsa idratazione: Bere abbondante acqua è essenziale per mantenere le feci idratate e facilitare la loro espulsione.
  4. Uso eccessivo di lassativi: L’abuso di lassativi può influenzare negativamente la regolarità intestinale.
  5. Condizioni mediche: Alcune condizioni come il diabete, l’ipotiroidismo e disturbi della motilità intestinale possono contribuire alla stitichezza.
  6. Farmaci: Alcuni farmaci, come quelli che rallentano il transito intestinale, possono essere coinvolti.
  7. Fattori psicologici: Lo stress e l’ansia possono influenzare la funzionalità intestinale.
  8. Fattori di rischio: L’età avanzata, la gravidanza, altre condizioni mediche come il morbo di Parkinson e l’uso prolungato di farmaci oppioidi per il controllo del dolore aumentano il rischio di sviluppare stipsi.

La diagnosi della stipsi coinvolge una valutazione completa dei sintomi, la storia clinica del paziente e talvolta esami diagnostici. Ecco come viene effettuata:

  1. Anamnesi e valutazione dei sintomi:
    • Il medico raccoglierà informazioni sulla frequenza delle evacuazioni, la consistenza delle feci, la presenza di dolore o disagio durante la defecazione e altri sintomi correlati.
    • Sarà importante discutere eventuali cambiamenti nello stile di vita, la dieta, l’uso di farmaci e altre condizioni mediche.
  2. Esame fisico:
    • Durante l’esame fisico, il medico può palpare l’addome per rilevare eventuali masse o segni di ostruzione.
    • Potrebbe essere eseguito un esame rettale per valutare l’ano e la presenza di emorroidi o altre anomalie.
  3. Esami di laboratorio:
    • I test del sangue possono essere utili per escludere condizioni come l’ipotiroidismo o il diabete.
    • Un emocromo completo può rilevare eventuali segni di anemia.
  4. Esami strumentali:
    • Colonscopia: Questo esame consente di visualizzare direttamente il colon e l’intestino tenue. Può rilevare polipi, tumori o altre anomalie.
    • Defecografia: Una procedura radiologica che valuta la funzionalità del retto e dell’ano durante la defecazione.
    • Manometria anorettale: Misura la pressione e la coordinazione dei muscoli dell’ano e del retto.
    • Sigmoidoscopia: Simile alla colonscopia, ma si concentra solo sulla parte inferiore del colon.
  5. Diario delle evacuazioni:
    • Il paziente può essere invitato a tenere un diario delle evacuazioni per registrare la frequenza, la consistenza delle feci e altri dettagli.

La stipsi può essere trattata con diverse strategie, a seconda della gravità e delle cause sottostanti. Ecco alcune opzioni terapeutiche:

  1. Modifiche dello stile di vita:
    • Aumento dell’assunzione di fibre: Consumare cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura e cereali integrali, può migliorare la regolarità intestinale.
    • Idratazione adeguata: Bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta a mantenere le feci idratate.
    • Attività fisica regolare: L’esercizio fisico stimola la motilità intestinale.
  2. Farmaci:
    • Lassativi formanti massa: Sono efficaci nel rendere le feci più morbide e facilitarne l’espulsione. Alcuni esempi includono il psillio e la metilcellulosa.
    • Lassativi stimolanti: Questi farmaci aumentano la motilità intestinale e possono essere utilizzati in caso di stipsi persistente.
    • Farmaci per bloccare l’inibizione alla motilità: Questi agiscono sul “brain-gut axis” per migliorare la motilità intestinale.
  3. Terapia FREMS:
    • Una metodica non farmacologica di neurostimolazione che utilizza campi elettrici per agire sulla muscolatura del colon. Risultati positivi sono stati osservati in pazienti trattati con questa tecnica.