La stenosi aortica è una condizione in cui la valvola aortica, situata tra il ventricolo sinistro e l’aorta, si restringe. Questo restringimento ostacola il flusso di sangue dal cuore al resto del corpo.
Come si manifesta?
La stenosi aortica, in fase iniziale, può non presentare sintomi specifici e venire scoperta casualmente durante un controllo medico di routine o con esami del sangue.
Tuttavia, con il progredire della malattia o in alcuni casi già nelle fasi iniziali, possono manifestarsi alcuni sintomi, seppur non sempre specifici:
Sintomi comuni:
- – Dolore al petto (angina): Sensazione di dolore toracico oppressivo o di costrizione, localizzato al centro del petto, che può irradiarsi al collo, alla mascella, al braccio sinistro o alla schiena. Il dolore generalmente si verifica durante sforzi fisici, attività intense o situazioni di stress emotivo, e tende a migliorare con il riposo.
- – Affaticamento: Stanchezza persistente, mancanza di energia e fiato corto, anche dopo un riposo adeguato.
- – Mancanza di fiato (dispnea): Difficoltà respiratoria che può manifestarsi durante l’attività fisica o, nei casi più gravi, anche a riposo.
- – Palpitazioni cardiache: Percezione di battito cardiaco irregolare o accelerato, che può causare ansia e senso di disagio.
- – Svenimenti (sincope): Perdita improvvisa e breve di coscienza, che può verificarsi in situazioni di sforzo fisico o stress emotivo intenso.
Sintomi meno comuni:
- – Ronco cardiaco: Un soffio cardiaco, ovvero un rumore anomalo che si avverte all’ascolto del cuore con un fonendoscopio, può essere un segno di stenosi aortica, soprattutto se associato ad altri sintomi.
- – Debolezza alle gambe: In casi molto avanzati, la stenosi aortica può causare una ridotta perfusione degli arti inferiori, con conseguente debolezza muscolare e difficoltà nella deambulazione.
Quali sono le cause?
Le cause principali della stenosi aortica sono due:
1. – Degenerazione calcifica: Con l’età, la valvola aortica può calcificarsi e irrigidirsi, a causa di un accumulo di calcio. Questo processo, noto come sclerosi aortica, è la causa più comune di stenosi aortica nei pazienti di età superiore ai 70 anni.
2. – Malformazioni congenite: Alcune persone nascono con una valvola aortica bicuspide, ovvero una valvola formata da due cuspidi invece delle tre normali. Questa malformazione congenita può causare un restringimento della valvola e portare a stenosi aortica, soprattutto nei pazienti più giovani.
Altre cause meno comuni di stenosi aortica includono:
- – Febbre reumatica: Questa infezione batterica, sebbene rara, può danneggiare la valvola aortica e causarne il restringimento.
- – Traumi al torace: Un forte colpo al petto può danneggiare la valvola aortica e portare a stenosi.
- – Tumori: In rari casi, un tumore che cresce vicino alla valvola aortica può causarne il restringimento.
Fattori di rischio:
- – Età: Il rischio di stenosi aortica aumenta con l’età.
- – Sesso maschile: Gli uomini hanno una maggiore probabilità di sviluppare stenosi aortica rispetto alle donne.
- – Storia familiare: Avere una storia familiare di stenosi aortica aumenta il rischio di svilupparla.
- – Ipertensione arteriosa: L’alta pressione sanguigna può danneggiare la valvola aortica e aumentare il rischio di stenosi.
- – Ipercolesterolemia: Colesterolo alto nel sangue può contribuire alla formazione di placche sulla valvola aortica e causarne il restringimento.
- – Fumo: Il fumo può danneggiare la valvola aortica e aumentare il rischio di stenosi.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi di stenosi aortica richiede un approccio medico completo e multidisciplinare che coinvolge diversi esami e valutazioni. Ecco una descrizione dettagliata del processo diagnostico:
1. Anamnesi e valutazione clinica:
Il primo passo fondamentale è un’attenta raccolta delle informazioni da parte del medico, attraverso un’anamnesi accurata e un’esame fisico completo. Il medico:
- – Richiederà al paziente una descrizione dettagliata dei sintomi, come dolore al petto (angina), affaticamento, mancanza di fiato, svenimenti e palpitazioni cardiache.
- – Valuterà la durata e la gravità dei sintomi, cercando di identificarne eventuali scatenanti o fattori aggravanti.
- – Indagherà sulla storia familiare del paziente, ricercando la presenza di stenosi aortica o altre malattie cardiache tra i parenti stretti.
- – Esaminerà lo stile di vita del paziente, considerando fattori come fumo, alimentazione, attività fisica e presenza di eventuali patologie croniche (ipertensione, diabete, ipercolesterolemia).
- – Proseguirà con un esame fisico accurato, auscultando il cuore con un fonendoscopio per individuare eventuali soffì cardiaci, che potrebbero essere un indizio di stenosi aortica. Valuterà inoltre la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.
2. Esami diagnostici:
- – Sulla base delle informazioni raccolte durante l’anamnesi e l’esame fisico, il medico prescriverà esami diagnostici specifici per confermare o escludere la diagnosi di stenosi aortica e per valutare la gravità della condizione. Gli esami più utilizzati includono:
Esami del sangue:
- – Emocromo: Valuta la conta dei globuli rossi, bianchi e piastrine per escludere eventuali infezioni o anemie.
- – Esami di funzionalità cardiaca: Misurano livelli di enzimi cardiaci come troponina I e BNP, che possono essere elevati in caso di danno al muscolo cardiaco dovuto alla stenosi aortica.
- – Profilo lipidico: Valuta i livelli di colesterolo totale, LDL (“colesterolo cattivo”), HDL (“colesterolo buono”) e trigliceridi, per identificare eventuali alterazioni che potrebbero aumentare il rischio di stenosi aortica.
- – Glicemia: Per escludere la presenza di diabete, che può contribuire allo sviluppo della stenosi aortica.
Esami di imaging:
- – Ecocardiogramma: Esame non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare il cuore e le valvole cardiache in tempo reale. Permette di valutare la gravità del restringimento della valvola aortica, la sua funzione e la presenza di eventuali danni al muscolo cardiaco.
- – Tomografia computerizzata (TC) cardiaca o risonanza magnetica (RMN) cardiaca: Esami più invasivi che forniscono immagini dettagliate del cuore e della valvola aortica, utili in caso di dubbi diagnostici o per una valutazione più precisa della gravità della stenosi.
Altri esami:
- – Elettrocardiogramma (ECG): Può evidenziare anomalie del ritmo cardiaco o segni di sofferenza del muscolo cardiaco dovuti alla stenosi aortica.
- – Test da sforzo: Valuta la capacità del cuore di sopportare lo sforzo fisico e può evidenziare eventuali sintomi o segni di stenosi aortica che si manifestano solo durante l’attività fisica.
3. Criteri diagnostici:
La diagnosi di stenosi aortica si basa su una combinazione di fattori che includono:
- – Presenza di un restringimento significativo della valvola aortica: Evidenziato dagli esami di imaging, in particolare dall’ecocardiogramma.
- – Esclusione di altre cause di restringimento della valvola aortica: Come malattie reumatiche o traumi al torace.
- – Eventuali sintomi e segni clinici: Come dolore al petto, affaticamento, mancanza di fiato e svenimenti, compatibili con la stenosi aortica.
Quali sono le terapie?
Le terapie per la stenosi aortica dipendono dalla gravità della condizione e dalle caratteristiche individuali del paziente.
L’obiettivo del trattamento è alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di complicanze gravi, come insufficienza cardiaca, infarto del miocardio o ictus.
Le opzioni terapeutiche principali includono:
1. Monitoraggio:
- – Per pazienti con stenosi aortica lieve e asintomatica, il medico può decidere di optare per un monitoraggio regolare con visite mediche periodiche ed esami di imaging (ecocardiogramma) per valutare l’evoluzione della stenosi nel tempo.
2. Farmaci:
- – Per pazienti con stenosi aortica lieve o moderata e sintomi, il medico può prescrivere farmaci per alleviare i sintomi e migliorare la funzione cardiaca. I farmaci più utilizzati includono:
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- Diuretici: Per ridurre il volume di sangue nel circolo e alleviare il carico sul cuore.
- Beta-bloccanti: Per rallentare la frequenza cardiaca e ridurre la pressione arteriosa, diminuendo lo sforzo sul cuore.
- ACE-inibitori o bloccanti dei recettori angiotensino II: Per abbassare la pressione arteriosa e ridurre il carico sul cuore.
- Calcio-antagonisti: Per dilatare i vasi sanguigni e migliorare il flusso sanguigno.
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3. Intervento valvolare:
- – Per pazienti con stenosi aortica severa e sintomi, o per pazienti con stenosi aortica moderata che presentano un alto rischio di progressione della malattia, il trattamento di scelta è un intervento valvolare.
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- Sostituzione valvolare aortica: La valvola aortica ristretta viene sostituita con una valvola artificiale, meccanica o biologica. L’intervento può essere eseguito a cuore aperto o con tecniche mininvasive (TAVI – Transcatheter Aortic Valve Implantation).
- Riparazione valvolare aortica: In alcuni casi, se la valvola aortica è danneggiata ma non distrutta, può essere riparata mediante una procedura chirurgica.
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La scelta del trattamento più appropriato per ciascun paziente viene effettuata dal medico curante in base a diversi fattori, tra cui:
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- Gravità della stenosi aortica.
- Sintomi e qualità della vita del paziente.
- Età e condizioni generali di salute del paziente.
- Rischio di complicanze.
- Preferenze del paziente.