Il singhiozzo è una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma.
Il diaframma è un potente muscolo separa la gabbia toracica dall’addome e svolge un ruolo fondamentale nella respirazione. Durante un episodio di singhiozzo, il diaframma si contrae rapidamente e in modo ritmico. Ogni contrazione provoca la chiusura repentina delle corde vocali, producendo il caratteristico suono “hic” che accompagna il singhiozzo.
Come si manifesta?
Il singhiozzo si manifesta attraverso una serie di contrazioni involontarie e ritmiche del diaframma, il muscolo coinvolto nella respirazione. Durante un episodio di singhiozzo, il diaframma si contrae rapidamente e provoca la chiusura repentina delle corde vocali. Questo produce il caratteristico suono “hic” che associamo al singhiozzo. Ecco alcuni dei sintomi comuni:
- Contrazioni ritmiche: Il diaframma si contrae in modo ritmico, causando il movimento involontario del torace e dell’addome.
- Suono caratteristico: Ogni contrazione del diaframma produce il suono “hic” o “hiccough”.
- Fastidio: Il singhiozzo può essere fastidioso e interrompere momentaneamente la respirazione normale.
- Breve durata: In genere, il singhiozzo dura solo pochi minuti, ma in alcuni casi può persistere per ore o giorni.
Quali sono le cause?
Le cause del singhiozzo possono essere diverse e possono essere suddivise in due categorie:
Cause scatenanti:
- Distensione gastrica: Il singhiozzo può essere causato da un pasto abbondante, dall’ingestione di aria (aerofagia), o da bevande gassate.
- Cambiamenti di temperatura: Il singhiozzo può essere scatenato da bevande o cibi troppo freddi o troppo caldi.
- Irritazione del nervo frenico: Il nervo frenico controlla il diaframma, il muscolo che contrae e rilascia per permettere la respirazione. L’irritazione di questo nervo può causare il singhiozzo.
- Stress e ansia: Lo stress e l’ansia possono portare a contrazioni involontarie del diaframma, causando il singhiozzo.
- Farmaci: Alcuni farmaci possono avere il singhiozzo come effetto collaterale.
Cause sottostanti:
- Disturbi gastrointestinali: Reflusso gastroesofageo, ulcera peptica, gastrite, ernia iatale.
- Disturbi del sistema nervoso centrale: Ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson.
- Malattie metaboliche: Diabete, ipotiroidismo.
- Disturbi respiratori: Asma, bronchite, polmonite.
- Tumori: In rari casi, il singhiozzo può essere un sintomo di un tumore che coinvolge il nervo frenico o il diaframma.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi del singhiozzo coinvolge una valutazione completa per identificare la causa sottostante. Ecco come viene affrontata:
- Anamnesi:
- Si raccoglie un’anamnesi dettagliata riguardo alla durata del singhiozzo, i rimedi tentati e la correlazione con eventuali malattie recenti o interventi chirurgici.
- Si indaga sulla presenza di sintomi gastrointestinali concomitanti, come il reflusso gastroesofageo o difficoltà nella deglutizione, oltre a sintomi toracici come tosse, febbre o dolore al petto.
- Si esplora anche l’anamnesi patologica remota per identificare eventuali patologie gastrointestinali o neurologiche note.
- Dettagli riguardanti il consumo di alcol sono importanti.
- Esame obiettivo:
- L’esame fisico di solito non fornisce risultati specifici, ma è importante per ricercare segni di patologie croniche.
- Una valutazione neurologica completa è essenziale.
- Segni d’allarme:
- Alcuni segni preoccupanti includono sintomi neurologici o reperti specifici che potrebbero suggerire cause più serie.
- Ad esempio, il singhiozzo dopo il consumo di alcol o un intervento chirurgico potrebbe essere correlato a tali eventi.
- Esami:
- Per un singhiozzo acuto senza anomalie evidenti all’anamnesi o all’esame obiettivo, non è necessaria una valutazione specifica.
- Tuttavia, se il singhiozzo persiste per più di 48 ore senza una causa evidente, si possono eseguire alcuni esami:
- Elettroliti sierici, azotemia e creatininemia.
- Radiografia del torace (RX) ed ECG.
- Talvolta, endoscopia del tratto gastrointestinale superiore o monitoraggio del pH esofageo.
Quali sono le terapie?
Esistono diverse opzioni di trattamento. Ecco alcune considerazioni:
- Rimedi casalinghi:
- Inspirare profondamente e trattenere il fiato per 10-25 secondi, per rilassare il diaframma.
- Bere acqua a piccoli sorsi.
- Ingerire un cucchiaino di zucchero, aceto o limone.
- Far starnutire la persona coinvolta stimolando le narici.
- Farmaci:
- Quando il singhiozzo persiste, il ricorso ai farmaci può essere utile.
- Alcuni farmaci ad azione antidopaminergica possono essere prescritti per il singhiozzo cronico e incoercibile:
- Clorpromazina: Un antipsicotico.
- Perfenazina: Un altro antipsicotico.
- Metoclopramide: Usato per trattare nausea e vomito.
- Altri farmaci:
- La nifedipina (un calcio-antagonista), la lidocaina (un anestetico), il midazolam (una benzodiazepina) e la sertralina (un antidepressivo) sono ulteriori opzioni farmacologiche per il trattamento del singhiozzo.
- Intervento chirurgico:
- In casi limitati, può essere necessario un intervento chirurgico per devitalizzare i nervi frenici