SINGHIOZZO

Segni e Sintomi

NOTE INFORMATIVE
  

Il singhiozzo è una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma.

Il diaframma è un potente muscolo separa la gabbia toracica dall’addome e svolge un ruolo fondamentale nella respirazione. Durante un episodio di singhiozzo, il diaframma si contrae rapidamente e in modo ritmico. Ogni contrazione provoca la chiusura repentina delle corde vocali, producendo il caratteristico suono “hic” che accompagna il singhiozzo.

Il singhiozzo si manifesta attraverso una serie di contrazioni involontarie e ritmiche del diaframma, il muscolo coinvolto nella respirazione. Durante un episodio di singhiozzo, il diaframma si contrae rapidamente e provoca la chiusura repentina delle corde vocali. Questo produce il caratteristico suono “hic” che associamo al singhiozzo. Ecco alcuni dei sintomi comuni:

  1. Contrazioni ritmiche: Il diaframma si contrae in modo ritmico, causando il movimento involontario del torace e dell’addome.
  2. Suono caratteristico: Ogni contrazione del diaframma produce il suono “hic” o “hiccough”.
  3. Fastidio: Il singhiozzo può essere fastidioso e interrompere momentaneamente la respirazione normale.
  4. Breve durata: In genere, il singhiozzo dura solo pochi minuti, ma in alcuni casi può persistere per ore o giorni.

Le cause del singhiozzo possono essere diverse e possono essere suddivise in due categorie:

Cause scatenanti:

  • Distensione gastrica: Il singhiozzo può essere causato da un pasto abbondante, dall’ingestione di aria (aerofagia), o da bevande gassate.
  • Cambiamenti di temperatura: Il singhiozzo può essere scatenato da bevande o cibi troppo freddi o troppo caldi.
  • Irritazione del nervo frenico: Il nervo frenico controlla il diaframma, il muscolo che contrae e rilascia per permettere la respirazione. L’irritazione di questo nervo può causare il singhiozzo.
  • Stress e ansia: Lo stress e l’ansia possono portare a contrazioni involontarie del diaframma, causando il singhiozzo.
  • Farmaci: Alcuni farmaci possono avere il singhiozzo come effetto collaterale.

Cause sottostanti:

  • Disturbi gastrointestinali: Reflusso gastroesofageo, ulcera peptica, gastrite, ernia iatale.
  • Disturbi del sistema nervoso centrale: Ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson.
  • Malattie metaboliche: Diabete, ipotiroidismo.
  • Disturbi respiratori: Asma, bronchite, polmonite.
  • Tumori: In rari casi, il singhiozzo può essere un sintomo di un tumore che coinvolge il nervo frenico o il diaframma.

La diagnosi del singhiozzo coinvolge una valutazione completa per identificare la causa sottostante. Ecco come viene affrontata:

  1. Anamnesi:
    • Si raccoglie un’anamnesi dettagliata riguardo alla durata del singhiozzo, i rimedi tentati e la correlazione con eventuali malattie recenti o interventi chirurgici.
    • Si indaga sulla presenza di sintomi gastrointestinali concomitanti, come il reflusso gastroesofageo o difficoltà nella deglutizione, oltre a sintomi toracici come tosse, febbre o dolore al petto.
    • Si esplora anche l’anamnesi patologica remota per identificare eventuali patologie gastrointestinali o neurologiche note.
    • Dettagli riguardanti il consumo di alcol sono importanti.
  2. Esame obiettivo:
    • L’esame fisico di solito non fornisce risultati specifici, ma è importante per ricercare segni di patologie croniche.
    • Una valutazione neurologica completa è essenziale.
  3. Segni d’allarme:
    • Alcuni segni preoccupanti includono sintomi neurologici o reperti specifici che potrebbero suggerire cause più serie.
    • Ad esempio, il singhiozzo dopo il consumo di alcol o un intervento chirurgico potrebbe essere correlato a tali eventi.
  4. Esami:
    • Per un singhiozzo acuto senza anomalie evidenti all’anamnesi o all’esame obiettivo, non è necessaria una valutazione specifica.
    • Tuttavia, se il singhiozzo persiste per più di 48 ore senza una causa evidente, si possono eseguire alcuni esami:
      • Elettroliti siericiazotemia e creatininemia.
      • Radiografia del torace (RX) ed ECG.
      • Talvolta, endoscopia del tratto gastrointestinale superiore o monitoraggio del pH esofageo.

Esistono diverse opzioni di trattamento. Ecco alcune considerazioni:

  1. Rimedi casalinghi:
    • Inspirare profondamente e trattenere il fiato per 10-25 secondi, per rilassare il diaframma.
    • Bere acqua a piccoli sorsi.
    • Ingerire un cucchiaino di zucchero, aceto o limone.
    • Far starnutire la persona coinvolta stimolando le narici.
  2. Farmaci:
    • Quando il singhiozzo persiste, il ricorso ai farmaci può essere utile.
    • Alcuni farmaci ad azione antidopaminergica possono essere prescritti per il singhiozzo cronico e incoercibile:
      • Clorpromazina: Un antipsicotico.
      • Perfenazina: Un altro antipsicotico.
      • Metoclopramide: Usato per trattare nausea e vomito.
  3. Altri farmaci:
    • La nifedipina (un calcio-antagonista), la lidocaina (un anestetico), il midazolam (una benzodiazepina) e la sertralina (un antidepressivo) sono ulteriori opzioni farmacologiche per il trattamento del singhiozzo.
  4. Intervento chirurgico:
    • In casi limitati, può essere necessario un intervento chirurgico per devitalizzare i nervi frenici