SINDROME DELL'OVAIO POLICISTICO

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NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una disfunzione ormonale che colpisce le donne in età fertile.

È caratterizzata da:

  • Anovulazione o oligoovulazione: Assenza o scarsa ovulazione, con conseguenti irregolarità mestruali o amenorrea (assenza di mestruazioni per diversi mesi).
  • Iperandrogenismo: Eccessiva produzione di ormoni maschili (androgeni), che può causare acne, irsutismo (crescita eccessiva di peli su viso e corpo) e alopecia androgenetica (calvizie di tipo maschile).
  • Presenza di cisti ovariche multiple: Le ovaie possono contenere diverse piccole cisti follicolari, che non si sviluppano in ovuli maturi.

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) si manifesta con una serie di sintomi che possono variare da donna a donna e in intensità.

I sintomi più comuni includono:

Irregolarità mestruali:

  • –  Cicli mestruali più lunghi del normale (oltre 35 giorni): Questo è uno dei sintomi più comuni della PCOS ed è causato dalla anovulazione o dalla oligoovulazione.
  • –  Periodi mestruali scarsi o abbondanti: Il flusso mestruale può essere più leggero o più pesante del normale a causa degli squilibri ormonali.
  • –  Amenorrea (assenza di mestruazioni per diversi mesi): L’assenza di mestruazioni per 3 o più mesi consecutivi è un sintomo comune della PCOS.

Infertilità:

  • –  Difficoltà o impossibilità di concepire: La PCOS è una delle principali cause di infertilità femminile a causa dell’anovulazione o della scarsa ovulazione.

Iperandrogenismo:

  • –  Acne: Livelli elevati di androgeni possono causare acne sul viso, sul petto e sulla schiena.
  • –  Irsutismo: Crescita eccessiva di peli su viso, mento, guance, collo, schiena e busto. Le donne con PCOS possono avere peli più spessi e scuri del normale in queste aree.
  • –  Alopecia androgenetica: Assottigliamento dei capelli o calvizie di tipo maschile. L’alopecia androgenetica può manifestarsi con un diradamento dei capelli sulla parte superiore della testa o con una stempiatura simile a quella maschile.

Le cause precise della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) non sono ancora completamente comprese, ma si pensa che siano dovute a una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali.

Fattori genetici:

  • –  La PCOS tende a presentarsi nelle famiglie, suggerendo che vi sia una predisposizione genetica alla sindrome.
  • –  Sono stati identificati alcuni geni che potrebbero essere associati alla PCOS, ma è necessaria ulteriore ricerca per comprenderne appieno il ruolo.

Fattori ormonali:

  • –  Squilibri ormonali svolgono un ruolo chiave nello sviluppo della PCOS.
  • –  Le donne con PCOS hanno tipicamente livelli elevati di androgeni (ormoni maschili) e bassi livelli di progesterone (un ormone femminile).
  • –  Questi squilibri ormonali possono interferire con la normale maturazione dei follicoli ovarici e l’ovulazione.

Fattori ambientali:

  • –  Alcuni fattori ambientali possono aumentare il rischio di sviluppare la PCOS, tra cui:
      1. Resistenza all’insulina: Le donne con resistenza all’insulina hanno difficoltà a utilizzare l’insulina in modo efficace, il che può portare a un aumento dei livelli di insulina nel sangue. L’insulina in eccesso può aumentare la produzione di androgeni e peggiorare i sintomi della PCOS.
      2. Obesità: L’obesità è un fattore di rischio per la PCOS e può anche peggiorare i sintomi della sindrome.
      3. Dieta: Una dieta ricca di cibi ad alto contenuto di zuccheri e carboidrati raffinati può aumentare il rischio di sviluppare la PCOS.

Per diagnosticare la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è necessario un approccio medico completo che include:

Anamnesi:

  • –  Il medico raccoglierà informazioni sui sintomi della paziente, come:
    • Irregolarità mestruali: Cicli mestruali lunghi, scarsi o assenti (amenorrea).
    • Iperandrogenismo: Acne, irsutismo (crescita eccessiva di peli) e alopecia androgenetica (calvizie di tipo maschile).
    • Infertilità: Difficoltà o impossibilità di concepire.
    • Altri sintomi: Obesità, acanthosis nigricans (macchie scure sulla pelle), ansia e depressione.
  • –  Valuterà la storia clinica della paziente, inclusa la familiarità per PCOS, traumi pelvici, malattie pregresse, farmaci assunti e stile di vita.

Esame fisico:

  • –  Il medico controllerà il peso e la pressione sanguigna.
  • –  Verificherà la presenza di segni di irsutismo (crescita eccessiva di peli) e acne.
  • –  Può effettuare un esame pelvico per valutare la dimensione e la sensibilità delle ovaie.

Esami diagnostici:

  • –  Esami del sangue:
      1. Livelli di androgeni (testosterone libero, androstenedione, DHEA-S) per valutare l’iperandrogenismo.
      2. Ormoni follicolo-stimolante (FSH) e luteinizzante (LH) per valutare l’ovulazione.
      3. Glicemia e insulina per valutare la resistenza all’insulina.
  • –  Ecografia pelvica:
      1. Un’ecografia transvaginale per visualizzare le ovaie e identificare la presenza di cisti multiple (piccole e multiple, aspetto a “collana di perle”).

Criteri diagnostici:

  • –  Secondo i criteri di Rotterdam del 2003, la diagnosi di PCOS richiede almeno due dei seguenti tre criteri:
      1. Disfunzione ovarica: Anovulazione o oligoovulazione dimostrata con ecografia o storia clinica di cicli mestruali irregolari.
      2. Iperandrogenismo: Evidenza clinica (irsutismo, acne) o livelli ematici di androgeni aumentati.
      3. Cisti ovariche multiple: Ecografia che mostra 12 o più follicoli antrali in un’ovaia o un volume ovarico aumentato (>10 ml).

Diagnosi differenziale:

  • –  Escludere altre condizioni che possono causare sintomi simili, come:
      1. Iperplasia surrenalica congenita
      2. Tumori ovarici secernenti androgeni
      3. Sindrome di Cushing
      4. Ipotiroidismo
      5. Iperprolattinemia

Diagnosi definitiva:

  • –  Sulla base di anamnesi, esame fisico, esami diagnostici e criteri di Rotterdam, il medico formula la diagnosi e definisce il trattamento individualizzato.

La terapia per la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) varia a seconda dei sintomi, della gravità e degli obiettivi individuali della paziente.

L’obiettivo principale è regolare gli ormoni, gestire i sintomi e prevenire le complicanze a lungo termine.

Le principali opzioni terapeutiche includono:

Modifiche dello stile di vita:

  • –  Dieta: Seguire un’alimentazione sana e bilanciata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, con un moderato apporto di zuccheri e grassi saturi.
  • –  Attività fisica: Praticare regolarmente attività fisica (almeno 30 minuti al giorno, 5 giorni a settimana) per favorire il controllo del peso, migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli di androgeni.
  • –  Perdita di peso: Se in sovrappeso o obesa, perdere anche il 5% del proprio peso corporeo può migliorare significativamente i sintomi della PCOS e aumentare le possibilità di gravidanza.

Farmaci:

  • –  Contraccettivi orali: La pillola anticoncezionale può aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale, ridurre i livelli di androgeni e migliorare l’acne.
  • –  Progestinici: Il progesterone può essere somministrato ciclicamente per indurre il sanguinamento mestruale e ridurre il rischio di iperplasia endometriale in donne che non desiderano una gravidanza.
  • –  Metformina: Questo farmaco, solitamente usato per il diabete di tipo 2, può migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli di androgeni, soprattutto in donne con resistenza all’insulina.
  • –  Farmaci anti-androgeni: Spironolattone o eflornidina possono essere utilizzati per ridurre i livelli di androgeni, migliorare l’irsutismo e l’acne.
  • –  Clomifene citrato o letrozole: Questi farmaci stimolano l’ovulazione e possono essere utilizzati per aiutare le donne con PCOS a concepire.

Altri trattamenti:

  • –  Chirurgia: In rari casi, la chirurgia può essere un’opzione per le donne con PCOS che non rispondono ad altri trattamenti e che desiderano una gravidanza. La chirurgia può consistere nella cauterizzazione o nella rimozione del tessuto ovarico per ridurre la produzione di androgeni.

Supporto psicologico:

  • –  La PCOS può causare stress, ansia e depressione. La terapia psicologica può aiutare le donne a gestire queste emozioni e migliorare la loro qualità di vita.