La sideremia è un esame del sangue che misura la concentrazione di ferro presente nel siero, ovvero la parte liquida del sangue. Il ferro, legato ad una proteina chiamata transferrina, viene trasportato nel sangue per raggiungere i vari organi e tessuti dove svolge funzioni essenziali.
Perchè è utile eseguire questo esame?
La sideremia è un test utile per valutare il metabolismo del ferro nell’organismo. Viene spesso prescritto in combinazione con altri esami del sangue, come la ferritina, la transferrina e la capacità legante totale del ferro (TIBC), per ottenere un quadro completo dello stato del ferro.
In particolare, la sideremia può aiutare a:
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- Diagnosticare l’anemia sideropenica: la forma più comune di anemia, causata da una carenza di ferro.
- Monitorare l’efficacia delle terapie a base di ferro: in caso di anemia o altre condizioni che richiedono l’integrazione di ferro.
- Indagare su possibili eccessi di ferro: come nell’emocromatosi, una malattia genetica che causa un accumulo di ferro nell’organismo.
- Valutare lo stato di salute generale: in presenza di sintomi come stanchezza cronica, debolezza, pallore, difficoltà di concentrazione, che possono essere associati a squilibri del ferro.
Quali sono i valori normali?
I valori normali di sideremia variano in base a diversi fattori, tra cui età, sesso e condizioni fisiologiche (come la gravidanza). In generale, i valori di riferimento sono:
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- Uomini: 65-175 microgrammi/dL
- Donne: 50-170 microgrammi/dL
Quando aumenta?
Un aumento della sideremia può essere causato da diverse condizioni, tra cui:
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- Eccessivo apporto di ferro: attraverso l’alimentazione o l’assunzione di integratori.
- Emocromatosi: malattia genetica che causa un accumulo di ferro nell’organismo.
- Anemia emolitica: condizione in cui i globuli rossi vengono distrutti prematuramente.
- Epatite acuta: infiammazione del fegato.
- Trasfusioni di sangue frequenti.
Quando si abbassa?
Una diminuzione della sideremia può essere causata da:
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- Carenza di ferro nell’alimentazione: diete povere di carne, pesce, legumi e verdure a foglia verde.
- Malassorbimento del ferro: a causa di malattie intestinali come la celiachia o il morbo di Crohn.
- Perdite di sangue: mestruazioni abbondanti, emorragie gastrointestinali, donazioni di sangue frequenti.
- Gravidanza e allattamento: aumentato fabbisogno di ferro.
- Insufficienza renale cronica.
Come prepararsi?
Per garantire un risultato accurato, è importante seguire alcune indicazioni prima di sottoporsi all’esame della sideremia:
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- Digiuno: è necessario essere a digiuno da almeno 8-12 ore prima del prelievo di sangue. È consentito bere acqua.
- Evitare l’assunzione di integratori di ferro: per almeno 24 ore prima dell’esame.