IPERTIROIDISMO

Malattie, Malattie Endocrine

NOTE INFORMATIVE
  

L’ipertiroidismo è una condizione medica caratterizzata da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei da parte della tiroide, una ghiandola a forma di farfalla situata alla base del collo.

Gli ormoni tiroidei, T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina), svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione di numerose funzioni corporee, tra cui:

  • –  Metabolismo: Influenzano la velocità con cui il corpo brucia calorie (termogenesi) e converte il cibo in energia.
  • –  Crescita e sviluppo: Sono essenziali per la crescita e lo sviluppo, soprattutto nei bambini.
  • –  Funzione cardiaca: Regolano la frequenza cardiaca e la contrattilità del muscolo cardiaco.
  • –  Funzione del sistema nervoso: Influenzano l’umore, la concentrazione e la memoria.
  • –  Funzione muscolare: Contribuiscono alla forza e alla resistenza muscolare.
  • –  Funzione ossea: Sono importanti per la salute delle ossa.
  • –  Riproduzione: Svolgono un ruolo nella fertilità sia negli uomini che nelle donne.

L’ipertiroidismo si manifesta con una serie di sintomi che possono variare da persona a persona e in gravità.

Sintomi comuni:

  • –  Gozzo: Ingrossamento della tiroide, visibile o palpabile al collo.
  • –  Perdita di peso: Inaspettata e non dovuta a diete o esercizio fisico.
  • –  Aumento dell’appetito: Fame eccessiva, anche dopo aver mangiato.
  • –  Intoleranza al calore: Sensibilità al caldo e sudorazione eccessiva.
  • –  Tremori: Tremore alle mani o alle dita, soprattutto fini.
  • –  Nervosismo e irritabilità: Ansia, agitazione, difficoltà di concentrazione e insonnia.
  • –  Tachicardia: Battito cardiaco accelerato, anche a riposo.
  • –  Palpitazioni: Sensazione di battito cardiaco irregolare o accelerato.
  • –  Diarrea: Feci frequenti e morbide.
  • –  Debolezza muscolare: Stanchezza e affaticamento, anche con sforzi minimi.
  • –  Cambiamenti mestruali: Nelle donne, periodi irregolari o scarsi.
  • –  Disturbi della vista: Visione doppia o offuscata.

In alcuni casi, l’ipertiroidismo può causare gravi complicazioni, come:

  • –  Problemi cardiaci: Insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e angina pectoris.
  • –  Problemi ossei: Osteoporosi e fragilità ossea.
  • –  Problemi agli occhi: Graves’ ophthalmopathy (infiammazione e gonfiore degli occhi).
  • –  Crisi tireotossica: Una condizione rara e potenzialmente letale caratterizzata da sintomi gravi come febbre alta, tachicardia estrema, confusione e coma.

Le cause dell’ipertiroidismo possono essere diverse. Vediamo le più comuni:

1. Malattia di Graves:

  • –  È la causa più frequente di ipertiroidismo.
  • –  Si tratta di una malattia autoimmune che attacca la tiroide e la stimola a produrre ormoni tiroidei in eccesso.
  • –  I sintomi, oltre a quelli generali dell’ipertiroidismo, possono includere:
    1. Gonfiore e arrossamento agli occhi (oftalmopatia di Graves)
    2. Dolore agli occhi
    3. Sensibilità alla luce
    4. Visione doppia

2. Gozzo multinodulare tossico:

  • –  Si forma quando noduli benigni (gonfiamenti) nella tiroide iniziano a produrre troppo ormone tiroideo.
  • –  I sintomi sono generalmente gli stessi dell’ipertiroidismo, ma in genere meno gravi.
  • –  Il gozzo può essere visibile o palpabile al collo.

3. Tiroidite:

  • –  È un’infiammazione della tiroide che può causare un rilascio improvviso di ormoni tiroidei nel sangue.
  • –  Può essere acuta (improvvisa e di breve durata) o cronica (a lungo termine).
  • –  I sintomi dell’ipertiroidismo possono essere gravi e comparire improvvisamente.
  • –  Possono anche manifestarsi dolore alla tiroide, febbre e brividi.

4. Tumori della tiroide:

  • –  Rari, possono produrre ormoni tiroidei in eccesso.
  • –  I sintomi sono simili a quelli dell’ipertiroidismo causato da altre condizioni.
  • –  Un nodulo tiroideo duro e fisso può essere un segno di tumore.

5. Assunzione di ormoni tiroidei:

  • –  Assumere ormoni tiroidei supplementari in dosi eccessive può causare l’ipertiroidismo.
  • –  Questo può accadere accidentalmente o intenzionalmente (abuso di ormoni tiroidei).

Fattori di rischio:

  • –  Sesso femminile: Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare l’ipertiroidismo.
  • –  Familiarità: Avere familiari con ipertiroidismo aumenta il rischio di svilupparlo.
  • –  Malattie autoimmuni: Alcune malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 e l’anemia perniciosa, sono associate a un aumentato rischio di ipertiroidismo.
  • –  Fumo: Fumare può aumentare il rischio di sviluppare la malattia di Graves.
  • –  Effetti collaterali di alcuni farmaci: Interferone alfa e litio possono scatenare l’ipertiroidismo in alcune persone.

La diagnosi dell’ipertiroidismo si basa su un approccio multidisciplinare che include:

1. Anamnesi e visita medica:

  • –  Il medico valuterà i sintomi del paziente, la sua storia medica familiare e lo esaminerà per rilevare eventuali segni di ipertiroidismo, come gozzo, tremori o tachicardia.
  • –  Può essere utile annotare i sintomi su un diario per monitorarne la gravità e l’evoluzione nel tempo.

2. Esami del sangue:

  • –  Questi esami misurano i livelli di:
    1. Ormone tireotropo (TSH): Prodotto dalla ghiandola pituitaria, regola la produzione di ormoni tiroidei da parte della tiroide. In caso di ipertiroidismo, i livelli di TSH sono generalmente bassi.
    2. Ormone tiroideo T4 (tiroxina): La forma principale di ormone tiroideo presente nel sangue. I suoi livelli sono generalmente alti nell’ipertiroidismo.
    3. Ormone tiroideo T3 (triiodotironina): Una forma attiva dell’ormone tiroideo. I suoi livelli possono essere alti nell’ipertiroidismo, ma non sempre quanto quelli di T4.
  • –  In alcuni casi, possono essere richiesti altri esami del sangue, come la misurazione degli anticorpi anti-tireoperossidasi (anti-TPO) o degli anticorpi recettore TSH (TRAb), che possono aiutare a distinguere la malattia di Graves da altre cause di ipertiroidismo.

3. Esami di imaging:

  • –  Se la palpazione tiroidea rileva noduli o se il medico ritiene opportuno un approfondimento diagnostico, possono essere utili:
    1. Ecografia tiroidea: Per valutare la dimensione, la struttura e la presenza di noduli nella tiroide.
    2. Scintigrafia tiroidea: Un test che utilizza un radioisotopo per visualizzare la tiroide e valutare la sua funzione e la presenza di noduli iperfunzionanti.
    3. Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM) della tiroide: In alcuni casi, per un’analisi più dettagliata della tiroide e dei tessuti circostanti.

4. Altri esami:

  • –  A seconda del quadro clinico, il medico può ritenere opportuno effettuare ulteriori esami, come un elettrocardiogramma (ECG) per valutare la funzione cardiaca, un esame del colesterolo o un esame delle urine.

La terapia per l’ipertiroidismo varia a seconda di diversi fattori, tra cui:

  • –  Gravità dell’ipersecrezione ormonale: Stadio lieve, moderato o grave.
  • –  Causa sottostante: Malattia di Graves, gozzo multinodulare tossico, tiroidite, tumori della tiroide o assunzione eccessiva di ormoni tiroidei.
  • –  Età e condizioni generali di salute del paziente.

Obiettivo principale del trattamento:

  • –  Ridurre o eliminare la produzione eccessiva di ormoni tiroidei.
  • –  Portare i livelli ormonali nella norma.
  • –  Alleviare i sintomi.
  • –  Prevenire le complicazioni.
  • –  Migliorare la qualità della vita.

Le principali opzioni di trattamento includono:

1. Modifiche dello stile di vita:

  • –  Dieta: Ridurre il consumo di iodio, contenuto in alcuni cibi come alghe, pesce, uova e latticini.
  • –  Fumo: Smettere di fumare.
  • –  Stress: Gestire lo stress con tecniche di rilassamento come yoga, meditazione o respirazione profonda.

2. Farmaci:

  • –  Farmaci antitiroidei: I più comuni sono metimazolo e propiltiouracile. Agiscono bloccando la produzione di ormoni tiroidei da parte della tiroide. La terapia farmacologica generalmente dura da 6 a 18 mesi, ma può essere necessaria per un periodo più lungo o a vita in alcuni casi.
  • –  Beta-bloccanti: Non agiscono sulla tiroide, ma aiutano a ridurre i sintomi come tachicardia, tremori e ansia.
  • –  Iodio radioattivo: Questa terapia consiste nell’assumere una dose orale di iodio radioattivo. Lo iodio viene assorbito dalla tiroide, dove distrugge le cellule che producono ormoni tiroidei. L’utilizzo di iodio radioattivo è indicato in alcuni casi specifici, come in pazienti con gozzo di grandi dimensioni o controindicazioni ai farmaci antitiroidei.
  • –  Chirurgia: La tiroidectomia, ovvero la rimozione chirurgica di tutta o parte della tiroide, è un’opzione considerata in casi rari, come in pazienti con tumori maligni della tiroide, gozzo molto grande o ipersensibilità ai farmaci antitiroidei.