INGESTIONE DI CORPI ESTRANEI

Malattie, Malattie Apparato digerente

NOTE INFORMATIVE
  

L’ingestione di corpi estranei è un evento comune, soprattutto nei bambini piccoli, che per curiosità o per gioco tendono a mettere in bocca qualsiasi oggetto.

Tuttavia, può verificarsi anche negli adulti, per distrazione o per incidenti durante i pasti.

Gli oggetti ingeriti possono essere di varia natura, come:

  • –  Piccoli giocattoli (pezzi di Lego, macchinine, figurine)
  • –  Monete
  • –  Batterie
  • –  Bottoni
  • –  Gioielli
  • –  Frammenti di cibo (ossa, lische)

Nella maggior parte dei casi, i corpi estranei ingeriti seguono il tratto digestivo in modo naturale ed escono con le feci entro qualche giorno, senza causare problemi.

Tuttavia, in alcuni casi, l’ingestione di corpi estranei può comportare rischi e complicazioni, soprattutto se gli oggetti sono:

  • –  Affilati o appuntiti (rischio di perforazione o lacerazione dei tessuti)
  • –  Piccoli e di forma irregolare (rischio di ostruzione intestinale)
  • –  Magnetici (se ingeriti più di uno, possono attrarsi tra loro causando ostruzioni)
  • –  Tossici (batterie, pile a bottone)

I sintomi dell’ingestione di corpi estranei variano a seconda di diversi fattori, tra cui:

Tipo di oggetto ingerito:

  • –  Oggetti piccoli e lisci: In genere passano attraverso il tratto digestivo senza causare problemi.
  • –  Oggetti affilati o appuntiti: Possono causare dolore, sanguinamento e perforazione dei tessuti del tratto digestivo.
  • –  Oggetti di grandi dimensioni o di forma irregolare: Possono ostruire il tratto digestivo, causando dolore addominale intenso, nausea, vomito e stitichezza.
  • –  Batterie: Possono causare gravi ustioni chimiche e perforazioni dei tessuti digestivi se rilasciano il loro contenuto acido.

Localizzazione dell’oggetto ingerito:

  • –  Esofago: Se l’oggetto rimane bloccato nell’esofago, può causare dolore alla deglutizione, tosse, bavoso e difficoltà respiratorie.
  • –  Stomaco: Gli oggetti nello stomaco possono causare dolore addominale, nausea e vomito.
  • –  Intestino tenue: L’ostruzione intestinale nell’intestino tenue può causare dolore addominale crampiforme, nausea, vomito, stitichezza e gonfiore addominale.
  • –  Intestino crasso: L’ostruzione nell’intestino crasso può causare dolore addominale, stitichezza, diarrea e gonfiore addominale.

Tempo trascorso dall’ingestione:

  • –  In genere, i sintomi compaiono entro poche ore dall’ingestione.
  • –  In alcuni casi, i sintomi possono manifestarsi dopo giorni o settimane, soprattutto se l’oggetto è di grandi dimensioni o di forma irregolare.

Altri fattori:

  • –  Età: I bambini piccoli sono più a rischio di complicazioni da ingestione di corpi estranei.
  • –  Condizioni mediche preesistenti: Alcune condizioni mediche, come la malattia di Crohn o la fibrosi cistica, possono aumentare il rischio di ostruzione intestinale.

Ecco alcuni dei sintomi più comuni dell’ingestione di corpi estranei:

  • –  Dolore addominale: Il tipo e la gravità del dolore possono variare a seconda della sede dell’oggetto e del tipo di danno che sta causando.
  • –  Nausea e vomito: Questi sintomi sono comuni, soprattutto se l’oggetto si trova nello stomaco o nell’intestino tenue.
  • –  Difficoltà di deglutizione (disfagia): Se l’oggetto è bloccato nell’esofago, può causare dolore e difficoltà a deglutire cibi o liquidi.
  • –  Tosse: Se l’oggetto è bloccato nell’esofago o nelle vie aeree, può causare tosse persistente e difficoltà respiratorie.
  • –  Sanguinamento rettale: Può verificarsi se l’oggetto ha causato danni ai tessuti del tratto digestivo.
  • –  Stitichezza o diarrea: L’ostruzione intestinale può causare stitichezza, mentre l’irritazione intestinale può causare diarrea.
  • –  Perdita di appetito: È comune nei bambini che hanno ingerito un corpo estraneo.
  • –  Febbre: Può essere un segno di infezione causata da un oggetto perforante o da un’ostruzione intestinale.

Le cause dell’ingestione di corpi estranei sono diverse e variano a seconda dell’età del soggetto.

Nei bambini piccoli (fino a 3 anni):

  • –  Curiosità e istinto esplorativo: I bambini piccoli mettono tutto in bocca per conoscere il mondo che li circonda. Non hanno ancora sviluppato la capacità di distinguere tra ciò che è commestibile e ciò che non lo è, e possono ingerire accidentalmente piccoli oggetti come giocattoli, monete, bottoni o pezzi di cibo.
  • –  Sviluppo motorio incompleto: La coordinazione mano-bocca e la capacità di masticare e deglutire correttamente non sono ancora completamente sviluppate nei bambini piccoli, aumentando il rischio di ingerire accidentalmente oggetti durante i pasti.
  • –  Fattori psicologici: In alcuni casi, l’ingestione di corpi estranei può essere un sintomo di stress, ansia o disturbi del comportamento nei bambini piccoli.

Nei bambini più grandi e negli adulti:

  • –  Distrazione o fretta: Ingerire cibo o bevande troppo velocemente, senza masticare bene, o parlare mentre si mangia, aumenta il rischio di inalare o ingerire accidentalmente corpi estranei.
  • –  Problemi dentali: Denti mancanti o malmessi possono compromettere la masticazione, aumentando il rischio di aspirare o ingerire frammenti di cibo durante i pasti.
  • –  Disturbi psichiatrici: In alcuni casi, l’ingestione di corpi estranei può essere associata a disturbi psichiatrici come la pica, un disturbo alimentare caratterizzato dal desiderio ossessivo di ingerire sostanze non commestibili.
  • –  Abuso di droghe o alcol: L’uso di droghe o alcol può alterare il giudizio e la coordinazione, aumentando il rischio di incidenti e ingestione accidentale di corpi estranei.
  • –  Procedure mediche: Alcune procedure mediche, come l’intubazione endotracheale o la gastrostomia, possono accidentalmente lasciare in sede dispositivi medici come tubi o sonde.

Oltre a queste cause generiche, alcuni fattori specifici possono aumentare il rischio di ingestione di corpi estranei in determinati gruppi di persone:

  • –  Anziani: Con l’età, la motilità esofageo-gastrica può diminuire, aumentando il rischio di disfagia e di conseguenza di inalazione o ingestione accidentale di cibo.
  • –  Persone con disabilità: Persone con disabilità fisiche o neurologiche che compromettono la coordinazione o la deglutizione possono essere più a rischio di ingestione di corpi estranei.
  • –  Professionisti che lavorano con materiali di piccole dimensioni: Persone che lavorano con piccoli oggetti come gioielli, perline o componenti elettronici possono accidentalmente ingerirli durante il lavoro.

La diagnosi di ingestione di corpo estraneo avviene attraverso un processo che combina l’anamnesi del paziente, l’esame fisico e, se necessario, esami diagnostici.

Anamnesi:

  • –  Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi del paziente, tra cui:
    1. Quando sono comparsi i sintomi
    2. La tipologia e la gravità dei sintomi (ad esempio, dolore addominale, nausea, vomito, difficoltà respiratorie)
    3. Cosa il paziente pensa di aver ingerito
    4. Se il paziente ha precedenti episodi di ingestione di corpi estranei
    5. Se il paziente ha condizioni mediche preesistenti che potrebbero aumentare il rischio di ingestione o di complicanze (ad esempio, disfagia, malattie gastrointestinali)

Esame fisico:

  • –  Il medico valuterà attentamente il paziente, con particolare riguardo all’addome, alla ricerca di segni di:
    1. Dolore
    2. Gonfiore
    3. Distensione
    4. Auscultazione per valutare la presenza di rumori intestinali anomali

Esami diagnostici:

  • –  La scelta degli esami diagnostici da eseguire dipende dai sintomi del paziente, dal quadro clinico e dalle informazioni raccolte durante l’anamnesi.
  • –  Gli esami più comunemente utilizzati per la diagnosi di ingestione di corpo estraneo includono:
    1. Radiografie dell’addome: Possono rivelare la presenza di alcuni tipi di oggetti radio-opachi, come metalli o ossa.
    2. Ecografia addominale: Può essere utile per individuare oggetti più grandi o soffici che non sono visibili alle radiografie.
    3. Tomografia computerizzata (TC): Offre immagini più dettagliate dell’addome e del torace e può essere utile per identificare la natura, la posizione e la dimensione dell’oggetto ingerito.
    4. Endoscopia: In alcuni casi, può essere necessaria un’endoscopia digestiva superiore o inferiore per visualizzare direttamente l’oggetto ingerito e valutare la necessità di una rimozione endoscopica.

In alcuni casi specifici, possono essere richiesti esami aggiuntivi, come:

  • –  Raggi X del torace: Per valutare la presenza di corpi estranei nelle vie aeree, in caso di sospetta inalazione.
  • –  Esami del sangue: Per valutare la presenza di eventuali complicanze, come perforazione intestinale o sepsi.

La terapia per l’ingestione di corpi estranei dipende da diversi fattori, tra cui:

Tipo di oggetto ingerito:

  • –  Piccoli oggetti lisci: In genere, oggetti di piccole dimensioni (meno di 2,5 cm) e lisci hanno buone probabilità di passare attraverso il tratto digestivo spontaneamente e non richiedono alcun trattamento specifico. È importante monitorare le feci del paziente per assicurarsi che l’oggetto sia stato espulso.
  • –  Oggetti affilati o appuntiti: Oggetti affilati o appuntiti, come spille, batterie a bottone o frammenti di vetro, possono causare seri danni ai tessuti del tratto digestivo e richiedono generalmente la rimozione endoscopica o chirurgica.
  • –  Oggetti grandi o di forma irregolare: Oggetti di grandi dimensioni o di forma irregolare possono ostruire il tratto digestivo e richiedono quasi sempre la rimozione endoscopica o chirurgica.
  • –  Batterie: Le batterie a bottone possono causare gravi ustioni chimiche e perforazioni dei tessuti digestivi se rilasciano il loro contenuto acido. La rimozione endoscopica urgente è fondamentale in questi casi.

Localizzazione dell’oggetto ingerito:

  • –  Esofago: Se l’oggetto è bloccato nell’esofago, è necessario rimuoverlo rapidamente per evitare soffocamento, danni ai tessuti o fistole esofagee. La rimozione viene generalmente effettuata mediante endoscopia, utilizzando un apposito strumento per afferrare e estrarre l’oggetto.
  • –  Stomaco: Gli oggetti nello stomaco possono spesso passare spontaneamente nel tratto intestinale. Tuttavia, se l’oggetto è di grandi dimensioni o presenta un rischio di ostruzione o perforazione, può essere necessaria la rimozione endoscopica.
  • –  Intestino tenue: L’ostruzione intestinale nell’intestino tenue è una condizione grave che richiede un intervento chirurgico immediato per rimuovere l’oggetto e riparare eventuali danni ai tessuti.
  • –  Intestino crasso: L’ostruzione nell’intestino crasso può essere trattata con la rimozione endoscopica o, in alcuni casi, con la colonoscopia per via rettale.

Condizioni generali del paziente:

  • –  L’età, le condizioni di salute generali e la presenza di eventuali comorbilità del paziente influenzano la scelta del trattamento. Ad esempio, i bambini piccoli o i pazienti con condizioni cardiache o polmonari possono richiedere un approccio più cauto e un monitoraggio più attento durante la procedura di rimozione.

In generale, le opzioni di trattamento per l’ingestione di corpi estranei includono:

  • –  Monitoraggio: Per i piccoli oggetti lisci che si prevede passino spontaneamente attraverso il tratto digestivo, è sufficiente monitorare le feci del paziente per assicurarsi dell’espulsione dell’oggetto.
  • –  Rimozione endoscopica: La rimozione endoscopica è la procedura più comunemente utilizzata per estrarre i corpi estranei dal tratto digestivo. Viene eseguita utilizzando un endoscopio, un tubo flessibile con una telecamera e strumenti miniaturizzati, che viene inserito attraverso la bocca o l’ano per raggiungere l’oggetto e rimuoverlo.
  • –  Intervento chirurgico: L’intervento chirurgico è necessario in caso di ostruzione intestinale grave, perforazione del tratto digestivo o quando la rimozione endoscopica non è possibile o è troppo rischiosa.
  • –  Terapia antibiotica: In caso di perforazione o infezione del tratto digestivo, può essere necessaria una terapia antibiotica per prevenire o trattare le complicanze settiche.