FEBBRE DI ORIGINE SCONOSCIUTA

Segni e Sintomi

NOTE INFORMATIVE
  

La febbre di origine sconosciuta (in inglese F.U.O., o febbre da causa ignota), si riferisce a una condizione in cui il paziente ha una temperatura elevata (febbre), ma, nonostante indagini mediche, nessuna causa è trovata.

Questa condizione può essere suddivisa in diverse categorie:

  1. Febbre di origine sconosciuta classica: Si verifica quando la febbre persiste per più di 3 settimane senza che sia stata riconosciuta una causa dopo 3 giorni di valutazione ospedaliera o ≥ 3 visite ambulatoriali.
  2. Febbre di origine sconosciuta nosocomiale: Si presenta in pazienti ospedalizzati in terapia intensiva senza che l’infezione fosse presente o fosse in incubazione al momento del ricovero e che dopo accurata valutazione resti senza diagnosi dopo 3 giorni.
  3. Febbre di origine sconosciuta in pazienti immuno-depressi: Si manifesta nei pazienti con neutropenia e altre immunodeficienze.
  4. Febbre di origine sconosciuta legata all’HIV: Si osserva in pazienti ambulatoriali con infezione da HIV e può durare per > 4 settimane.

Le cause più comuni di febbre di origine sconosciuta includono infezionicollagenopatieneoplasie e altre varie condizioni.

La febbre di origine sconosciuta può manifestarsi in vari modi, ma in generale, è caratterizzata da un aumento della temperatura corporea senza una causa evidente. Ecco alcuni dei sintomi e delle manifestazioni comuni associati a questa condizione:

  1. Febbre persistente: La febbre persiste per più di 3 settimane senza che sia stata identificata una causa specifica.
  2. Sintomi generali: Oltre alla febbre, il paziente può sperimentare affaticamentodebolezzaperdita di peso e sudorazione notturna.
  3. Dolore: Il paziente può avvertire dolori articolaridolori muscolari o mal di testa.
  4. Coinvolgimento di organi specifici: A seconda della causa sottostante, possono verificarsi sintomi specifici legati all’organo coinvolto. Ad esempio:
    • Infezioni: Potrebbero esserci segni di infezione come tossedolore alla goladifficoltà respiratorie o minzione dolorosa.
    • Collagenopatie: Sintomi come eruzioni cutaneedolore articolareulcere orali o affaticamento.
    • Neoplasie: Il paziente potrebbe presentare ingrossamento dei linfonodiperdita di appetitodolore addominale o alterazioni del peso.

La febbre di origine sconosciuta può derivare da diverse cause, e la sua diagnosi rappresenta spesso una sfida. Ecco alcune delle possibili cause:

  1. Infezioni: Le infezioni sono la causa più comune di febbre di origine sconosciuta. Nei pazienti con infezione da HIV, è importante considerare anche le infezioni opportunistiche come la tubercolosi, l’infezione da micobatteri atipici, le micosi diffuse e il citomegalovirus.
  2. Collagenopatie: Queste includono condizioni come il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, l’arterite a cellule giganti, la polimialgia reumatica, la tiroidite, la vasculite e l’artrite reumatoide giovanile degli adulti (morbo di Still degli adulti).
  3. Neoplasie: Alcuni tumori possono causare febbre di origine sconosciuta. È importante escludere questa possibilità durante la valutazione.
  4. Cause reumatologiche: Oltre alle collagenopatie, altre malattie autoimmuni come la sarcoidosi possono essere coinvolte.
  5. Reazioni a farmaci: Alcune febbri di origine sconosciuta possono essere correlate a reazioni avverse a farmaci.
  6. Tromboflebitiembolia polmonarecolecistititiroiditi e pancreatiti sono altre possibili cause da considerare.

La diagnosi della febbre di origine sconosciuta rappresenta una sfida per i medici, ma una valutazione accurata è essenziale per identificare la causa sottostante e fornire il trattamento adeguato. Ecco alcuni passaggi comuni coinvolti nella diagnosi:

  1. Anamnesi e valutazione fisica: Il medico raccoglierà una dettagliata anamnesi riguardante i sintomi, la durata della febbre e altri fattori rilevanti. Successivamente, eseguirà una valutazione fisica per individuare segni specifici o anomalie.
  2. Esami del sangue: Verranno eseguiti esami ematici per rilevare segni di infezioni, infiammazione o altre condizioni. Questi possono includere:
    • Emocromo completo (CBC): Per valutare globuli bianchi, piastrine e altri parametri.
    • Esami per infezioni: Come il conteggio delle cellule bianche, la PCR, la coltura del sangue o i test per specifici patogeni.
    • Esami per malattie autoimmuni: Come il dosaggio dell’anticorpo antinucleare (ANA) o altri test specifici.
  3. Esami di imaging: La radiografia del torace, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) possono essere utilizzate per escludere o identificare anomalie polmonari, linfonodi ingrossati o altre alterazioni.
  4. Biopsia: In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una biopsia di tessuti o organi interessati per una diagnosi più precisa.
  5. Consultazioni specialistiche: Il paziente potrebbe essere indirizzato a uno specialista, come un reumatologo, un infettivologo o un oncologo, per ulteriori valutazioni.
  6. Esclusione di cause comuni: Il medico escluderà cause più comuni di febbre, come infezioni virali o batteriche, prima di considerare diagnosi più rare.
  7. Follow-up e monitoraggio: La valutazione continua e il monitoraggio dei sintomi sono essenziali per identificare eventuali cambiamenti o nuove informazioni.

La terapia per la febbre di origine sconosciuta dipende dalla causa sottostante, ma spesso è necessario un approccio empirico e sintomatico. Ecco alcune considerazioni generali:

  1. Supporto sintomatico: Il trattamento mira a gestire i sintomi come la febbre, l’affaticamento e il dolore. Questo può includere l’uso di antipiretici (farmaci per abbassare la febbre) e il riposo adeguato.
  2. Antibiotici empirici: Nei casi in cui si sospetta un’infezione batterica, il medico può prescrivere antibiotici empirici. Tuttavia, è importante adattare la terapia in base ai risultati degli esami del sangue e ai sintomi.
  3. Esclusione di cause comuni: Il medico escluderà cause più comuni di febbre, come infezioni virali o batteriche, prima di considerare diagnosi più rare.
  4. Consultazioni specialistiche: Il paziente potrebbe essere indirizzato a uno specialista, come un reumatologo, un infettivologo o un oncologo, per ulteriori valutazioni e trattamenti specifici.
  5. Terapia specifica per la causa: Una volta identificata la causa sottostante, il trattamento sarà mirato a quella specifica condizione. Ad esempio:
    • Infezioni: Saranno prescritti farmaci specifici per trattare l’infezione.
    • Collagenopatie: Potrebbero essere necessari farmaci immunosoppressori o antinfiammatori.
    • Neoplasie: Il trattamento dipenderà dal tipo di tumore.
  6. Monitoraggio: Il paziente verrà monitorato attentamente per valutare l’efficacia della terapia e apportare eventuali modifiche.