La diverticolite è un’infiammazione di una o più diverticoli, che sono piccole sacche o tasche che si formano nella parete interna dell’intestino crasso, in particolare nel colon.
La diverticolite è una condizione relativamente comune, che colpisce più frequentemente persone di età superiore ai 60 anni. In Italia, si stima che ne soffra circa il 15% della popolazione adulta.
Come si manifesta?
I sintomi della diverticolite possono variare da lievi a gravi e includono:
- – Dolore addominale: Il dolore è generalmente localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome, ma può anche manifestarsi in altre zone. Il dolore è spesso descritto come un crampi, un bruciore o una sensazione di pulsazione. Può intensificarsi con i movimenti, la tosse o lo starnuto.
- – Nausea e vomito: Questi sintomi sono comuni nella diverticolite e possono essere accompagnati da perdita di appetito.
- – Febbre: La febbre è un segno di infezione e può essere presente in casi di diverticolite moderata o grave.
- – Stitichezza o diarrea: La diverticolite può causare sia stitichezza che diarrea. Il tipo di alterazione delle abitudini intestinali varia da persona a persona.
- – Sangue nelle feci: La presenza di sangue nelle feci è un sintomo meno comune, ma può essere un segno di diverticolite grave o di una complicanza, come la perforazione.
In alcuni casi gravi, la diverticolite può portare a complicazioni più serie, tra cui:
- – Perforazione: Se un diverticolo si infiamma e si rompe, il suo contenuto può fuoriuscire nella cavità addominale, causando peritonite, una grave infezione. I sintomi di perforazione includono dolore addominale improvviso e intenso, febbre alta, brividi e nausea.
- – Ascesso: Un ascesso può formarsi se l’infezione rimane confinata in un’area specifica dell’intestino. I sintomi di un ascesso includono dolore addominale localizzato, febbre, dolore durante la defecazione e una massa palpabile nell’addome.
- – Ostruzione intestinale: In rari casi, la diverticolite può causare un’ostruzione intestinale, che impedisce il passaggio del cibo attraverso l’intestino. I sintomi di ostruzione intestinale includono dolore addominale crampi, gonfiore addominale, stitichezza grave, nausea e vomito.
Quali sono le cause?
Le cause della diverticolite non sono completamente chiare, ma diversi fattori possono aumentare il rischio di svilupparla. Tra i principali fattori di rischio troviamo:
1. Dieta povera di fibre: Una dieta con un apporto insufficiente di fibre può aumentare la pressione all’interno dell’intestino, favorendo la formazione di diverticoli e l’infiammazione. Le fibre aiutano ad ammorbidire le feci e ad aumentarne il volume, facilitando il passaggio attraverso l’intestino.
2. Stitichezza o sforzo durante la defecazione: La stitichezza cronica e lo sforzo eccessivo durante l’evacuazione possono aumentare la pressione all’interno dell’intestino, favorendo la formazione di diverticoli.
3. Fattori genetici: La predisposizione alla diverticolite può essere ereditata. Se uno o più membri della famiglia hanno sofferto di diverticolite, il rischio di svilupparla aumenta.
4. Invecchiamento: Il rischio di diverticolite aumenta con l’età. La maggior parte dei casi si verifica dopo i 60 anni.
5. Fumo: Il fumo è un altro fattore di rischio per la diverticolite. I fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare questa condizione rispetto ai non fumatori.
6. Assunzione di alcuni farmaci: L’uso prolungato di alcuni farmaci, come i corticosteroidi e gli antifiammatori non steroidei (FANS), può aumentare il rischio di diverticolite.
7. Sovrappeso o obesità: Essere in sovrappeso o obesi può aumentare il rischio di diverticolite.
8. Alcune condizioni mediche: Alcune condizioni mediche, come la malattia di Crohn e la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), possono aumentare il rischio di diverticolite.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi della diverticolite si basa su un’attenta valutazione dei sintomi, dell’anamnesi medica del paziente e su alcuni esami diagnostici.
Sintomi:
I sintomi più comuni della diverticolite includono:
- – Dolore addominale: Il dolore è generalmente localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome, ma può anche irradiarsi in altre zone. Il tipo di dolore può variare da un fastidio lieve a un crampi intenso e pulsante.
- – Nausea e vomito
- – Febbre
- – Stitichezza o diarrea
- – Sangue nelle feci
Anamnesi medica:
Durante la visita medica, il medico raccoglierà informazioni sulla salute del paziente, inclusi i sintomi attuali, la storia medica passata, i farmaci assunti, le eventuali allergie e la familiarità per la diverticolite.
Esami diagnostici:
Gli esami diagnostici che possono essere utilizzati per confermare la diagnosi di diverticolite includono:
- – Esame fisico: Il medico palperà l’addome per individuare eventuali aree di dolenzia o massa.
- – Esami del sangue: Gli esami del sangue possono essere utili per valutare la presenza di un’infezione e per escludere altre cause dei sintomi.
- – Esame delle urine: L’esame delle urine può essere utile per escludere un’infezione delle vie urinarie.
- – Ecografia addominale: L’ecografia addominale può essere utilizzata per individuare la presenza di diverticoli e per valutare se sono infiammati.
- – Tomografia computerizzata (TC) addominale: La TC addominale fornisce immagini più dettagliate dell’intestino e può essere utile per identificare i diverticoli, l’infiammazione e le eventuali complicanze, come la perforazione o l’ascesso.
- – Colonscopia: La colonscopia è un esame endoscopico che permette di visualizzare l’interno del colon e del retto. Viene generalmente eseguita dopo la risoluzione di un episodio di diverticolite acuta.
Quali sono le terapie?
La terapia per la diverticolite varia a seconda della gravità dei sintomi e della presenza o meno di complicanze. In generale, si possono distinguere due tipi di trattamento:
Trattamento della diverticolite acuta:
La diverticolite acuta è caratterizzata da un’infiammazione dei diverticoli. Il trattamento ha l’obiettivo di ridurre l’infiammazione, controllare il dolore e prevenire le complicanze. Le principali opzioni di trattamento includono:
- – Riposo: È importante riposare e ridurre l’attività fisica per permettere all’intestino di guarire.
- – Dieta liquida: Nei primi giorni di diverticolite acuta, è consigliabile seguire una dieta liquida per ridurre l’attività intestinale e favorire il riposo dell’intestino.
- – Antibiotici: Gli antibiotici per via orale o endovenosa vengono generalmente prescritti per combattere l’infezione batterica che causa l’infiammazione.
- – Farmaci antidolorifici: Possono essere utilizzati farmaci antidolorifici, come paracetamolo o ibuprofene, per alleviare il dolore addominale.
- – Farmaci antispasmodici: I farmaci antispasmodici possono essere utili per ridurre gli spasmi intestinali.
In alcuni casi più gravi, potrebbe essere necessario il ricovero in ospedale per ricevere una terapia endovenosa, come antibiotici e antidolorifici, e per monitorare le condizioni del paziente.
Trattamento della diverticolite cronica:
La diverticolite cronica si verifica quando i diverticoli sono infiammati in modo ricorrente. Il trattamento della diverticolite cronica ha l’obiettivo di prevenire nuovi episodi di diverticolite acuta e ridurre il rischio di complicanze. Le principali opzioni di trattamento includono:
- – Modifiche della dieta: Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e cereali integrali può aiutare a prevenire la stitichezza e ridurre il rischio di nuovi episodi di diverticolite.
- – Attività fisica regolare: L’attività fisica regolare aiuta a mantenere una buona motilità intestinale e a ridurre il rischio di stitichezza.
- – Farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per prevenire la stitichezza o ridurre l’infiammazione intestinale.
Nei casi di diverticolite cronica grave o ricorrente, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. L’intervento chirurgico consiste nel rimuovere la parte di intestino interessata dai diverticoli.