DERMATITE ATOPICA

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NOTE INFORMATIVE
  

La dermatite atopica, conosciuta anche come eczema atopico, è una malattia infiammatoria cronica della pelle

Esistono due forme principali di dermatite atopica:

  • –  Dermatite atopica infantile: Si manifesta tipicamente nei primi mesi di vita e tende a migliorare o scomparire entro l’adolescenza.
  • –  Dermatite atopica dell’adulto: Può comparire per la prima volta nell’età adulta o essere una continuazione della dermatite atopica infantile.

La dermatite atopica si manifesta con una serie di sintomi cutanei che variano a seconda dell’età del paziente.

In generale, i sintomi includono:

  • –  Prurito intenso: Il prurito è spesso il sintomo più fastidioso e può essere persistente, soprattutto di notte. Può portare a grattarsi, che può peggiorare l’infiammazione e le lesioni cutanee.
  • –  Lesioni cutanee: Le caratteristiche delle lesioni cutanee variano con l’età:
    1. Nei neonati e nei bambini piccoli: Le lesioni sono spesso piccole, rosse, umide e crostose, localizzate principalmente sul viso e sul cuoio capelluto.
    2. Nei bambini più grandi e negli adulti: Le lesioni sono generalmente più secche, squamose e ispessite. Possono presentare fissurazioni, soprattutto nelle pieghe della pelle (gomiti, ginocchia, mani e piedi). Le aree più colpite sono tipicamente il viso (guance, fronte, mento), le mani, i piedi e la parte interna dei gomiti e delle ginocchia.
  • –  Arrossamento: La pelle appare arrossata e infiammata.
  • –  Secchezza: La pelle è secca e può screpolarsi, soprattutto in climi secchi o freddi.
  • –  Ispessimento: Nelle fasi croniche, la pelle può apparire ispessita e lichinificata (con un aspetto coriaceo).

Oltre a questi sintomi generali, la dermatite atopica può anche causare:

  • –  Eczema del capezzolo: Arrossamento, prurito e fissurazioni del capezzolo.
  • –  Dermatite palmare e plantare: Secchezza intensa, fissurazioni e desquamazione delle palme delle mani e delle piante dei piedi.
  • –  Cheratosi pilare: Piccoli brufoli rossi sul viso e sulle braccia causati dall’accumulo di cheratina nei follicoli piliferi.

Le cause precise della dermatite atopica non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori:

1. Fattori genetici:

  • –  La predisposizione alla dermatite atopica è spesso ereditaria. Se uno o entrambi i genitori soffrono di questa condizione, il rischio per il figlio di svilupparla è maggiore.
  • –  Sono stati identificati numerosi geni che aumentano il rischio di sviluppare la dermatite atopica. Questi geni influenzano la funzione della barriera cutanea e la risposta del sistema immunitario agli allergeni.

2. Sistema immunitario alterato:

  • –  Le persone con dermatite atopica hanno un sistema immunitario iperattivo che reagisce in modo eccessivo a sostanze normalmente innocue, come allergeni ambientali (polline, acari della polvere) o alimenti.
  • –  Questa risposta immunitaria esagerata provoca infiammazione e prurito nella pelle.

3. Barriera cutanea alterata:

  • –  La pelle delle persone con dermatite atopica ha una barriera cutanea più debole rispetto a chi non ne soffre.
  • –  La barriera cutanea è formata da uno strato di cellule strettamente unite che aiuta a proteggere la pelle da agenti esterni come allergeni, irritanti e microrganismi.
  • –  Una barriera cutanea debole permette a queste sostanze di penetrare più facilmente nella pelle, causando infiammazione e secchezza.

Altri fattori che possono contribuire allo sviluppo o al peggioramento della dermatite atopica includono:

  • –  Stress: Lo stress può scatenare o peggiorare i sintomi della dermatite atopica.
  • –  Sudore: La sudorazione eccessiva può irritare la pelle e peggiorare il prurito.
  • –  Cambiamenti climatici: I climi secchi o freddi possono seccare la pelle e peggiorare i sintomi della dermatite atopica.
  • –  Detergenti aggressivi: L’uso di detergenti aggressivi per la pelle o i capelli può irritare la pelle e peggiorare i sintomi della dermatite atopica.
  • –  Tessuti irritanti: Indossare indumenti realizzati con tessuti irritanti, come la lana o le fibre sintetiche, può peggiorare i sintomi della dermatite atopica.
  • –  Infezioni: Le infezioni cutanee, come quelle causate da batteri o virus, possono peggiorare i sintomi della dermatite atopica.

La diagnosi di dermatite atopica si basa su un approccio clinico che include:

1. Anamnesi e valutazione clinica:

  • –  Il medico raccoglierà informazioni sui tuoi sintomi, sulla tua storia medica e familiare, sui farmaci che assumi e sulle tue abitudini di vita.
  • –  Esaminerà attentamente la tua pelle per valutare le caratteristiche delle lesioni, l’estensione della malattia e la presenza di eventuali complicazioni.

2. Esami allergologici:

  • –  In alcuni casi, il medico può prescrivere esami allergologici per identificare eventuali allergeni che scatenano o peggiorano i sintomi della dermatite atopica.
  • –  Questi test possono includere prick test, patch test o esami del sangue per le IgE specifiche.

3. Esami di laboratorio:

  • –  Non sono generalmente necessari esami di laboratorio per diagnosticare la dermatite atopica.
  • –  Tuttavia, in alcuni casi, il medico può richiedere esami del sangue per escludere altre condizioni mediche che possono causare sintomi simili.

4. Criteri diagnostici di Hanifin:

  • La diagnosi di dermatite atopica può essere supportata dai criteri diagnostici di Hanifin, che includono:
    1. Prurito cronico della pelle
    2. Eczema tipico (lesioni cutanee caratteristiche della dermatite atopica)
    3. Storia personale o familiare di dermatite atopica, asma o rinite allergica
    4. Crisi di eczema prima dei 3 anni di età
    5. Tendenza alla secchezza cutanea
    6. Reazione immediata a test allergici
    7. Iperlinearizzazione (ispessimento) della pelle in aree flessorie (gomiti, ginocchia)
    8. Dermatite del capezzolo
    9. Eczema plantare o palmare

La dermatite atopica è una malattia cronica che non ha una cura definitiva. Tuttavia, esistono diverse terapie che possono aiutare ad alleviare i sintomi, prevenire le riacutizzazioni e migliorare la qualità della vita del paziente.

Il trattamento della dermatite atopica è individualizzato e deve essere adattato alla gravità della malattia, all’età del paziente e alle sue condizioni generali. Un piano di trattamento efficace può includere una combinazione di diverse approcci:

1. Evitamento dei fattori scatenanti:

  • –  Identificare ed evitare i fattori che scatenano o peggiorano i sintomi della dermatite atopica è fondamentale per il controllo della malattia.
  • –  I fattori scatenanti possono variare da persona a persona, ma possono includere:
    1. Allergeni ambientali: polline, acari della polvere, muffa, pelo di animali
    2. Stress
    3. Sudore eccessivo
    4. Cambiamenti climatici (clima secco o freddo)
    5. Detergenti aggressivi per la pelle o i capelli
    6. Tessuti irritanti (lana, fibre sintetiche)
    7. Infezioni cutanee
    8. Alimenti: in alcuni casi, alcuni alimenti possono scatenare o peggiorare i sintomi della dermatite atopica. Un diario alimentare può aiutare a identificare eventuali intolleranze o allergie.

2. Emollienti:

  • — L’applicazione regolare di creme idratanti e unguenti aiuta a mantenere la pelle idratata, ripristina la barriera cutanea e riduce il prurito.
  • –  È importante utilizzare emollienti privi di profumi, coloranti e altri ingredienti irritanti.
  • –  Si consiglia di applicare gli emollienti più volte al giorno, soprattutto dopo il bagno o la doccia.

3. Farmaci:

  • –  A seconda della gravità della malattia, il dermatologo può prescrivere farmaci topici per alleviare i sintomi:
    1. Corticosteroidi topici: Riducono l’infiammazione e il prurito. Devono essere usati per periodi brevi e sotto stretto controllo medico per evitare effetti collaterali.
    2. Inibitori della calcineurina: Un’alternativa ai corticosteroidi, sono utili per ridurre l’infiammazione e il prurito. Possono essere usati per periodi più lunghi rispetto ai corticosteroidi.
    3. Antiprurito topici: Come il mentolo o la pramocaina, possono aiutare ad alleviare il prurito, soprattutto di notte.
    4. Antibiotici topici: In caso di infezioni cutanee secondarie.
  • –  In casi gravi e refrattari, possono essere utilizzati farmaci sistemici, come immunosoppressori o antistaminici orali.

4. Fototerapia:

  • –  L’esposizione controllata ai raggi ultravioletti A (UVA) o B (UVB) può aiutare a ridurre l’infiammazione in alcuni pazienti.
  • –  La fototerapia non è adatta a tutti e deve essere eseguita sotto stretto controllo medico.

5. Terapie complementari:

  • –  Alcune terapie complementari, come bagni con avena colloidale, impacchi freschi o vestiti larghi e traspiranti, possono aiutare ad alleviare i sintomi.
  • –  L’approccio psicologico può essere utile per gestire lo stress, che può scatenare o peggiorare i sintomi della dermatite atopica.

6. Dieta:

  • –  Non esiste una dieta specifica per la dermatite atopica, ma alcuni pazienti possono trovare sollievo evitando o limitando il consumo di cibi che scatenano i sintomi.
  • –  È importante seguire una dieta sana e bilanciata per garantire all’organismo i nutrienti necessari per mantenere la salute della pelle.

7. Supporto psicologico:

  • –  La dermatite atopica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, causando disagio, prurito intenso e frustrazione.
  • –  Il supporto psicologico può essere utile per gestire lo stress, l’ansia e la depressione che possono accompagnare la malattia.