ANTICORPI ANTI-NUCLEO

Laboratorio Analisi

NOTE INFORMATIVE
  

Gli anticorpi anti-nucleo (ANA) sono autoanticorpi, ovvero proteine prodotte dal sistema immunitario che, per errore, attaccano componenti del proprio organismo, in particolare quelli del nucleo delle cellule.

Il nucleo cellulare contiene il DNA, che è il materiale genetico che determina le caratteristiche di un individuo. Normalmente, il sistema immunitario non attacca il nucleo cellulare perché lo riconosce come “self” (sé stesso).

Tuttavia, in alcune persone, il sistema immunitario produce anticorpi che attaccano erroneamente il nucleo, causando una risposta immunitaria contro le proprie cellule.

La presenza di ANA può essere un segno di una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo.

Ecco alcuni dei motivi per cui l’esame degli anticorpi anti-nucleo può essere utile:

1. Diagnosi di malattie autoimmuni: L’esame degli ANA può essere utile per la diagnosi di diverse malattie autoimmuni, tra cui:

    • –  Lupus eritematoso sistemico (LES): L’ANA è presente in circa il 90% delle persone con LES.
    • –  Sclerodermia: L’ANA è presente in circa il 70% delle persone con sclerodermia.
    • –  Dermatomiosite: L’ANA è presente in circa il 50% delle persone con dermatomiosite.
    • –  Artrite reumatoide: L’ANA è presente in circa il 30% delle persone con artrite reumatoide.
    • –  Sindrome di Sjögren: L’ANA è presente in circa il 60% delle persone con sindrome di Sjögren.

2. Monitoraggio dell’attività della malattia: L’esame degli ANA può essere utilizzato per monitorare l’attività di una malattia autoimmune in persone già diagnosticate. Un aumento del titolo degli ANA può indicare un’acutizzazione della malattia.

3. Prognosi della malattia: In alcune malattie autoimmuni, il titolo degli ANA può essere predittivo della prognosi della malattia. Ad esempio, nelle persone con LES, un titolo ANA elevato è associato a un rischio più elevato di sviluppare complicazioni gravi.

4. Diagnosi differenziale: L’esame degli ANA può essere utile per distinguere tra diverse malattie con sintomi simili. Ad esempio, può essere utilizzato per distinguere tra LES e artrite reumatoide.

5. Screening per malattie autoimmuni: In alcuni casi, l’esame degli ANA può essere utilizzato per lo screening di malattie autoimmuni in persone a rischio, come persone con una storia familiare di malattie autoimmuni o persone con alcuni sintomi specifici.

È importante sottolineare che l’esame degli ANA da solo non è sufficiente per diagnosticare una malattia autoimmune. Deve essere interpretato insieme ad altri esami clinici e di laboratorio. Inoltre, l’ANA può essere presente anche in persone senza malattie autoimmuni, come persone con infezioni o malattie del fegato.

Ecco i valori di riferimento per gli ANA:

  • – Negativo (popolazione sana): Qualsiasi valore maggiore o uguale a 1:160 è considerato positivo. In alcuni laboratori, questo viene riportato in unità internazionali (IU), dove 1 IU è equivalente a 1:160. La scala di positività è la seguente:
      • Minore o uguale a 1.0 IU è negativo.
      • 1,1-2,9 IU è debolmente positivo.
      • 3,0-5,9 IU è positivo.
      • Maggiore o uguale a 6.0 IU è fortemente positivo.

È importante sottolineare che:

    • I valori degli ANA da soli non sono sufficienti per diagnosticare una malattia autoimmune.
    • Sono necessari ulteriori esami, come la valutazione clinica e altri esami di laboratorio, per confermare la diagnosi.
    • La presenza di ANA può essere influenzata da alcuni fattori, come infezioni, farmaci e gravidanza.

In caso di dubbi o di un risultato positivo del test ANA, è importante consultare il proprio medico per una valutazione completa e un piano diagnostico personalizzato.

Ecco alcune informazioni aggiuntive sui pattern di immunofluorescenza degli ANA:

    • Pattern omogeneo: Associato a malattie del tessuto connettivo, come il lupus eritematoso sistemico (LES).
    • Pattern nucleolare: Associato a malattie del tessuto connettivo, come la sclerodermia e la polimiosite.
    • Pattern citoplasmatico: Associato a malattie del fegato, come l’epatite autoimmunitaria.

È importante ricordare che la specificità del pattern di immunofluorescenza non è assoluta e che la diagnosi deve essere basata su una valutazione clinica completa e su altri esami di laboratorio

L’aumento dei valori degli anticorpi anti-nucleo (ANA) può avvenire in diverse circostanze e non è sempre indicativo di una specifica malattia.

Le principali cause di un aumento degli ANA includono:

    1. Malattie autoimmuni: Gli ANA sono frequentemente positivi in ​​persone con malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico (LES), la sclerodermia, la dermatomiosite, l’artrite reumatoide e la tiroidite autoimmune. In queste malattie, il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo, causando infiammazione e danni. Gli ANA possono essere un marker utile per la diagnosi di queste malattie, ma non sono specifici per una singola malattia e possono essere positivi anche in persone sane.
    2. Infezioni: Alcune infezioni, come l’epatite virale, la mononucleosi infettiva e la tubercolosi, possono causare un aumento temporaneo degli ANA. Questo aumento di solito scompare con la risoluzione dell’infezione.
    3. Farmaci: Alcuni farmaci, come l’idralazina, la procainamide e la minociclina, possono causare un aumento degli ANA come effetto collaterale. Questo aumento di solito scompare dopo l’interruzione del farmaco.

I valori degli anticorpi anti-nucleo (ANA) possono abbassarsi per diverse ragioni, tra cui:

    1. Risoluzione spontanea della malattia autoimmune: In alcuni casi, le malattie autoimmuni possono risolversi spontaneamente, portando a una diminuzione o scomparsa degli ANA. Questo è più comune nelle malattie lievi o di breve durata.
    2. Risposta al trattamento: Il trattamento efficace di una malattia autoimmune può portare a una diminuzione o scomparsa degli ANA. Ad esempio, il trattamento con steroidi o farmaci immunosoppressivi può abbassare i livelli di ANA in pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES).
    3. Scomparsa della causa sottostante: In alcuni casi, gli ANA possono essere elevati a causa di una condizione sottostante non autoimmune, come un’infezione o un tumore. Se la condizione sottostante viene risolta, i livelli di ANA dovrebbero diminuire.
    4. Errori di laboratorio: Occasionalmente, i risultati dei test ANA possono essere errati a causa di errori di laboratorio. Questo può accadere per una serie di motivi, come la contaminazione del campione o un problema con la macchina utilizzata per eseguire il test.
    5. Fattori individuali: I livelli di ANA possono variare naturalmente da persona a persona, anche in individui sani. Inoltre, alcuni farmaci o integratori possono influenzare i risultati dei test ANA.

È importante notare che una diminuzione dei livelli di ANA non significa necessariamente che la malattia autoimmune sia guarita. In alcuni casi, gli ANA possono fluttuare nel tempo e possono aumentare nuovamente durante una riacutizzazione della malattia.

Ecco alcune cose da sapere su come prepararsi per l’esame ANA:

In generale, non è necessario fare nulla di speciale per prepararsi all’esame ANA. Tuttavia, è importante informare il proprio medico o il personale sanitario se si stanno assumendo farmaci, integratori o erbe, in quanto alcuni di questi possono interferire con i risultati del test.

Inoltre, è consigliabile evitare di bere alcolici nelle 24 ore precedenti all’esame. L’alcol può anche influenzare i risultati del test.

Il giorno dell’esame, è importante presentarsi a digiuno, ovvero non aver mangiato o bevuto nulla nelle 8-12 ore precedenti. Se si assume un farmaco che deve essere assunto con il cibo, è importante parlarne con il proprio medico o il personale sanitario in anticipo.

È anche importante informare il proprio medico o il personale sanitario se si soffre di una malattia o condizione che potrebbe influenzare i risultati del test, come una malattia del fegato o dei reni.