L’ammoniemia è la presenza di ammonio nel sangue. Questo composto si origina principalmente dalla rimozione del gruppo aminico dagli aminoacidi o dalla fermentazione di composti azotati da parte della flora batterica intestinale. Una volta formato, l’ammonio deve essere prontamente trasformato dal fegato in urea, che viene poi eliminata attraverso le urine. Tuttavia, se questo meccanismo è alterato o poco efficiente, l’ammonio si accumula nel nostro organismo, diventando un metabolita molto tossico, soprattutto per il sistema nervoso centrale.
Perchè è utile eseguire questo esame?
Il controllo di questo parametro è importante per diverse ragioni:
- Monitoraggio dell’attività epatica: Un aumento dell’ammoniaca nel sangue spesso indica un metabolismo alterato a livello epatico. Situazioni di iperammonemia si riscontrano, ad esempio, nei casi di grave danno epatico con insufficienza dell’organo, come accade nella cirrosi in fase avanzata o nel corso di epatiti importanti
- Tossicità dell’ammoniaca: L’ammoniaca è un prodotto azotato che deriva principalmente dal metabolismo delle proteine alimentari e dalle fermentazioni batteriche intestinali. Tuttavia, è una molecola tossica, soprattutto per il cervello. Fortunatamente, un organismo sano è perfettamente in grado di incorporare l’ammoniaca in composti atossici, che ne costituiscono anche la forma di trasporto e di pre-eliminazione. L’ammoniaca deve essere rapidamente trasformata in urea dal fegato per evitare danni al sistema nervoso centrale.
- Ruolo biologico: Durante il metabolismo proteico, l’ammoniaca si forma dalla deaminazione degli aminoacidi. Questa molecola viene poi trasformata in composti atossici come la glutammina e l’urea. Il ciclo dell’urea nel fegato converte l’ammoniaca in urea, che viene eliminata con le urine.
In sintesi, l’ammoniemia è un parametro utile per valutare la funzionalità epatica e prevenire potenziali danni da accumulo di ammoniaca nel corpo.
Quali sono i valori normali?
L’ammoniemia, ovvero la concentrazione di ammoniaca nel sangue, varia a seconda dell’età e dello stato di salute. Ecco i valori di riferimento:
- Neonati da 0 a 10 giorni: 170-341 mcg/dL (100-200 µmol/L)
- Neonati e bambini da 10 giorni a 2 anni: 68-136 mcg/dL
- Bambini di età superiore ai 2 anni: 19-60 mcg/dL (11-35 µmol/L)
- Adulti: 10-80 mcg/dL (6-47 µmol/L)
Quando aumenta?
Alcune situazioni possono portare all’aumento dell’ammoniemia:
- Dieta ricca di proteine: Un’eccessiva assunzione di proteine può aumentare l’ammoniemia.
- Insufficienza epatica: Il fegato è responsabile di trasformare l’ammonio in urea per l’eliminazione. Se questo meccanismo è alterato, l’ammonio si accumula nel corpo, diventando tossico per il sistema nervoso centrale.
- Deficit enzimatici congeniti: Nei bambini, valori elevati di ammoniemia possono essere indicativi di deficit enzimatici congeniti.
- Malattie genetiche del ciclo dell’urea: Queste condizioni impediscono la corretta eliminazione dell’ammonio.
- Sindrome di Reye: Una rara malattia che colpisce principalmente i bambini e può causare elevati livelli di ammonio nel sangue.
- Emorragia gastrointestinale: Un grave sanguinamento può influenzare il metabolismo dell’ammonio.
- Altre patologie epatiche: Cirrosi epatica, epatiti e altre malattie del fegato possono aumentare l’ammoniemia.
Quando si abbassa?
L’ammoniemia può abbassarsi per diverse cause. Ecco alcune delle più comuni:
- Dieta povera di proteine: L’ammoniaca deriva dalla deaminazione degli amminoacidi, i mattoni costitutivi delle proteine. Se la dieta non fornisce abbastanza proteine, il corpo avrà meno ammoniaca da utilizzare per la sintesi di urea, un composto azotato che viene escreto con le urine.
- Malattie del fegato: Il fegato è responsabile della conversione dell’ammoniaca in urea. Se il fegato è danneggiato, questa conversione non avviene correttamente e l’ammoniemia si abbassa.
- Malattie genetiche: Alcune malattie genetiche, come l’uremia ereditaria, possono causare un difetto nella sintesi dell’urea e quindi un abbassamento dell’ammoniemia.
- Farmaci: Alcuni farmaci, come gli antibiotici e i diuretici, possono interferire con il metabolismo dell’ammoniaca e causarne un abbassamento.
- Altre cause: L’ammoniemia può abbassarsi anche in caso di digiuno prolungato, malnutrizione, ipertiroidismo, e gravidanza.
Come prepararsi?
Ecco alcune informazioni su come prepararsi per eseguire l’ammoniemia:
- Prelievo ematico: L’ammoniemia viene valutata tramite un prelievo di sangue. È consigliabile effettuare il prelievo al mattino e a digiuno da almeno 8 ore.
- Se si assumono farmaci, è importante chiedere al medico se è necessario interromperli prima dell’esame.
- Farmaci: Segui le istruzioni del medico riguardo ai tempi e alle dosi necessarie per espellere l’ammonio. In genere, bastano 2-3 cucchiai da tavola (30-45 ml) di lattulosio al giorno. Il lattulosio si presenta sotto forma di liquido da assumere generalmente per via orale.