ALGODISTROFIA

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NOTE INFORMATIVE
  

L’algodistrofia, nota anche come sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS), è una condizione cronica caratterizzata da dolore estremo che colpisce un arto o parti di un arto superiore o inferiore.

Le braccia, le gambe, le mani e i piedi sono le regioni anatomiche maggiormente coinvolte dall’algodistrofia.

L’algodistrofia è una condizione cronica caratterizzata da dolore intenso, continuo ed estremamente debilitante a carico di un arto superiore o inferiore. Le parti maggiormente interessate sono braccia, gambe, mani e piedi.

sintomi tipici dell’algodistrofia includono:

  1. Dolore: È spesso descritto come una sensazione bruciante o pungente e può durare per giorni o settimane.
  2. Formicolio e intorpidimento: Alterazioni della sensibilità a livello dell’arto interessato.
  3. Tremori e rigidità articolare: Movimenti anomali e difficoltà nei movimenti articolari.
  4. Gonfiore articolare: L’arto può apparire gonfio.
  5. Alterazioni cutanee: La pelle nell’area dolorante può apparire diversa nel colore, nella temperatura o nella sudorazione.
  6. Disturbi della sensibilità: Come la sensazione che l’arto colpito non appartenga al corpo o che sia più grande dell’altro.
  7. Spasmi muscolariinsonnia e osteoporosi possono anche verificarsi.

Sebbene le cause precise siano ancora sconosciute, gli esperti ipotizzano che l’algodistrofia derivi da un malfunzionamento congiunto di più sistemi dell’organismo, tra cui:

  1. Sistema nervoso centrale: Alterazioni nella percezione del dolore.
  2. Sistema nervoso periferico: Coinvolgimento dei nervi.
  3. Sistema immunitario: Possibile ruolo nell’infiammazione.
  4. Sistema circolatorio: Implicazioni sulla circolazione sanguigna.

Fattori scatenanti che possono precedere l’insorgenza dell’algodistrofia includono:

  • Traumi ai tessuti molli: Come muscoli, legamenti e tendini causati da cadute o urti.
  • Lesioni ossee: Ad esempio, distorsioni alla caviglia, contusioni o lesioni da schiacciamento.

Nel 90% dei casi, l’algodistrofia si manifesta dopo aver subito fratture, distorsioni, ustioni o tagli. Non sembra esserci una predisposizione genetica specifica per questa malattia.

La diagnosi dell’algodistrofia è complessa e richiede un approccio attento. Ecco come viene effettuata:

  1. Anamnesi: Il medico raccoglie una dettagliata storia clinica del paziente, inclusi sintomi, eventi precedenti e fattori di rischio.
  2. Esami strumentali:
    • Esame radiografico: Per escludere altre patologie ossee o articolari.
    • Risonanza magnetica: Utile per valutare i tessuti molli e le strutture nervose.
    • Scintigrafia trifasica ossea: Per rilevare eventuali alterazioni nella circolazione sanguigna.
    • Termografia (meno comune): Per valutare la temperatura cutanea e l’attività vascolare.
  3. Esami neurologici:
    • Test del riflesso assonale quantitativo submotorio: Valuta la funzione nervosa.
    • Blocco del simpatico: Può essere utilizzato sia per la diagnosi che a scopo terapeutico.

La diagnosi differenziale è fondamentale per escludere altre condizioni patologiche simili.

Le terapie per l’algodistrofia sono principalmente mirate a controllare il dolore, migliorare la funzionalità e la qualità di vita del paziente. Ecco alcune opzioni terapeutiche:

  1. Farmaci:
    • Neridronato: Un bifosfonato che può essere somministrato per via endovenosa. È stato approvato come farmaco di prima scelta per le forme precoci di algodistrofia.
    • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore.
    • Antidepressivi e anticonvulsivanti: Possono essere utilizzati per il controllo del dolore neuropatico.
    • Analgesici: Per alleviare il dolore acuto.
  2. Fisioterapia:
    • Esercizi di mobilizzazione articolare: Per prevenire la rigidità e migliorare la flessibilità.
    • Terapia occupazionale: Per mantenere la funzionalità dell’arto colpito.
  3. Blocco simpatico: Iniezioni di anestetico locale per bloccare i segnali di dolore.
  4. Terapia con specchio: Utilizzata per ridurre la percezione del dolore e migliorare la funzionalità.
  5. Stimolazione nervosa transcutanea (TENS): Applicazione di impulsi elettrici sulla pelle per ridurre il dolore.
  6. Supporto psicologico: Importante per affrontare l’impatto emotivo del dolore cronico.

Ricorda che ogni paziente è diverso, quindi il trattamento deve essere personalizzato in base ai sintomi e alle esigenze individuali. La gestione dell’algodistrofia richiede una collaborazione tra medici, fisioterapisti e terapisti occupazionali per ottenere i migliori risultati.