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Quali sono i sintomi più comuni di problemi oculari?
I problemi oculari possono manifestarsi in molti modi diversi. Ecco alcuni dei sintomi più comuni:
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- Visione offuscata: Difficoltà a vedere chiaramente, sia da vicino che da lontano. Può essere un segno di miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia, ma anche di condizioni più gravi come la cataratta.
- Visione doppia (diplopia): Vedere due immagini di un singolo oggetto. Può essere un sintomo di strabismo o di problemi neurologici.
- Mosche volanti (miodesopsie): Percezione di piccole macchie, filamenti o “ragnatele” che fluttuano nel campo visivo. Spesso sono innocue, ma un aumento improvviso può indicare un distacco di retina.
- Lampi di luce (fotopsia): Vedere lampi luminosi, spesso nella visione periferica. Possono essere associati a emicrania o a problemi retinici come il distacco di retina.
- Occhi rossi: Arrossamento della congiuntiva, spesso accompagnato da prurito, bruciore o sensazione di corpo estraneo. Può essere causato da allergie, congiuntivite, affaticamento o irritazione.
- Dolore oculare: Dolore all’interno o intorno all’occhio. Può essere un sintomo di infezioni, infiammazioni o glaucoma.
- Secchezza oculare: Sensazione di bruciore, prurito o sabbia negli occhi, spesso accompagnata da lacrimazione eccessiva. Può essere causato da fattori ambientali, uso prolungato di schermi o alcune malattie.
- Mal di testa: Cefalea, spesso associata a affaticamento degli occhi o a problemi di vista non corretti.
- Difficoltà nella visione notturna: Problemi a vedere in condizioni di scarsa illuminazione. Può essere un sintomo di miopia, cataratta o di alcune malattie retiniche.
- Sensibilità alla luce (fotofobia): fastidio o dolore agli occhi quando esposti alla luce. Può essere associato a emicrania, congiuntivite o altre condizioni oculari.
Come posso proteggere i miei occhi dal sole?
Proteggere i tuoi occhi dal sole è fondamentale per la salute della tua vista a lungo termine. I raggi UV del sole possono infatti contribuire all’insorgenza di cataratta, degenerazione maculare e altri problemi oculari. Ecco alcuni consigli per proteggere al meglio i tuoi occhi:
1. Indossa occhiali da sole di qualità:
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- Scegli occhiali con lenti che bloccano il 100% dei raggi UVA e UVB. Controlla l’etichetta o chiedi al tuo ottico di verificare.
- Opta per una montatura avvolgente che blocchi la luce solare proveniente da tutte le direzioni, anche lateralmente.
- Considera le lenti polarizzate: riducono il riverbero della luce sull’acqua, sulla neve e sulle superfici stradali, migliorando il comfort visivo.
2. Indossa un cappello a tesa larga:
Un cappello con una tesa di almeno 7-8 cm offre un’ulteriore protezione dai raggi solari, soprattutto quando il sole è alto nel cielo.
3. Cerca l’ombra quando possibile:
Soprattutto nelle ore centrali della giornata, quando i raggi solari sono più intensi, cerca di rimanere all’ombra.
4. Fai attenzione ai riflessi:
L’acqua, la sabbia, la neve e altre superfici riflettenti possono intensificare l’esposizione ai raggi UV. Indossa occhiali da sole anche in queste situazioni.
5. Proteggi anche gli occhi dei bambini:
Anche gli occhi dei bambini sono vulnerabili ai danni del sole. Assicurati che indossino occhiali da sole e cappelli adeguati quando sono all’aperto.
6. Non guardare mai direttamente il sole:
Fissare il sole, anche per brevi periodi, può causare danni permanenti alla retina.
7. Ricorda che i raggi UV passano anche attraverso le nuvole:
Indossa gli occhiali da sole anche nelle giornate nuvolose, poiché i raggi UV possono penetrare le nuvole.
8. Fai controlli oculistici regolari:
Visite oculistiche periodiche sono importanti per individuare eventuali problemi oculari precocemente.
L’uso prolungato di computer e dispositivi digitali può danneggiare la vista?
Sì, l’uso prolungato di computer e dispositivi digitali può affaticare la vista e contribuire a lungo termine a problemi oculari. Questo fenomeno è spesso chiamato “sindrome da visione al computer” o “affaticamento visivo digitale”.
Ecco alcuni dei modi in cui l’uso eccessivo degli schermi può influire sulla vista:
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- Affaticamento oculare: Fissare uno schermo per ore può causare affaticamento degli occhi, con sintomi come bruciore, prurito, secchezza, visione offuscata e mal di testa.
- Secchezza oculare: Quando ci concentriamo su uno schermo, tendiamo a sbattere le palpebre meno frequentemente, il che può causare secchezza oculare.
- Visione offuscata: L’affaticamento degli occhi può portare a difficoltà di messa a fuoco, con conseguente visione offuscata.
- Mal di testa: L’affaticamento oculare e la tensione muscolare possono scatenare mal di testa, soprattutto nella zona frontale.
- Dolore al collo e alle spalle: Una postura scorretta durante l’uso del computer può causare dolore al collo e alle spalle.
- Disturbi del sonno: La luce blu emessa dagli schermi può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno, causando difficoltà ad addormentarsi.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l’esposizione prolungata alla luce blu degli schermi potrebbe aumentare il rischio di:
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- Degenerazione maculare: una malattia che colpisce la parte centrale della retina, causando perdita della visione centrale.
- Cataratta: opacizzazione del cristallino, che può portare a visione offuscata.
Ecco alcuni consigli per proteggere la vista quando si utilizzano computer e dispositivi digitali:
-
- Regola 20-20-20: Ogni 20 minuti, distogli lo sguardo dallo schermo e focalizzati su un oggetto a 20 piedi (circa 6 metri) di distanza per 20 secondi.
- Sbatti le palpebre frequentemente: per mantenere gli occhi lubrificati.
- Utilizza un umidificatore: per aumentare l’umidità dell’aria, soprattutto in ambienti con aria condizionata o riscaldamento.
- Regola la luminosità e il contrasto dello schermo: per ridurre l’affaticamento degli occhi.
- Utilizza un filtro anti luce blu: per ridurre l’esposizione alla luce blu.
- Mantieni una distanza adeguata dallo schermo: circa 50-70 cm.
- Fai pause regolari: alzati e muoviti ogni ora per sgranchirti le gambe e rilassare gli occhi.
- Effettua controlli oculistici regolari: per individuare eventuali problemi precocemente.
PROBLEMI SPECIFICI OCULARI
Miopia, ipermetropia e astigmatismo: cosa sono e come si correggono?
Miopia, ipermetropia e astigmatismo sono i tre difetti visivi più comuni. Sono causati da una forma irregolare dell’occhio o della cornea, che impedisce alla luce di focalizzarsi correttamente sulla retina, la parte dell’occhio responsabile della percezione delle immagini.
Miopia:
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- Cos’è: Nella miopia, il bulbo oculare è troppo lungo o la cornea è troppo curva. L’immagine si focalizza davanti alla retina, rendendo gli oggetti distanti sfocati, mentre quelli vicini appaiono nitidi.
- Correzione: Lenti concave (negative) negli occhiali o nelle lenti a contatto divergono i raggi luminosi, permettendo all’immagine di focalizzarsi correttamente sulla retina. La chirurgia refrattiva, come la LASIK, può rimodellare la cornea per correggere la miopia.
Ipermetropia:
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- Cos’è: Nell’ipermetropia, il bulbo oculare è troppo corto o la cornea è troppo piatta. L’immagine si focalizza dietro la retina, rendendo gli oggetti vicini sfocati, mentre quelli lontani possono apparire nitidi o leggermente sfocati.
- Correzione: Lenti convesse (positive) negli occhiali o nelle lenti a contatto convergono i raggi luminosi, permettendo all’immagine di focalizzarsi sulla retina. Anche in questo caso, la chirurgia refrattiva può essere un’opzione.
Astigmatismo:
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- Cos’è: Nell’astigmatismo, la cornea o il cristallino hanno una forma irregolare, simile a quella di un pallone da rugby. Questo causa una curvatura non uniforme, che distorce l’immagine sia da vicino che da lontano.
- Correzione: Lenti toriche negli occhiali o nelle lenti a contatto compensano la curvatura irregolare della cornea, permettendo una visione nitida. Anche la chirurgia refrattiva può correggere l’astigmatismo.
Diagnosi:
Un oculista può diagnosticare questi difetti visivi con un esame oculistico completo, che include la misurazione della vista e l’osservazione delle strutture oculari.
Cos’è la cataratta e come si tratta?
La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio che si trova dietro l’iride e che serve a mettere a fuoco le immagini sulla retina. Quando il cristallino diventa opaco, la luce non riesce a raggiungere la retina in modo chiaro, causando una visione offuscata o annebbiata.
Cause:
La cataratta è spesso legata all’invecchiamento, ma può essere causata anche da altri fattori come:
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- Età: È la causa più comune, generalmente si sviluppa dopo i 60 anni.
- Diabete: Le persone con diabete hanno un rischio maggiore di sviluppare la cataratta.
- Traumi oculari: Un colpo all’occhio può danneggiare il cristallino.
- Esposizione prolungata ai raggi UV: I raggi ultravioletti del sole possono contribuire allo sviluppo della cataratta.
- Fumo: Il fumo aumenta il rischio di cataratta.
- Uso prolungato di corticosteroidi: Alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono aumentare il rischio di cataratta.
- Predisposizione genetica: In alcuni casi, la cataratta può essere ereditaria.
Sintomi:
I sintomi della cataratta possono includere:
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- Visione offuscata o annebbiata: La visione può apparire come se si guardasse attraverso un vetro appannato.
- Difficoltà a vedere di notte: La visione notturna può peggiorare.
- Sensibilità alla luce (fotofobia): Le luci possono sembrare troppo luminose o abbaglianti.
- Visione doppia in un occhio (diplopia monoculare): Vedere due immagini con un solo occhio.
- Cambiamenti frequenti nella prescrizione degli occhiali o delle lenti a contatto: La cataratta può causare cambiamenti nella vista che richiedono una correzione frequente.
- Percezione dei colori sbiadita: I colori possono apparire meno vivaci.
Trattamento:
L’unico trattamento efficace per la cataratta è la chirurgia. L’intervento di cataratta è una procedura molto comune e generalmente sicura. Durante l’intervento, il cristallino opaco viene rimosso e sostituito con una lente artificiale (IOL).
Dopo l’intervento:
La maggior parte delle persone recupera una buona visione dopo l’intervento di cataratta. È importante seguire attentamente le istruzioni post-operatorie del chirurgo e sottoporsi a controlli regolari.
Prevenzione:
Non è possibile prevenire completamente la cataratta, ma alcune misure possono aiutare a ridurre il rischio:
-
- Proteggere gli occhi dal sole indossando occhiali da sole con protezione UV.
- Smettere di fumare.
- Controllare la glicemia se si ha il diabete.
- Seguire una dieta sana e bilanciata.
- Sottoporsi a regolari controlli oculistici.
Cos’è il glaucoma e come si cura e previene?
Il glaucoma è una malattia oculare che danneggia il nervo ottico, responsabile della trasmissione delle immagini dall’occhio al cervello. Questo danno è spesso causato da un aumento della pressione intraoculare, che comprime le fibre nervose del nervo ottico. Se non trattato, il glaucoma può portare alla perdita della vista, fino alla cecità.
Tipi di glaucoma:
Esistono diverse forme di glaucoma, le più comuni sono:
-
- Glaucoma ad angolo aperto: è la forma più comune. Il drenaggio del liquido oculare (umore acqueo) è graduale e progressivamente ostruito, causando un aumento lento e indolore della pressione oculare. Spesso non presenta sintomi nelle fasi iniziali.
- Glaucoma ad angolo chiuso: è una forma meno comune, ma più grave. L’angolo di drenaggio del liquido oculare si chiude improvvisamente, causando un rapido aumento della pressione oculare. È una condizione acuta che richiede un intervento medico immediato.
Fattori di rischio:
-
- Età: il rischio di glaucoma aumenta con l’età, soprattutto dopo i 60 anni.
- Familiarità: avere un familiare con glaucoma aumenta il rischio di sviluppare la malattia.
- Etnia: le persone di origine africana o asiatica hanno un rischio maggiore di glaucoma.
- Miopia elevata: la miopia aumenta il rischio di glaucoma.
- Diabete: il diabete può aumentare il rischio di glaucoma.
- Pressione oculare elevata: è il principale fattore di rischio per il glaucoma.
- Uso prolungato di corticosteroidi: alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono aumentare il rischio di glaucoma.
Sintomi:
Nelle fasi iniziali, il glaucoma spesso non presenta sintomi evidenti. Con il progredire della malattia, possono comparire:
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- Perdita della visione periferica: si inizia a perdere la visione laterale, come se si guardasse attraverso un tunnel.
- Visione offuscata: la vista può apparire annebbiata o sfocata.
- Aloni intorno alle luci: si possono vedere aloni colorati intorno alle luci.
- Mal di testa: soprattutto nella zona frontale.
- Nausea e vomito: soprattutto nel glaucoma ad angolo chiuso.
Diagnosi:
La diagnosi di glaucoma viene effettuata tramite un esame oculistico completo, che include:
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- Misurazione della pressione oculare (tonometria): per misurare la pressione all’interno dell’occhio.
- Esame del fondo oculare: per osservare il nervo ottico e la retina.
- Esame del campo visivo (perimetria): per valutare la visione periferica.
- Gonioscopia: per esaminare l’angolo di drenaggio del liquido oculare.
Cura:
Non è possibile curare il glaucoma, ma è possibile rallentarne o arrestarne la progressione e prevenire ulteriori danni al nervo ottico. Le opzioni di trattamento includono:
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- Colliri: per ridurre la pressione oculare.
- Farmaci orali: per ridurre la produzione di liquido oculare o migliorare il suo drenaggio.
- Laserterapia: per migliorare il drenaggio del liquido oculare.
- Chirurgia: per creare nuove vie di drenaggio del liquido oculare.
Prevenzione:
Non esiste un modo sicuro per prevenire il glaucoma, ma alcune misure possono aiutare a ridurre il rischio:
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- Controlli oculistici regolari: soprattutto dopo i 40 anni o se si hanno fattori di rischio.
- Tenere sotto controllo la pressione oculare: se si ha la pressione oculare elevata, seguire le indicazioni del medico per tenerla sotto controllo.
- Seguire uno stile di vita sano: una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e il controllo dello stress possono contribuire alla salute generale, inclusa quella degli occhi.
- Proteggere gli occhi dai traumi: indossare occhiali protettivi durante attività sportive o lavori manuali.
Cos’è la degenerazione maculare senile e come si può rallentare la sua progressione?
La degenerazione maculare senile (DMS) è una malattia oculare che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dettagliata. Con la DMS, le cellule della macula si deteriorano, causando una perdita graduale della visione centrale. È la principale causa di perdita della vista nelle persone di età superiore ai 50 anni.
-
- DMS secca (atrofica): è la forma più comune (80-90% dei casi). Si verifica quando le cellule della macula si assottigliano e si deteriorano gradualmente, causando una visione offuscata e distorta.
- DMS umida (neovascolare): è meno comune, ma più grave. Si verifica quando nuovi vasi sanguigni anomali crescono sotto la retina. Questi vasi sono fragili e possono perdere fluido o sangue, causando danni rapidi e gravi alla macula.
Sintomi:
I sintomi della DMS possono variare da persona a persona. I più comuni includono:
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- Visione centrale offuscata o distorta: le linee dritte possono apparire ondulate o distorte (metamorfopsie).
- Difficoltà a distinguere i dettagli: difficoltà a leggere, riconoscere i volti o vedere oggetti piccoli.
- Macchia scura o vuota al centro del campo visivo (scotoma): una zona di visione mancante o offuscata al centro del campo visivo.
- Difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti di luce: difficoltà a vedere in condizioni di scarsa illuminazione o quando si passa da un ambiente luminoso a uno scuro.
Fattori di rischio:
-
- Età: il rischio di DMS aumenta con l’età, soprattutto dopo i 50 anni.
- Familiarità: avere un familiare con DMS aumenta il rischio di sviluppare la malattia.
- Fumo: il fumo è un importante fattore di rischio per la DMS.
- Obesità: l’obesità può aumentare il rischio di DMS.
- Esposizione ai raggi UV: l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti del sole può aumentare il rischio di DMS.
- Ipertensione: la pressione alta può aumentare il rischio di DMS.
- Alimentazione: una dieta povera di frutta e verdura può aumentare il rischio di DMS.
Diagnosi:
La diagnosi di DMS viene effettuata tramite un esame oculistico completo, che include:
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- Test di Amsler: un test a griglia per valutare la distorsione della visione centrale.
- Esame del fondo oculare: per osservare la macula e la retina.
- Fluorangiografia: un esame che utilizza un colorante iniettato in vena per visualizzare i vasi sanguigni della retina.
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): un esame che fornisce immagini dettagliate della retina.
Trattamento:
Non esiste una cura definitiva per la DMS secca, ma alcune misure possono aiutare a rallentarne la progressione:
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- Integratori alimentari: assumere integratori specifici con vitamine e antiossidanti può aiutare a rallentare la progressione della DMS secca in alcuni casi.
- Stile di vita sano: smettere di fumare, seguire una dieta sana e bilanciata, fare esercizio fisico regolarmente e tenere sotto controllo la pressione sanguigna possono aiutare a ridurre il rischio di progressione della DMS.
Per la DMS umida, sono disponibili trattamenti che possono aiutare a stabilizzare la visione e, in alcuni casi, a migliorarla:
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- Iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF: questi farmaci bloccano la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali.
- Terapia fotodinamica: una procedura che utilizza un farmaco e un laser per distruggere i vasi sanguigni anomali.
- Laserterapia: per distruggere i vasi sanguigni anomali.
Prevenzione:
Non è possibile prevenire completamente la DMS, ma alcune misure possono aiutare a ridurre il rischio:
-
- Non fumare.
- Seguire una dieta sana e bilanciata ricca di frutta e verdura.
- Proteggere gli occhi dal sole indossando occhiali da sole con protezione UV.
- Tenere sotto controllo la pressione sanguigna.
- Sottoporsi a regolari controlli oculistici, soprattutto dopo i 50 anni.
Cos’è la retinopatia diabetica e come si previene?
La retinopatia diabetica è una complicanza del diabete che colpisce i vasi sanguigni della retina, il tessuto sensibile alla luce che riveste la parte posteriore dell’occhio. Nel tempo, l’iperglicemia (alti livelli di zucchero nel sangue) può danneggiare questi vasi sanguigni, causando perdite di fluido o emorragie. Questo può portare a visione offuscata, distorta o, nei casi più gravi, alla perdita della vista.
Fasi della retinopatia diabetica:
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- Retinopatia diabetica non proliferante: è la fase iniziale. I vasi sanguigni della retina si indeboliscono e possono presentare piccole protuberanze (microaneurismi) che perdono fluido. Questo può causare gonfiore nella macula (edema maculare), la parte centrale della retina responsabile della visione nitida.
- Retinopatia diabetica proliferante: è una fase più avanzata. A causa della scarsa ossigenazione della retina, si formano nuovi vasi sanguigni anomali (neovascolarizzazione). Questi vasi sono fragili e possono sanguinare facilmente, causando emorragie nel vitreo (l’umor vitreo è la sostanza gelatinosa che riempie l’occhio). Le emorragie possono offuscare la vista e, se non trattate, portare al distacco di retina e alla cecità.
Sintomi:
Nelle fasi iniziali, la retinopatia diabetica può non presentare sintomi evidenti. Con il progredire della malattia, possono comparire:
-
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- Visione offuscata: la vista può apparire annebbiata o sfocata.
- Visione distorta: le linee dritte possono apparire ondulate o distorte.
- Macchie scure o “mosche volanti” nel campo visivo: dovute a emorragie nel vitreo.
- Difficoltà a vedere di notte.
- Perdita della visione.
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Prevenzione:
La prevenzione è fondamentale per evitare o ritardare l’insorgenza della retinopatia diabetica. Ecco alcuni consigli:
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- Controllare la glicemia: mantenere i livelli di zucchero nel sangue entro i valori consigliati dal medico è il modo più importante per prevenire la retinopatia diabetica.
- Tenere sotto controllo la pressione sanguigna: l’ipertensione può aggravare il danno ai vasi sanguigni della retina.
- Seguire una dieta sana e bilanciata: un’alimentazione ricca di frutta, verdura e cereali integrali può aiutare a controllare la glicemia e la pressione sanguigna.
- Fare esercizio fisico regolarmente: l’attività fisica aiuta a controllare la glicemia e a migliorare la circolazione sanguigna.
- Non fumare: il fumo danneggia i vasi sanguigni e aumenta il rischio di retinopatia diabetica.
- Sottoporsi a regolari controlli oculistici: è fondamentale per individuare precocemente eventuali segni di retinopatia diabetica. Le persone con diabete dovrebbero sottoporsi a un esame oculistico completo con dilatazione della pupilla almeno una volta all’anno.
Trattamento:
Il trattamento della retinopatia diabetica dipende dalla gravità della malattia. Le opzioni includono:
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- Controllo della glicemia e della pressione sanguigna.
- Iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF: per bloccare la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali.
- Laserterapia: per distruggere i vasi sanguigni anomali e ridurre il gonfiore della macula.
- Vitrectomia: un intervento chirurgico per rimuovere il sangue dal vitreo.
OCCHIALI E LENTI A CONTATTO
Come scelgo le lenti a contatto giuste per me?
Scegliere le lenti a contatto giuste può sembrare complicato, ma con un po’ di informazioni e l’aiuto di un professionista, troverai la soluzione perfetta per te! Ecco alcuni fattori da considerare:
1. Visita oculistica:
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- Prima di tutto, fissa una visita oculistica completa. Un oculista o un ottico qualificato valuterà la tua salute oculare e la tua gradazione, determinando se sei un buon candidato per le lenti a contatto.
- Discuti le tue esigenze e il tuo stile di vita. L’oculista ti farà domande sulle tue attività quotidiane, sulle tue preferenze (ad esempio, se pratichi sport, lavori al computer, se sei spesso in viaggio, ecc.) e su eventuali problemi di salute oculare (come secchezza oculare o allergie).
2. Tipologie di lenti a contatto:
Esistono diverse tipologie di lenti a contatto, ognuna con caratteristiche specifiche:
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- Morbide: Sono le più comuni e confortevoli, realizzate in materiali flessibili che permettono all’ossigeno di raggiungere l’occhio. Si suddividono in giornaliere, settimanali, mensili e a porto prolungato.
- Giornaliere: Le più igieniche, si indossano una sola volta e poi si gettano. Ideali per chi le usa occasionalmente o per chi soffre di allergie.
- Settimanali/mensili: Richiedono una pulizia e disinfezione quotidiana. Sono più economiche delle giornaliere.
- A porto prolungato: Possono essere indossate anche durante la notte, ma è importante seguire attentamente le indicazioni dell’oculista.
- Rigide gas permeabili (RGP): Offrono una visione più nitida e durano più a lungo delle lenti morbide, ma richiedono un periodo di adattamento più lungo. Sono più resistenti ai depositi e possono correggere alcuni difetti visivi meglio delle lenti morbide, come l’astigmatismo.
- Multifocali: Correggono sia la visione da lontano che quella da vicino, ideali per chi soffre di presbiopia.
- Morbide: Sono le più comuni e confortevoli, realizzate in materiali flessibili che permettono all’ossigeno di raggiungere l’occhio. Si suddividono in giornaliere, settimanali, mensili e a porto prolungato.
3. Materiali e tecnologie:
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- Idrogel: Materiale morbido e flessibile, con un buon livello di permeabilità all’ossigeno.
- Silicone idrogel: Materiale più recente, con un’elevata permeabilità all’ossigeno, che permette di indossare le lenti a contatto per periodi più lunghi.
- Tecnologie avanzate: Esistono lenti a contatto con tecnologie che aiutano a mantenere gli occhi idratati, a filtrare la luce blu o a proteggere dai raggi UV.
4. Prova e adattamento:
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- L’oculista ti farà provare diverse lenti a contatto per trovare quelle più adatte alla forma e alle dimensioni dei tuoi occhi.
- Ti insegnerà come indossare, rimuovere e prenderti cura delle lenti a contatto.
- È importante seguire scrupolosamente le istruzioni per evitare infezioni o altri problemi.
5. Considerazioni finali:
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- Costo: Il costo delle lenti a contatto varia in base al tipo, alla marca e alla frequenza di sostituzione.
- Stile di vita: Valuta le tue esigenze e il tuo stile di vita per scegliere le lenti a contatto più adatte a te.
- Manutenzione: Segui attentamente le istruzioni per la pulizia e la disinfezione delle lenti a contatto.
- Controlli regolari: È importante sottoporsi a controlli oculistici regolari per monitorare la salute dei tuoi occhi.
Quali sono le regole di igiene per le lenti a contatto?
L’igiene delle lenti a contatto è fondamentale per prevenire infezioni e mantenere gli occhi sani. Ecco alcune regole d’oro da seguire:
Prima di toccare le lenti:
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- Lavati accuratamente le mani: Usa acqua e sapone, preferibilmente antibatterico, e asciugale con un asciugamano pulito e privo di lanugine. Evita saponi a base oleosa o lozioni che potrebbero contaminare le lenti.
Pulizia delle lenti:
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- Segui le istruzioni del tuo oculista e del produttore delle lenti. Ogni tipo di lente ha specifiche modalità di pulizia e disinfezione.
- Utilizza solo prodotti specifici per lenti a contatto. Non usare acqua del rubinetto, saliva, soluzione salina o colliri, perché non disinfettano adeguatamente.
- Strofina delicatamente le lenti: Anche se utilizzi una soluzione “no rub”, è buona norma strofinare le lenti con le dita per rimuovere eventuali depositi.
- Risciacqua accuratamente le lenti: Utilizza abbondante soluzione disinfettante per eliminare ogni traccia di detergente.
Conservazione delle lenti:
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- Utilizza un portalenti pulito: Sostituisci il portalenti almeno ogni 3 mesi e puliscilo ogni giorno con soluzione fresca. Non riutilizzare la soluzione vecchia.
- Conserva le lenti nella soluzione appropriata: Assicurati che le lenti siano completamente immerse nella soluzione disinfettante.
- Chiudi bene il portalenti: Evita contaminazioni.
Altre precauzioni:
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- Non indossare le lenti a contatto oltre il tempo consigliato.
- Non dormire con le lenti a contatto, a meno che non siano specificamente progettate per l’uso prolungato.
- Non usare le lenti a contatto in piscina o al mare, a meno che non indossi occhialini protettivi.
- Non condividere le lenti a contatto con altre persone.
- Smetti di usare le lenti e consulta il tuo oculista in caso di irritazione, arrossamento o dolore.
Come scelgo la montatura degli occhiali giusta per il mio viso?
Scegliere la montatura giusta può davvero fare la differenza nel tuo look! Ecco alcuni consigli per trovare la montatura perfetta per il tuo viso:
1. Determina la forma del tuo viso:
Osservati allo specchio e cerca di capire quale forma geometrica si avvicina di più al tuo viso. Le forme più comuni sono:
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- Rotondo: Lineamenti morbidi e guance piene.
- Ovale: Viso bilanciato con fronte leggermente più ampia del mento.
- Quadrato: Fronte, zigomi e mascella della stessa larghezza, con angoli marcati.
- Cuore/Triangolare: Fronte ampia e mento appuntito.
- Oblungo/Rettangolare: Viso allungato con fronte, zigomi e mascella simili.
- Diamante: Zigomi ampi e fronte e mento stretti.
2. Scegli la montatura in base alla forma del viso:
L’obiettivo è creare equilibrio e armonia. In generale, si consiglia di scegliere una montatura che contrasti con la forma del viso:
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- Viso rotondo: Montature squadrate o rettangolari per dare definizione e allungare il viso. Evita montature rotonde o troppo piccole.
- Viso ovale: Sta bene con quasi tutte le montature! Puoi sperimentare con forme e colori diversi.
- Viso quadrato: Montature rotonde o ovali per ammorbidire i lineamenti. Evita montature squadrate o con angoli troppo marcati.
- Viso a cuore: Montature con la parte inferiore più ampia per bilanciare la fronte, come quelle a goccia o “cat-eye”. Evita montature che accentuano la fronte.
- Viso oblungo: Montature larghe e squadrate o rotonde per accorciare il viso. Evita montature strette o piccole.
- Viso a diamante: Montature ovali o a goccia per ammorbidire gli zigomi. Evita montature con decorazioni eccessive nella parte superiore.
3. Considera altri fattori:
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- Sopracciglia: La montatura dovrebbe seguire la linea delle sopracciglia.
- Naso: Il ponte della montatura dovrebbe adattarsi alla forma del naso.
- Colore della pelle, degli occhi e dei capelli: Scegli un colore che si armonizzi con i tuoi colori naturali.
- Stile personale: Scegli una montatura che rifletta la tua personalità e il tuo stile.
4. Prova diverse montature:
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- Non aver paura di sperimentare! Prova diverse forme e colori per trovare la montatura che ti fa sentire a tuo agio e che valorizza il tuo viso.
- Chiedi consiglio all’ottico: Un ottico esperto può aiutarti a scegliere la montatura più adatta a te.
Con quale frequenza dovrei cambiare gli occhiali?
È una domanda che si pongono in molti! Non esiste una risposta univoca, ma ecco alcuni fattori che influenzano la frequenza con cui dovresti cambiare i tuoi occhiali:
1. La tua prescrizione:
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- Cambiamenti nella vista: Se la tua vista cambia, avrai bisogno di una nuova prescrizione e quindi di nuovi occhiali. Questo è particolarmente vero per i bambini e gli adolescenti, la cui vista può cambiare rapidamente. Negli adulti, la vista tende a stabilizzarsi, ma può comunque subire variazioni nel tempo.
- Controlli regolari: È consigliabile sottoporsi a controlli oculistici regolari, almeno ogni 1-2 anni, per monitorare la tua vista e aggiornare la prescrizione se necessario.
2. Le condizioni dei tuoi occhiali:
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- Usura: Con il tempo, la montatura può danneggiarsi o deformarsi, le lenti possono graffiarsi o rovinarsi, e le viti possono allentarsi.
- Manutenzione: Una buona manutenzione può prolungare la vita dei tuoi occhiali, ma non può impedire l’usura naturale.
3. Il tuo stile di vita:
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- Uso frequente: Se indossi gli occhiali tutto il giorno, tutti i giorni, si usurano più velocemente.
- Attività: Se pratichi sport o lavori in ambienti polverosi o rischiosi, i tuoi occhiali sono più soggetti a danni.
4. Tendenze e moda:
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- Stile: Potresti voler cambiare gli occhiali semplicemente per seguire le nuove tendenze o per avere un nuovo look.
In generale, si consiglia di cambiare gli occhiali ogni 1-3 anni. Tuttavia, se noti uno dei seguenti segnali, potrebbe essere il momento di sostituirli prima:
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- Visione offuscata o distorta
- Mal di testa frequenti
- Affaticamento degli occhi
- Difficoltà a mettere a fuoco
- Dolore al naso o alle orecchie a causa della montatura
- Danni alla montatura o alle lenti
CHIRURGIA OCULARE
Cos’è la chirurgia refrattiva e quali sono i diversi tipi?
La chirurgia refrattiva è un intervento che mira a correggere i difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo, riducendo o eliminando la necessità di occhiali o lenti a contatto.
In pratica, si tratta di rimodellare la cornea, la lente trasparente sulla superficie dell’occhio, per migliorare la messa a fuoco delle immagini sulla retina.
Ecco i principali tipi di chirurgia refrattiva:
1. LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis):
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- È la tecnica più comune.
- Si crea un sottile lembo sulla cornea, che viene sollevato per permettere al laser ad eccimeri di rimodellare il tessuto sottostante.
- Il lembo viene poi riposizionato e si cicatrizza naturalmente.
2. PRK (Cheratectomia Fotorefrattiva):
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- È una tecnica più “superficiale” rispetto alla LASIK.
- Il laser ad eccimeri viene applicato direttamente sulla superficie della cornea, dopo aver rimosso lo strato più esterno (epitelio).
- L’epitelio si rigenera naturalmente nei giorni successivi all’intervento.
3. SMILE (Small Incision Lenticule Extraction):
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- È una tecnica più recente e meno invasiva.
- Si utilizza un laser a femtosecondi per creare un piccolo lenticolo di tessuto corneale all’interno della cornea, che viene poi estratto attraverso una piccola incisione.
- Non richiede la creazione di un lembo corneale.
4. Cheratotomia Radiale e Astigmatica:
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- Sono tecniche meno utilizzate oggi.
- Si praticano piccole incisioni sulla cornea per modificarne la curvatura.
5. Impianto di lenti fachiche:
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- Si inserisce una lente artificiale all’interno dell’occhio, senza rimuovere il cristallino naturale.
- È un’opzione per chi non è idoneo alla chirurgia laser.
6. Lensectomia refrattiva:
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- Si rimuove il cristallino naturale e lo si sostituisce con una lente artificiale.
- È un’opzione per chi ha una elevata gradazione o per chi soffre di cataratta.
Scelta della tecnica:
La scelta della tecnica più adatta dipende da diversi fattori, tra cui:
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- Gradazione e tipo di difetto visivo
- Spessore e curvatura della cornea
- Stile di vita e esigenze del paziente
- Salute oculare generale
Chi è un buon candidato per la chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva può cambiare la vita, ma non è adatta a tutti. Ecco alcuni criteri che determinano se sei un buon candidato:
1. Età:
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- Generalmente, è necessario avere almeno 18-20 anni, quando la vista si è stabilizzata.
- Per alcune tecniche, come l’impianto di lenti fachiche, potrebbe esserci un limite di età superiore.
2. Stabilità della vista:
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- La tua prescrizione deve essere stabile da almeno un anno, idealmente due.
- Se la tua vista cambia frequentemente, la chirurgia potrebbe non essere efficace a lungo termine.
3. Salute oculare:
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- Devi avere occhi sani, senza patologie come glaucoma, cataratta, cheratocono o infezioni.
- Alcune condizioni, come la sindrome dell’occhio secco, possono influenzare i risultati della chirurgia.
4. Spessore e curvatura della cornea:
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- La cornea deve essere sufficientemente spessa per permettere il rimodellamento laser.
- La curvatura della cornea influisce sulla scelta della tecnica chirurgica.
5. Salute generale:
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- Devi essere in buona salute generale, senza malattie autoimmuni o condizioni che possono influenzare la guarigione.
- Alcune condizioni, come il diabete, possono aumentare il rischio di complicanze.
6. Aspettative realistiche:
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- È importante avere aspettative realistiche sui risultati della chirurgia.
- La chirurgia refrattiva può ridurre o eliminare la dipendenza da occhiali o lenti a contatto, ma non garantisce una vista perfetta in tutti i casi.
7. Stile di vita:
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- Il tuo stile di vita può influenzare la scelta della tecnica chirurgica.
- Ad esempio, se pratichi sport di contatto, potresti essere un candidato migliore per la PRK rispetto alla LASIK.
8. Motivazione:
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- Devi essere motivato a sottoporti alla chirurgia e a seguire attentamente le istruzioni post-operatorie.
Come capire se sei un candidato ideale?
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- Visita oculistica completa: È fondamentale sottoporsi a una visita oculistica completa con un chirurgo refrattivo esperto.
- Esami diagnostici: Il chirurgo effettuerà diversi esami per valutare la tua idoneità, tra cui topografia corneale, pachimetria, pupillometria e aberrometria.
- Colloquio con il chirurgo: Discuti con il chirurgo le tue esigenze, le tue aspettative e i tuoi dubbi.
Quali sono i rischi e le complicanze della chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva, come qualsiasi intervento chirurgico, comporta dei rischi e potenziali complicanze. È fondamentale essere consapevoli di questi aspetti prima di prendere una decisione.
Rischi comuni:
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- Secchezza oculare: È una delle complicanze più comuni, soprattutto dopo la LASIK. Può essere temporanea o persistente, e si manifesta con bruciore, prurito e sensazione di corpo estraneo.
- Aloni e abbagliamento: Si possono verificare soprattutto di notte, intorno alle luci. Di solito migliorano nel tempo, ma in alcuni casi possono persistere.
- Sottocorrezione o sovracorrezione: La correzione del difetto visivo potrebbe non essere perfetta, richiedendo un secondo intervento o l’uso di occhiali o lenti a contatto per alcune attività.
- Regressione: La vista può peggiorare nel tempo, soprattutto in caso di elevata miopia.
- Infezione: È una complicanza rara, ma può essere grave. È importante seguire scrupolosamente le istruzioni post-operatorie per prevenire le infezioni.
Complicanze rare ma gravi:
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- Ectasia corneale: È un indebolimento della cornea che può portare a una deformazione progressiva. È una complicanza rara ma grave, che può richiedere un trapianto di cornea.
- Perdita della vista: È una complicanza estremamente rara, ma possibile.
- Problemi con il lembo corneale (LASIK): Possono verificarsi dislocazioni, pieghe o infezioni del lembo.
Fattori che influenzano i rischi:
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- Tecnica chirurgica: Ogni tecnica ha i suoi specifici rischi e benefici.
- Gradazione e tipo di difetto visivo: Le correzioni elevate comportano un rischio maggiore di complicanze.
- Spessore e curvatura della cornea: Una cornea sottile o irregolare può aumentare il rischio di ectasia.
- Salute oculare e generale: Alcune condizioni, come la sindrome dell’occhio secco o il diabete, possono aumentare il rischio di complicanze.
- Esperienza del chirurgo: È importante affidarsi a un chirurgo esperto e qualificato.
Come minimizzare i rischi:
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- Visita oculistica completa: Sottoponiti a una visita oculistica approfondita per valutare la tua idoneità.
- Scelta del chirurgo: Scegli un chirurgo esperto e con una buona reputazione.
- Segui attentamente le istruzioni pre e post-operatorie: Questo include l’uso di colliri, la protezione degli occhi e le visite di controllo.
- Informa il chirurgo di eventuali problemi: Segui attentamente le istruzioni e contatta il chirurgo in caso di dubbi o problemi.
Cos‘è la chirurgia della cataratta e come mi preparo per l’intervento?
La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio che permette di mettere a fuoco le immagini. Quando il cristallino diventa opaco, la vista si offusca, i colori appaiono sbiaditi e si può avere difficoltà a vedere in condizioni di scarsa illuminazione.
L’intervento di cataratta è una procedura chirurgica che consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una lente artificiale intraoculare (IOL). È un intervento molto comune e generalmente sicuro ed efficace.
Come prepararsi all’intervento:
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Visita oculistica completa:
- Il primo passo è una visita oculistica completa per confermare la diagnosi di cataratta e valutare la salute generale dei tuoi occhi.
- L’oculista misurerà la tua vista, esaminerà il cristallino e la retina e discuterà con te le diverse opzioni di lenti intraoculari disponibili.
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Esami preoperatori:
- Potrebbe essere necessario sottoporsi ad alcuni esami preoperatori, come l’elettrocardiogramma (ECG), esami del sangue e delle urine.
- L’oculista potrebbe anche richiedere una topografia corneale e una biometria per determinare la curvatura e la lunghezza del tuo occhio, informazioni necessarie per scegliere la lente intraoculare più adatta.
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Colloquio con il chirurgo:
- Durante il colloquio, il chirurgo ti spiegherà la procedura in dettaglio, discuterà i rischi e i benefici dell’intervento e risponderà a tutte le tue domande.
- È importante informare il chirurgo di eventuali allergie, farmaci che assumi o condizioni di salute preesistenti.
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Preparazione il giorno dell’intervento:
- Segui attentamente le istruzioni del chirurgo riguardo al digiuno preoperatorio. Generalmente, è necessario essere a digiuno da almeno 6 ore prima dell’intervento.
- Puoi assumere i tuoi farmaci abituali, a meno che il chirurgo non ti dia indicazioni diverse.
- Presentati all’intervento con il viso pulito e senza trucco.
- Indossa abiti comodi e facili da togliere.
- Porta con te un paio di occhiali da sole per proteggere gli occhi dopo l’intervento.
- È consigliabile farsi accompagnare da qualcuno che possa aiutarti a tornare a casa dopo l’intervento.
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Gocce oculari:
- L’oculista ti prescriverà delle gocce oculari da utilizzare nei giorni precedenti e successivi all’intervento.
- È importante seguire scrupolosamente le indicazioni sull’uso delle gocce.
Quali sono i tempi di recupero dopo la chirurgia oculare?
I tempi di recupero dopo la chirurgia oculare dipendono da diversi fattori, tra cui il tipo di intervento, la tecnica utilizzata, la salute generale del paziente e la sua capacità di guarigione.
Ecco una panoramica generale dei tempi di recupero per le principali procedure:
Chirurgia refrattiva:
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- LASIK: Il recupero è generalmente rapido. La maggior parte delle persone nota un miglioramento significativo della vista entro 24 ore, e può tornare alle normali attività entro pochi giorni. La visione continua a migliorare nelle settimane successive.
- PRK: Il recupero è leggermente più lento rispetto alla LASIK. La vista può essere offuscata per i primi giorni, e il recupero completo può richiedere alcune settimane o mesi.
- SMILE: Il recupero è simile alla LASIK, con un miglioramento rapido della vista e un ritorno alle normali attività entro pochi giorni.
Chirurgia della cataratta:
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- Il recupero è generalmente rapido. La maggior parte delle persone nota un miglioramento significativo della vista entro pochi giorni dall’intervento.
- La visione continua a migliorare nelle settimane successive, man mano che l’occhio guarisce.
- Potrebbe essere necessario utilizzare colliri per alcune settimane dopo l’intervento.
Altri interventi:
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- Trapianto di cornea: Il recupero è più lungo e complesso. La vista può essere offuscata per diverse settimane o mesi, e il recupero completo può richiedere un anno o più.
- Chirurgia del glaucoma: I tempi di recupero variano a seconda del tipo di intervento. In generale, è necessario seguire attentamente le istruzioni post-operatorie e sottoporsi a controlli regolari.
- Chirurgia della retina: Il recupero può essere lungo e complesso, a seconda del tipo di intervento e della gravità della condizione.
Consigli per un recupero ottimale:
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- Segui attentamente le istruzioni post-operatorie del tuo oculista.
- Utilizza i colliri prescritti.
- Proteggi gli occhi dalla luce solare e dagli urti.
- Evita di strofinare gli occhi.
- Riposa a sufficienza.
- Evita attività faticose per i primi giorni dopo l’intervento.
- Sottoponiti ai controlli post-operatori programmati.
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