TAGLIO CESAREO

PROCEDURE MEDICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Il taglio cesareo è una procedura chirurgica che consente la nascita di un bambino attraverso un’incisione nell’addome e nell’utero materno.

Lo scopo principale è garantire la sicurezza e la salute della madre e del bambino quando il parto vaginale è considerato rischioso o impossibile.

Indicazioni

Esistono diverse situazioni in cui il taglio cesareo può essere necessario o raccomandato:

      • Indicazioni materne:
          • Precedente taglio cesareo (soprattutto se con incisione classica)
          • Patologie materne che controindicano il parto vaginale (es. malattie cardiache, respiratorie, neurologiche)
          • Infezioni materne trasmissibili al feto (es. HIV, Herpes genitale attivo)
          • Distocia dinamica (mancata progressione del travaglio)
          • Ostruzione del canale del parto (es. fibromi uterini, placenta previa)
          • Prolasso del cordone ombelicale
          • Rottura d’utero
          • Gravidanza gemellare (in alcuni casi)
      • Indicazioni fetali:
          • Sofferenza fetale acuta o cronica
          • Presentazione anomala del feto (es. podalica, trasversa)
          • Macrosomia fetale (feto di grandi dimensioni)
          • Malformazioni fetali che ne impediscono il passaggio attraverso il canale del parto
Controindicazioni
    • Morte fetale intrauterina (se non vi sono controindicazioni al parto vaginale)
    • Immaturità fetale grave (se non vi sono controindicazioni al parto vaginale)
    • Condizioni materne che rendono l’intervento chirurgico ad alto rischio (es. coagulopatie gravi)
Descrizione della procedura
    • Ambiente: Sala operatoria sterile e attrezzata per interventi chirurgici e rianimazione neonatale.
    • Personale:
        • Ginecologo
        • Anestesista
        • Ostetrica/o
        • Infermiere/i di sala operatoria
        • Neonatologo/a (presente o immediatamente reperibile)
    • Anestesia: Solitamente si ricorre all’anestesia spinale o epidurale, che consentono alla madre di rimanere sveglia durante l’intervento. In alcuni casi, può essere necessaria l’anestesia generale.
    • Strumenti e materiali:
        • Bisturi, forbici chirurgiche, pinze emostatiche, porta aghi, fili di sutura
        • Telini sterili, garze, disinfettanti
        • Apparecchiature per il monitoraggio dei parametri vitali materni e fetali
        • Materiale per la rianimazione neonatale
    • Tecnica:
        1. Incisione della cute e dei tessuti sottocutanei a livello della parte inferiore dell’addome (solitamente un’incisione trasversale sopra il pube).
        2. Incisione della fascia muscolare e del peritoneo.
        3. Incisione dell’utero (solitamente un’incisione trasversale nel segmento uterino inferiore).
        4. Estrazione del feto e del placenta.
        5. Sutura dell’utero, del peritoneo, della fascia muscolare, del tessuto sottocutaneo e della cute.
    • Durata: L’intervento dura generalmente tra i 30 e i 60 minuti.
Post-procedura
    • Monitoraggio: La madre viene monitorata per diverse ore nel reparto di degenza, controllando i parametri vitali, la perdita ematica, la diuresi e la funzionalità intestinale.
    • Cure post-procedura: Somministrazione di analgesici per il controllo del dolore, mobilizzazione precoce, cura della ferita chirurgica. Allattamento al seno incoraggiato fin dalle prime ore dopo l’intervento.
    • Complicanze:
        • Infezioni (endometrite, infezione della ferita)
        • Emorragie
        • Lesioni di organi adiacenti (vescica, intestino)
        • Tromboembolia
        • Adsioni intestinali
        • Complicanze legate all’anestesia
Benefici attesi
    • Nascita del bambino in sicurezza in situazioni in cui il parto vaginale è controindicato.
    • Riduzione del rischio di traumi al feto durante il parto.
    • Possibilità di programmare la data del parto.
Rischi potenziali
    • Maggior rischio di complicanze rispetto al parto vaginale (infezioni, emorragie, tromboembolia).
    • Dolore post-operatorio più intenso e prolungato.
    • Recupero post-partum più lento.
    • Maggior rischio di complicanze in eventuali gravidanze successive.

Conclusioni:

Il taglio cesareo è una procedura chirurgica importante che ha contribuito a ridurre la mortalità materna e neonatale. Tuttavia, è un intervento che comporta dei rischi e deve essere eseguito solo quando necessario. La decisione di ricorrere al taglio cesareo deve essere presa dal medico in accordo con la paziente, valutando attentamente i benefici e i rischi in relazione alla specifica situazione clinica.