Di seguito, troverete un elenco dettagliato e suddiviso per categorie patologiche delle principali procedure chirurgiche adottate in OSTETRICIA
1. PROCEDURE CHIRURGICHE
Procedure relative al parto
Definizione
Questo gruppo di procedure comprende interventi medici e chirurgici che possono essere necessari durante il travaglio e il parto per garantire la salute e il benessere della madre e del bambino.
Elenco delle procedure
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- Taglio Cesareo: Incisione chirurgica dell’addome e dell’utero per far nascere il bambino.
- Episiotomia: Incisione chirurgica del perineo per allargare l’apertura vaginale durante il parto.
- Ventosa ostetrica/Forcipe: Strumenti utilizzati per assistere l’uscita del bambino durante il parto.
- Cerchiaggio cervicale: Procedura chirurgica per rinforzare la cervice durante la gravidanza.
Indicazioni
Le indicazioni per queste procedure variano a seconda della situazione specifica e possono includere:
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- Taglio Cesareo: Distocia (difficoltà nel parto), sofferenza fetale, presentazione podalica o trasversale, placenta previa, preeclampsia, ecc.
- Episiotomia: Perineo rigido, rischio di lacerazione perineale grave, parto operativo (ventosa/forcipe), ecc.
- Ventosa ostetrica/Forcipe: Arresto della progressione del parto, sofferenza fetale, esaurimento materno, ecc.
- Cerchiaggio cervicale: Cervice incompetente (tendenza ad aprirsi prematuramente), storia di aborti spontanei nel secondo trimestre, ecc.
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Descrizione della Tecnica:
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- Taglio Cesareo:
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- Anestesia (spinale o generale).
- Incisione cutanea (trasversale o verticale).
- Incisione della fascia muscolare e del peritoneo.
- Incisione dell’utero.
- Estrazione del bambino e della placenta.
- Sutura dell’utero, del peritoneo, della fascia muscolare e della cute.
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- Episiotomia:
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- Anestesia locale.
- Incisione del perineo durante la fase espulsiva del parto.
- Sutura dopo l’espulsione della placenta.
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- Ventosa ostetrica/Forcipe:
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- Applicazione della ventosa o del forcipe sulla testa del bambino.
- Trazione delicata sincronizzata con le contrazioni uterine.
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- Cerchiaggio cervicale:
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- Anestesia (locale o generale).
- Posizionamento di una sutura attorno alla cervice per chiuderla.
- Rimozione della sutura alla fine della gravidanza o in caso di travaglio pretermine.
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- Taglio Cesareo:
Applicazioni
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- Taglio Cesareo: Nato da parto cesareo.
- Episiotomia: Prevenzione di lacerazioni perineali gravi, facilitazione del parto operativo.
- Ventosa ostetrica/Forcipe: Assistenza al parto vaginale in caso di difficoltà.
- Cerchiaggio cervicale: Prevenzione del parto pretermine in donne con cervice incompetente.
Considerazioni aggiuntive
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- Ogni procedura ha i suoi potenziali rischi e benefici, che devono essere discussi con il medico.
- La scelta della procedura più appropriata dipende dalla situazione individuale di ogni donna.
- È importante essere informati sulle diverse opzioni disponibili e partecipare attivamente alle decisioni riguardanti il proprio parto.
Procedure relative alla gravidanza
Definizione
Le procedure di diagnosi prenatale invasiva sono esami che permettono di analizzare il materiale genetico del feto durante la gravidanza per identificare eventuali anomalie cromosomiche o genetiche. Queste procedure, pur essendo sicure, comportano un piccolo rischio di complicanze, come aborto spontaneo o infezione.
Elenco delle procedure con breve descrizione:
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- Amniocentesi: prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico che circonda il feto, contenente cellule fetali.
- Villocentesi: prelievo di un piccolo campione di villi coriali, che sono piccole estroflessioni della placenta che condividono il patrimonio genetico del feto.
- Cordocentesi: prelievo di sangue fetale dal cordone ombelicale.
Indicazioni
Queste procedure sono generalmente offerte alle donne che presentano un rischio aumentato di avere un feto con anomalie cromosomiche o genetiche. Alcuni fattori di rischio includono:
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- Età materna avanzata (35 anni o più)
- Anomalie rilevate negli screening prenatali non invasivi o nelle ecografie
- Storia familiare di malattie genetiche
- Precedenti gravidanze con anomalie cromosomiche o genetiche
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Descrizione per gradi della tecnica
Le procedure vengono eseguite sotto guida ecografica per visualizzare la posizione del feto, della placenta e del cordone ombelicale.
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- Amniocentesi: un ago sottile viene inserito attraverso l’addome materno nel sacco amniotico per prelevare il liquido.
- Villocentesi: un ago sottile o un catetere viene inserito attraverso l’addome materno o la cervice per prelevare un campione di villi coriali.
- Cordocentesi: un ago sottile viene inserito attraverso l’addome materno nel cordone ombelicale per prelevare sangue fetale.
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Applicazioni
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- Diagnosi di anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down
- Diagnosi di difetti del tubo neurale, come la spina bifida
- Diagnosi di malattie genetiche
- Valutazione dell’anemia fetale
- Trattamento di alcune condizioni fetali, come l’idrope fetale
Chirurgia fetale
La chirurgia fetale è un campo emergente che prevede interventi chirurgici sul feto mentre è ancora nell’utero. È riservata a condizioni specifiche che mettono a rischio la vita del feto e che possono essere trattate con maggiore successo prima della nascita.
Esempi di procedure di chirurgia fetale
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- Correzione della spina bifida: chiusura del difetto nella colonna vertebrale del feto.
- Trattamento dell’ernia diaframmatica congenita: riparazione del difetto nel diaframma che impedisce ai polmoni di svilupparsi correttamente.
- Laser terapia per la sindrome da trasfusione feto-fetale: trattamento di una condizione che si verifica nelle gravidanze gemellari in cui il flusso sanguigno tra i due feti è squilibrato.
Indicazioni per la chirurgia fetale
La chirurgia fetale è considerata solo in casi selezionati in cui i benefici superano i rischi. I rischi includono parto prematuro, rottura delle membrane, infezione e morte fetale.
Descrizione per gradi della tecnica
La chirurgia fetale viene eseguita in centri specializzati con un team multidisciplinare di esperti. La procedura generalmente prevede un’incisione nell’addome materno e nell’utero per accedere al feto. Dopo l’intervento chirurgico, l’utero e l’addome vengono chiusi.
Applicazioni
La chirurgia fetale offre la possibilità di trattare condizioni che in precedenza erano considerate incurabili. Sebbene sia ancora un campo in evoluzione, la chirurgia fetale ha il potenziale per migliorare significativamente la salute e la sopravvivenza dei feti affetti da gravi anomalie congenite.
Procedure relative al post-partum
Definizione
Questo gruppo di procedure include gli interventi chirurgici e le manovre eseguite dopo il parto per gestire le complicanze che possono insorgere a carico dell’utero e del canale vaginale. Le procedure più comuni sono la revisione uterina e la riparazione di lacerazioni.
Elenco delle procedure
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- Revisione uterina: Ispezione manuale della cavità uterina per individuare e rimuovere eventuali residui placentari o coaguli di sangue.
- Riparazione di lacerazioni: Sutura di lacerazioni a livello di cervice, vagina, perineo e/o sfinteri anali.
Indicazioni
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- Revisione uterina:
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- Emorragia post-partum dovuta a ritenzione di placenta o coaguli.
- Placenta accreta o increta.
- Sospetto di perforazione uterina.
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- Riparazione di lacerazioni:
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- Lacerazioni spontanee o da episiotomia a livello di cervice, vagina, perineo e/o sfinteri anali.
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- Revisione uterina:
Descrizione per gradi della Tecnica
Revisione uterina:
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- Anestesia: Generalmente si esegue in anestesia generale o regionale.
- Posizionamento: La paziente viene posizionata in posizione ginecologica.
- Disinfezione: Si procede alla disinfezione dell’area genitale.
- Esplorazione: Il medico inserisce una mano guantata in vagina e l’altra sull’addome per palpare l’utero.
- Rimozione: Se si riscontrano residui placentari o coaguli, questi vengono rimossi manualmente.
- Emostasi: Si controlla l’emorragia con massaggio uterino e farmaci uterotonici.
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Riparazione di lacerazioni:
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- Anestesia: Può essere locale, regionale o generale a seconda della gravità delle lacerazioni.
- Posizionamento: La paziente viene posizionata in posizione ginecologica.
- Disinfezione: Si procede alla disinfezione dell’area genitale.
- Sutura: Le lacerazioni vengono suturate con fili riassorbibili o non riassorbibili a seconda della sede e della profondità.
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Applicazioni della procedura
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- Prevenzione dell’emorragia post-partum.
- Riduzione del rischio di infezioni.
- Miglioramento della guarigione dei tessuti.
- Preservazione della funzionalità degli organi pelvici.
Complicanze
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- Emorragia.
- Infezione.
- Lesioni di organi adiacenti.
- Formazione di aderenze.
- Dolore cronico.
Considerazioni
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- Le procedure relative al post-partum devono essere eseguite da personale medico esperto in ambiente sterile.
- È importante informare la paziente sui rischi e benefici della procedura prima di eseguirla.
- La paziente deve essere monitorata attentamente durante e dopo la procedura per individuare eventuali complicanze.
Procedure relative a patologie ostetriche
Definizione
Questo gruppo di procedure comprende interventi chirurgici che vengono eseguiti per trattare diverse patologie ostetriche, ovvero condizioni che interessano l’apparato riproduttivo femminile.
Elenco delle procedure con breve descrizione
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- Miomectomia: rimozione dei fibromi uterini (miomi) conservando l’utero.
- Isterectomia: rimozione dell’utero, può essere totale (corpo e cervice) o parziale (solo corpo).
- Salpingectomia: rimozione di una o entrambe le tube di Falloppio.
- Ovariectomia: rimozione di una o entrambe le ovaie.
- Laparoscopia: tecnica chirurgica mini-invasiva che prevede l’inserimento di una telecamera e di strumenti chirurgici attraverso piccole incisioni nell’addome.
- Isteroscopia: tecnica che permette di visualizzare l’interno dell’utero attraverso l’inserimento di un sottile strumento con una telecamera.
Indicazioni delle procedure
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- Miomectomia: fibromi uterini sintomatici (sanguinamento abbondante, dolore pelvico, compressione degli organi vicini, infertilità).
- Isterectomia: fibromi uterini, endometriosi, adenomiosi, prolasso uterino, cancro dell’utero, cancro dell’ovaio, cancro delle tube di Falloppio.
- Salpingectomia: gravidanza ectopica, infezione delle tube di Falloppio, cancro delle tube di Falloppio.
- Ovariectomia: cisti ovariche, endometriosi, cancro dell’ovaio, prevenzione del cancro dell’ovaio in donne ad alto rischio.
- Laparoscopia: diagnosi e trattamento di diverse patologie ginecologiche, tra cui endometriosi, cisti ovariche, fibromi uterini, gravidanza ectopica.
- Isteroscopia: diagnosi e trattamento di polipi endometriali, fibromi uterini sottomucosi, aderenze intrauterine, anomalie congenite dell’utero.
Descrizione della Tecnica della procedura
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- Anestesia: generale.
- Posizionamento: la paziente viene posizionata in posizione ginecologica.
- Accesso: vengono praticate piccole incisioni nell’addome per l’inserimento del laparoscopio e degli strumenti chirurgici.
- Visualizzazione: l’interno dell’addome viene visualizzato su un monitor.
- Individuazione e isolamento del mioma: il mioma viene individuato e isolato dagli organi circostanti.
- Incisione e enucleazione del mioma: si pratica un’incisione sull’utero e il mioma viene enucleato (rimosso).
- Sutura: l’incisione uterina viene suturata.
- Controllo dell’emostasi: si verifica l’assenza di sanguinamento.
- Rimozione degli strumenti e chiusura delle incisioni: gli strumenti vengono rimossi e le incisioni cutanee vengono chiuse con punti di sutura o colla chirurgica.
Applicazioni della procedura
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- Miomectomia: trattamento conservativo dei fibromi uterini che permette di preservare la fertilità.
- Isterectomia: trattamento definitivo per diverse patologie uterine.
- Salpingectomia: trattamento della gravidanza ectopica, delle infezioni delle tube e del cancro delle tube.
- Ovariectomia: trattamento di cisti ovariche, endometriosi e cancro dell’ovaio.
- Laparoscopia: diagnosi e trattamento mini-invasivo di diverse patologie ginecologiche.
- Isteroscopia: diagnosi e trattamento di patologie uterine.