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PROCEDURE CHIRURGICHE IN MEDICINA ESTETICA

PROCEDURE CHIRURGICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Di seguito, troverete un elenco dettagliato e suddiviso per categorie patologiche delle principali procedure chirurgiche adottate in MEDICINA ESTETICA

1. CHIRURGIA DEL VOLTO

Definizione

La blefaroplastica è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a correggere difetti delle palpebre, sia superiori che inferiori, rimuovendo l’eccesso di pelle, muscolo e grasso. Questo intervento ringiovanisce lo sguardo, eliminando borse sotto gli occhi, palpebre cadenti e rughe perioculari, migliorando anche la funzionalità visiva in alcuni casi.

Indicazioni della Procedura

La blefaroplastica è indicata per pazienti che presentano:

      • Eccesso di pelle sulle palpebre superiori: Questo può causare un aspetto stanco e invecchiato, e in alcuni casi può anche interferire con la visione.
      • Borse sotto gli occhi: Causate da ernie di grasso orbitale, conferiscono un aspetto gonfio e invecchiato.
      • Ptosi palpebrale: Caduta della palpebra superiore che può limitare il campo visivo.
      • Rughe perioculari (zampe di gallina): Solchi cutanei che si formano lateralmente agli occhi, accentuati dalla mimica facciale.

Tecnica della Procedura

La blefaroplastica può essere eseguita sulle palpebre superiori, inferiori o entrambe. La tecnica varia a seconda della sede e dell’obiettivo dell’intervento.

1. Anestesia: Generalmente si esegue in anestesia locale con sedazione, ma in alcuni casi può essere necessaria l’anestesia generale.

2. Incisioni:

      • Blefaroplastica superiore: L’incisione viene praticata nella piega naturale della palpebra superiore, nascondendo la cicatrice.
      • Blefaroplastica inferiore: L’incisione può essere transcongiuntivale (all’interno della palpebra, senza cicatrici visibili) o sottociliare (appena sotto le ciglia, con cicatrice poco visibile).

3. Rimozione di pelle, muscolo e grasso: Attraverso le incisioni, il chirurgo rimuove l’eccesso di pelle, muscolo e grasso, rimodellando la palpebra.

4. Suture: Le incisioni vengono chiuse con suture molto sottili, che vengono rimosse dopo alcuni giorni.

Applicazioni della Procedura

Oltre al ringiovanimento dello sguardo, la blefaroplastica può essere utilizzata per correggere:

      • Difetti congeniti delle palpebre: Come la ptosi palpebrale congenita.
      • Esiti di traumi o malattie: Che hanno causato deformità delle palpebre.
      • Problemi funzionali: Come la riduzione del campo visivo causata da palpebre cadenti.

Considerazioni Aggiuntive

    • La blefaroplastica è un intervento chirurgico che richiede una valutazione accurata da parte di un chirurgo plastico esperto.
    • È importante discutere con il chirurgo le proprie aspettative e i possibili rischi e complicanze.
    • Il recupero post-operatorio richiede alcuni giorni, durante i quali possono comparire gonfiore, ecchimosi e fastidio.
    • I risultati della blefaroplastica sono generalmente duraturi, ma l’invecchiamento naturale continuerà il suo corso.

Il lifting del viso, noto anche come ritidectomia, è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a correggere i segni visibili dell’invecchiamento del viso e del collo. L’intervento prevede il riposizionamento dei tessuti molli (pelle, muscoli e grasso), la rimozione della pelle in eccesso e la distensione della cute residua per ottenere un aspetto più giovane e tonico.

Indicazioni della procedura

Il lifting del viso è indicato per pazienti che presentano:

      • Rilassamento cutaneo: cedimento della pelle del viso e del collo con formazione di rughe, pieghe e solchi.
      • Perdita di volume: diminuzione del grasso sottocutaneo che causa svuotamento delle guance e accentuazione delle pieghe naso-labiali.
      • Ptosi dei tessuti: caduta dei tessuti molli del viso con conseguente aspetto stanco e invecchiato.
      • Eccessi cutanei: presenza di pelle in eccesso a livello del collo (doppio mento) e delle guance.

Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica del lifting del viso può variare a seconda delle esigenze del paziente e delle preferenze del chirurgo. In generale, la procedura prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: l’intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale.
      2. Incisioni: le incisioni vengono effettuate in zone strategiche per minimizzare la visibilità delle cicatrici, solitamente lungo l’attaccatura dei capelli, attorno alle orecchie e sotto il mento.
      3. Scollamento: la pelle viene delicatamente scollata dai tessuti sottostanti (muscoli e grasso) per consentire il riposizionamento e la rimozione degli eccessi.
      4. Rimodellamento: i muscoli del viso e del collo vengono riposizionati e, se necessario, viene eseguita una liposuzione per eliminare il grasso in eccesso.
      5. Lifting: la pelle viene riposizionata e tesa verso l’alto e all’indietro, eliminando l’eccesso cutaneo.
      6. Suture: le incisioni vengono chiuse con suture estetiche riassorbibili o non riassorbibili.
      7. Medicazioni: vengono applicate medicazioni compressive per ridurre il gonfiore e favorire la guarigione.

Applicazioni della procedura

Il lifting del viso può essere applicato a diverse aree del volto e del collo, tra cui:

      • Lifting del terzo superiore del viso: corregge la ptosi delle sopracciglia, le rughe della fronte e le zampe di gallina.
      • Lifting del terzo medio del viso: riposiziona i tessuti delle guance, riduce le pieghe naso-labiali e migliora l’aspetto degli zigomi.
      • Lifting del terzo inferiore del viso e del collo: elimina il doppio mento, definisce l’angolo mandibolare e ringiovanisce il collo.

Considerazioni aggiuntive

    • Il lifting del viso è una procedura chirurgica che richiede un’accurata pianificazione e l’esperienza di un chirurgo plastico qualificato.
    • I risultati del lifting del viso sono duraturi, ma non permanenti. L’invecchiamento naturale continuerà, ma l’aspetto del paziente sarà comunque più giovane rispetto alla sua età cronologica.
    • Il periodo di recupero post-operatorio varia da paziente a paziente, ma in genere richiede alcune settimane. È importante seguire attentamente le istruzioni del chirurgo per garantire una guarigione ottimale e minimizzare il rischio di complicanze.

Definizione

La rinoplastica è una procedura chirurgica che può essere eseguita per motivi estetici o funzionali. La rinoplastica estetica si concentra sul miglioramento dell’aspetto del naso, mentre la rinoplastica funzionale mira a correggere problemi respiratori causati da deformità del setto nasale o altre anomalie strutturali. Spesso, la rinoplastica combina entrambi gli aspetti, migliorando sia l’estetica che la funzionalità nasale.

Indicazioni della Procedura

Le indicazioni per la rinoplastica estetica includono:

      • Gobba dorsale: Presenza di una prominenza sul dorso del naso.
      • Punta nasale bulbosa o cadente: Punta del naso larga, rotonda o rivolta verso il basso.
      • Naso largo o deviato: Naso eccessivamente largo o con deviazione della linea mediana.
      • Narici larghe o asimmetriche: Narici sproporzionate rispetto al resto del naso.
      • Esiti di traumi: Deformità nasali causate da traumi precedenti.
      • Difetti congeniti: Anomalie presenti dalla nascita.

Le indicazioni per la rinoplastica funzionale includono:

      • Deviazione del setto nasale: Curvatura del setto nasale che ostacola la respirazione.
      • Ipertrofia dei turbinati: Ingrossamento dei turbinati, strutture ossee all’interno del naso, che causa ostruzione nasale.
      • Polipi nasali: Escrescenze benigne all’interno del naso che possono bloccare il flusso d’aria.

Descrizione della Tecnica della Procedura

La rinoplastica può essere eseguita con due tecniche principali:

      • Rinoplastica chiusa: Le incisioni vengono effettuate all’interno delle narici, senza lasciare cicatrici visibili. Questa tecnica è adatta per correzioni minori.
      • Rinoplastica aperta: Viene praticata una piccola incisione alla base del naso, tra le narici, che consente una maggiore visibilità e precisione durante l’intervento. Questa tecnica è indicata per correzioni più complesse.

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata, la procedura generalmente prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: L’intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale.
      2. Incisioni: Vengono praticate le incisioni necessarie per accedere alle strutture nasali.
      3. Rimodellamento: Le ossa e le cartilagini del naso vengono rimodellate per ottenere la forma desiderata.
          • Osteotomie: Fratture controllate delle ossa nasali per riallineare il dorso.
          • Riduzione delle cartilagini alari: Rimozione o riposizionamento delle cartilagini che formano la punta del naso.
          • Rimodellamento del setto nasale: Correzione della deviazione del setto per migliorare la respirazione.
      4. Suture: I tessuti vengono riposizionati e suturati con fili riassorbibili.
      5. Medicazione: Vengono applicati tamponi nasali e un gesso o una stecca per proteggere il naso e mantenere la nuova forma durante la guarigione.

Applicazioni della Procedura

La rinoplastica ha un’ampia gamma di applicazioni, tra cui:

      • Miglioramento estetico: Correzione di difetti estetici per ottenere un naso più armonioso con il viso.
      • Correzione funzionale: Miglioramento della respirazione nasale.
      • Aumento della fiducia in se stessi: Un naso più attraente può aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi.
      • Correzione di deformità post-traumatiche: Ripristino della forma e della funzionalità del naso dopo un trauma.

Considerazioni Importanti

    • Risultati individuali: I risultati della rinoplastica variano da persona a persona. È importante avere aspettative realistiche e discutere a fondo gli obiettivi con il chirurgo.
    • Tempo di recupero: Il recupero dalla rinoplastica richiede tempo e pazienza. Il gonfiore e i lividi possono persistere per diverse settimane.
    • Possibili complicazioni: Come ogni intervento chirurgico, la rinoplastica comporta alcuni rischi, tra cui infezioni, sanguinamento e cicatrici.
    • Scelta del chirurgo: È fondamentale scegliere un chirurgo plastico qualificato ed esperto in rinoplastica per garantire un risultato sicuro e soddisfacente.

Conclusioni

La rinoplastica è una procedura chirurgica efficace per migliorare l’aspetto e la funzionalità del naso. Grazie alle tecniche moderne, è possibile ottenere risultati naturali e armoniosi, personalizzati in base alle esigenze di ogni paziente. Tuttavia, è importante essere ben informati sulla procedura, sui possibili rischi e sul processo di recupero prima di sottoporsi all’intervento.

Definizione

L’otoplastica, nota anche come chirurgia estetica delle orecchie, è una procedura chirurgica volta a correggere difetti di forma, posizione e dimensione delle orecchie. L’intervento può riguardare uno o entrambi i padiglioni auricolari e si prefigge di ottenere un risultato naturale e armonioso con il viso del paziente.

Indicazioni della procedura

L’otoplastica è indicata per correggere diverse problematiche estetiche delle orecchie, tra cui:

      • Orecchie a sventola: la problematica più comune, caratterizzata da un eccessivo distacco del padiglione auricolare dalla testa.
      • Orecchie prominenti: quando le orecchie sono sproporzionate rispetto al viso.
      • Deformità congenite: come l’orecchio a coppa, l’orecchio a cavolfiore o la microtia.
      • Lobi auricolari grandi o deformi: dovuti a fattori genetici, all’invecchiamento o all’uso di orecchini pesanti.
      • Asimmetrie: differenze di forma o dimensione tra le due orecchie.
      • Correzione di esiti cicatriziali: a seguito di traumi o interventi chirurgici precedenti.

Descrizione della Tecnica della procedura:

La tecnica chirurgica varia a seconda del difetto da correggere e delle preferenze del chirurgo. In generale, la procedura prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: l’intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, soprattutto nei bambini.
      2. Incisione: il chirurgo pratica un’incisione nella parte posteriore dell’orecchio, nella piega naturale dove si congiunge alla testa, in modo da nascondere la cicatrice.
      3. Rimodellamento della cartilagine: a seconda del difetto, il chirurgo può:
          • Rimuovere una porzione di cartilagine: nel caso di orecchie prominenti.
          • Modellare la cartilagine: utilizzando punti di sutura permanenti per ripiegare e dare una nuova forma all’orecchio.
          • Innestare cartilagine: prelevata da altre parti del corpo, in caso di deformità congenite.
      4. Sutura: la cute viene suturata con fili riassorbibili o non riassorbibili.
      5. Medicazione: viene applicata una medicazione compressiva per proteggere l’area operata e ridurre il gonfiore.

Applicazioni della procedura

L’otoplastica ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, migliorando l’aspetto estetico e l’autostima. In particolare, la procedura è indicata per:

      • Bambini: è consigliabile intervenire tra i 5 e i 7 anni, prima che inizino la scuola elementare, per evitare possibili disagi psicologici legati al bullismo.
      • Adolescenti e adulti: l’intervento può essere eseguito a qualsiasi età, per correggere difetti congeniti o acquisiti.

Considerazioni Post-operatorie:

      • Dolore: generalmente lieve e controllabile con analgesici.
      • Gonfiore e lividi: comuni nei primi giorni dopo l’intervento.
      • Medicazione: da indossare per alcuni giorni o settimane, a seconda del caso.
      • Ripresa delle attività: graduale, evitando sforzi fisici e attività sportive per alcune settimane.
      • Risultato: visibile dopo alcune settimane, quando il gonfiore si sarà riassorbito completamente.

Complicanze:

L’otoplastica è un intervento sicuro, ma come ogni procedura chirurgica comporta dei rischi, tra cui:

      • Infezione: rara, prevenibile con una corretta igiene e l’uso di antibiotici.
      • Ematoma: accumulo di sangue sotto la cute, che può richiedere un drenaggio.
      • Cicatrici ipertrofiche o cheloidi: crescita eccessiva del tessuto cicatriziale.
      • Asimmetria: lieve differenza tra le due orecchie, che può richiedere un ritocco chirurgico.
      • Recidiva: possibile ritorno del difetto, soprattutto in caso di orecchie a sventola.

Scelta del chirurgo:

È fondamentale affidarsi a un chirurgo plastico esperto e qualificato, che sappia valutare attentamente il caso specifico e proporre la tecnica chirurgica più adatta alle esigenze del paziente.

Conclusioni

L’otoplastica è una procedura chirurgica efficace e sicura per correggere i difetti estetici delle orecchie. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere un risultato naturale e armonioso, migliorando l’aspetto del viso e l’autostima del paziente.

Definizione

La mentoplastica è una procedura di chirurgia estetica che mira a rimodellare il mento, modificandone la forma e le dimensioni per ottenere un profilo facciale più armonico ed equilibrato. Può comportare l’aumento (mentoplastica additiva) o la riduzione (mentoplastica riduttiva) del mento.

Indicazioni della Procedura

La mentoplastica è indicata per correggere diverse problematiche estetiche del mento, tra cui:

      • Mento sfuggente o retruso: mancanza di proiezione del mento rispetto al resto del viso.
      • Mento prominente o sporgente: eccessiva proiezione del mento, che può conferire un aspetto aggressivo o mascolino.
      • Mento asimmetrico: differenza di forma o dimensione tra le due metà del mento.
      • Mento corto: altezza del mento ridotta.
      • Presenza di fossette o irregolarità sul mento: imperfezioni che alterano l’armonia del profilo.

Tecnica della Procedura

La mentoplastica può essere eseguita con due tecniche principali:

1. Mentoplastica Additiva:

          • Anestesia: locale con sedazione o generale.
          • Incisione: intraorale (all’interno della bocca) o sottomentoniera (sotto il mento).
          • Inserimento della protesi: posizionamento di una protesi in silicone, Gore-Tex o polietilene poroso sopra l’osso mandibolare.
          • Fissaggio della protesi: la protesi può essere fissata con viti o suture.
          • Chiusura dell’incisione: con punti di sutura riassorbibili o non riassorbibili.

2. Mentoplastica Riduttiva:

          • Anestesia: locale con sedazione o generale.
          • Incisione: intraorale o sottomentoniera.
          • Rimodellamento dell’osso: utilizzo di una fresa chirurgica per rimodellare l’osso mandibolare e ridurre la proiezione del mento.
          • Chiusura dell’incisione: con punti di sutura riassorbibili o non riassorbibili.

Applicazioni della Procedura

Oltre alle indicazioni sopra menzionate, la mentoplastica può essere associata ad altre procedure di chirurgia estetica del viso per ottenere un risultato più completo e armonioso. Ad esempio:

      • Rinoplastica: per correggere difetti del naso e migliorare l’equilibrio del profilo.
      • Lifting del viso: per ringiovanire l’aspetto del viso e del collo.
      • Bichectomia: per ridurre il volume delle guance e affinare il viso.
      • Liposuzione del mento: per eliminare l’eccesso di grasso sottomentoniero.

Considerazioni Aggiuntive

    • La scelta della tecnica chirurgica dipende dalle caratteristiche individuali del paziente e dagli obiettivi estetici da raggiungere.
    • La mentoplastica è una procedura sicura ed efficace, ma come ogni intervento chirurgico comporta dei rischi, tra cui infezioni, sanguinamento, ematomi, alterazioni della sensibilità e asimmetrie.

Definizione

La cheiloplastica è una procedura di chirurgia estetica che mira a modificare la forma e/o il volume delle labbra. Può essere eseguita sia sul labbro superiore che su quello inferiore, o entrambi, per ottenere un risultato armonico e naturale.

Indicazioni della Procedura

La cheiloplastica è indicata per correggere diverse problematiche estetiche delle labbra, tra cui:

      • Labbra sottili: aumento del volume e della proiezione delle labbra per ottenere un aspetto più pieno e sensuale.
      • Labbra asimmetriche: correzione delle asimmetrie tra labbro superiore e inferiore o tra le due metà di uno stesso labbro.
      • Labbra invecchiate: ringiovanimento delle labbra riducendo le rughe periorali e ridefinendo il contorno.
      • Esiti cicatriziali: correzione di cicatrici o deformità causate da traumi, interventi chirurgici precedenti o malformazioni congenite.
      • Sorriso gengivale: riduzione dell’esposizione gengivale durante il sorriso.

Descrizione della Tecnica

La tecnica chirurgica varia in base all’obiettivo da raggiungere e alle caratteristiche individuali del paziente. Tuttavia, in generale, la cheiloplastica prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: l’intervento viene solitamente eseguito in anestesia locale con sedazione, ma in alcuni casi può essere necessaria l’anestesia generale.
      2. Incisioni: le incisioni vengono praticate all’interno della bocca, lungo il bordo del vermiglio o nella mucosa labiale, in modo da nascondere le cicatrici.
      3. Rimodellamento: a seconda del tipo di cheiloplastica, il chirurgo può:
          • Aggiungere volume: inserendo innesti di tessuto adiposo prelevato da altre parti del corpo (lipofilling), oppure utilizzando filler riassorbibili o permanenti.
          • Ridurre il volume: asportando una porzione di tessuto labiale.
          • Modificare la forma: riposizionando i tessuti labiali e suturandoli nella nuova posizione.
      4. Suture: le incisioni vengono chiuse con suture riassorbibili o rimovibili.

Applicazioni della Procedura

    • Cheiloplastica di aumento: per aumentare il volume e la proiezione delle labbra.
    • Cheiloplastica di riduzione: per ridurre il volume delle labbra.
    • Cheiloplastica correttiva: per correggere asimmetrie, cicatrici o deformità.
    • Lifting del labbro superiore: per sollevare il labbro superiore e ridurre le rughe periorali.

Considerazioni Aggiuntive

    • La cheiloplastica è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e come tale comporta dei rischi, tra cui infezioni, sanguinamento, ematomi, cicatrici ipertrofiche o cheloidi, asimmetrie e alterazioni della sensibilità.
    • È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto in cheiloplastica per ottenere un risultato naturale e soddisfacente.
    • Il periodo di recupero post-operatorio varia a seconda del tipo di intervento e delle caratteristiche individuali del paziente. In generale, è necessario prevedere qualche giorno di gonfiore e dolore, che possono essere gestiti con farmaci analgesici e antinfiammatori.
    • I risultati della cheiloplastica sono generalmente permanenti, ma nel caso di utilizzo di filler riassorbibili sarà necessario ripetere il trattamento periodicamente.

Definizione

Il lifting del sopracciglio, anche noto come lifting temporale o brow lift, è una procedura di chirurgia estetica finalizzata a sollevare e riposizionare le sopracciglia, correggendo i segni dell’invecchiamento nella parte superiore del viso. Con il tempo, la pelle e i muscoli della fronte tendono a rilassarsi, causando l’abbassamento delle sopracciglia e la formazione di rughe orizzontali sulla fronte e “zampe di gallina” attorno agli occhi. Il lifting del sopracciglio mira a contrastare questi effetti, donando al viso un aspetto più giovane e riposato.

Indicazioni della procedura

Il lifting del sopracciglio è indicato per pazienti che presentano:

      • Abbassamento delle sopracciglia: con conseguente riduzione dello spazio tra sopracciglio e palpebra superiore, che può conferire allo sguardo un aspetto stanco, triste o invecchiato.
      • Rughe orizzontali sulla fronte: causate dalla contrazione ripetuta dei muscoli frontali.
      • Rughe “zampe di gallina”: ai lati degli occhi, causate dalla contrazione dei muscoli orbicolari.
      • Sopracciglia dalla forma piatta o poco arcuata: che possono conferire al viso un aspetto poco espressivo.
      • Eccesso di pelle sulle palpebre superiori: il lifting del sopracciglio può essere associato alla blefaroplastica superiore per ottenere un risultato più completo e armonioso.

Descrizione della Tecnica della procedura:

Esistono diverse tecniche chirurgiche per il lifting del sopracciglio, tra cui:

1. Lifting temporale (o lifting del sopracciglio classico):

        • Incisione: viene praticata un’incisione nella regione temporale, all’interno dell’attaccatura dei capelli, per nascondere la cicatrice.
        • Dissezione: il chirurgo procede con il sollevamento e il riposizionamento dei tessuti sottocutanei e muscolari della fronte e delle tempie.
        • Fissaggio: i tessuti vengono fissati nella nuova posizione mediante suture riassorbibili o permanenti.
        • Chiusura: l’incisione viene chiusa con suture o punti metallici.

2. Lifting endoscopico:

        • Incisioni: vengono praticate diverse piccole incisioni nel cuoio capelluto.
        • Inserimento endoscopio: attraverso le incisioni, viene introdotto un endoscopio, una sottile sonda dotata di una telecamera che permette al chirurgo di visualizzare l’area da trattare su un monitor.
        • Dissezione e riposizionamento: con l’ausilio di strumenti miniaturizzati, il chirurgo solleva e riposiziona i tessuti della fronte e delle sopracciglia.
        • Fissaggio: i tessuti vengono fissati nella nuova posizione mediante suture, viti o altri dispositivi di ancoraggio.
        • Chiusura: le incisioni vengono chiuse con suture o punti metallici.

3. Lifting diretto:

        • Incisione: viene praticata un’incisione sopra il sopracciglio, lungo il suo margine superiore.
        • Dissezione: il chirurgo rimuove l’eccesso di pelle e tessuto adiposo.
        • Sollevamento e fissaggio: il sopracciglio viene sollevato e fissato nella nuova posizione con suture.
        • Chiusura: l’incisione viene chiusa con suture.

4. Lifting con fili di sospensione:

        • Inserimento fili: sottili fili riassorbibili o permanenti vengono inseriti sotto la pelle, attraverso piccole incisioni o aghi.
        • Trazione e ancoraggio: i fili vengono delicatamente tirati per sollevare i tessuti e ancorati ai tessuti profondi.
        • Risultato: le sopracciglia vengono sollevate e riposizionate, con un effetto lifting immediato.

La scelta della tecnica chirurgica più adatta dipende dalle caratteristiche individuali del paziente, dalle sue esigenze e dalle aspettative.

Applicazioni della procedura

Il lifting del sopracciglio può essere eseguito come procedura singola o in associazione ad altri interventi di chirurgia estetica del viso, come:

      • Blefaroplastica: per correggere le palpebre cadenti e le borse sotto gli occhi.
      • Lifting del viso: per ringiovanire l’intero volto.
      • Rinoplastica: per migliorare l’aspetto del naso.
      • Mentoplastica: per rimodellare il mento.

Considerazioni aggiuntive

    • Anestesia: il lifting del sopracciglio può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, a seconda della complessità dell’intervento e delle preferenze del paziente.
    • Durata dell’intervento: la durata dell’intervento varia a seconda della tecnica utilizzata, generalmente da 1 a 3 ore.
    • Degenza: nella maggior parte dei casi, il paziente può tornare a casa il giorno stesso dell’intervento.
    • Recupero: il recupero post-operatorio prevede gonfiore, ecchimosi e dolore, che possono essere gestiti con farmaci analgesici e impacchi freddi. Le suture vengono rimosse dopo circa una settimana.
    • Risultati: i risultati del lifting del sopracciglio sono visibili immediatamente, ma il risultato finale si apprezza dopo alcuni mesi, quando il gonfiore si è completamente riassorbito. La durata dei risultati varia da paziente a paziente, ma in generale l’effetto lifting può durare diversi anni.

2. CHIRURGIA DEL SENO

Definizione

La mastoplastica additiva è una procedura chirurgica in medicina estetica che ha l’obiettivo di aumentare il volume e migliorare la forma del seno femminile. Questo viene ottenuto attraverso l’inserimento di protesi mammarie, generalmente composte da un involucro di silicone riempito con gel di silicone coesivo o soluzione salina.

Indicazioni della Procedura

La mastoplastica additiva può essere indicata per diverse ragioni, tra cui:

      • Aumento del volume del seno: per donne che desiderano un seno più grande e prosperoso.
      • Correzione dell’asimmetria mammaria: per correggere differenze di forma e dimensione tra le due mammelle.
      • Ricostruzione mammaria post-mastectomia: per ripristinare il volume e la forma del seno dopo un intervento di rimozione del tessuto mammario.
      • Miglioramento dell’aspetto del seno dopo la gravidanza o l’allattamento: per correggere la ptosi (caduta) e la perdita di volume del seno.
      • Miglioramento della propria immagine corporea e autostima: per donne che si sentono a disagio con le dimensioni o la forma del proprio seno.

Descrizione della Tecnica della Procedura

    1. Anestesia: La mastoplastica additiva viene generalmente eseguita in anestesia generale, ma in alcuni casi può essere utilizzata l’anestesia locale con sedazione.
    2. Incisione: Il chirurgo pratica un’incisione in una delle seguenti aree:
        • Periareolare: lungo il bordo inferiore dell’areola.
        • Inframammaria: nel solco sottomammario.
        • Ascellare: nel cavo ascellare. La scelta dell’incisione dipende da diversi fattori, tra cui le preferenze del chirurgo, l’anatomia della paziente e il tipo di protesi utilizzata.
    3. Creazione della tasca: Il chirurgo crea una tasca per alloggiare la protesi, che può essere posizionata:
        • Sottoghiandolare: tra la ghiandola mammaria e il muscolo pettorale.
        • Sottomuscolare: sotto il muscolo pettorale.
        • Dual plane: parzialmente sottoghiandolare e parzialmente sottomuscolare. La scelta della posizione della protesi dipende da diversi fattori, tra cui l’anatomia della paziente, la quantità di tessuto mammario presente e le preferenze del chirurgo.
    4. Inserimento della protesi: La protesi viene inserita nella tasca creata e posizionata correttamente.
    5. Chiusura dell’incisione: L’incisione viene chiusa con suture estetiche riassorbibili o non riassorbibili.
    6. Applicazione del bendaggio: Viene applicato un bendaggio compressivo per ridurre il gonfiore e mantenere la protesi in posizione.

Applicazioni della Procedura

    • Estetica: La mastoplastica additiva è principalmente una procedura estetica, volta a migliorare l’aspetto del seno e aumentare la fiducia in se stesse delle donne.
    • Ricostruttiva: La mastoplastica additiva può essere utilizzata anche per la ricostruzione del seno dopo una mastectomia, aiutando le donne a ritrovare la propria femminilità e a superare il trauma dell’intervento oncologico.

Considerazioni Aggiuntive

    • La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico che comporta rischi e complicanze, come infezioni, ematomi, contrattura capsulare, rottura della protesi e alterazioni della sensibilità del capezzolo.
    • È fondamentale scegliere un chirurgo plastico qualificato ed esperto in mastoplastica additiva, che sappia valutare attentamente le esigenze della paziente e consigliarle la soluzione più adatta al suo caso.
    • Prima dell’intervento, è importante avere un colloquio approfondito con il chirurgo per discutere le aspettative, i rischi e le possibili complicanze.
    • Dopo l’intervento, è necessario seguire attentamente le indicazioni del chirurgo per garantire una corretta guarigione e ottenere i migliori risultati estetici.

Definizione

La mastoplastica riduttiva, o riduzione mammaria, è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a ridurre le dimensioni e il volume del seno, rimuovendo tessuto ghiandolare, grasso e pelle in eccesso. L’obiettivo è ottenere un seno più proporzionato al corpo della paziente, alleviando eventuali disagi fisici e migliorando l’aspetto estetico.

Indicazioni della procedura

La mastoplastica riduttiva è indicata per le donne che presentano:

      • Macromastia: seno eccessivamente grande e pesante, sproporzionato rispetto alla costituzione fisica.
      • Disagi fisici: dolore al collo, alle spalle e alla schiena, difficoltà respiratorie, irritazioni cutanee, limitazioni nell’attività fisica.
      • Problemi di postura: cifosi dorsale o lordosi lombare accentuata a causa del peso del seno.
      • Disagio psicologico: imbarazzo, scarsa autostima, difficoltà nella scelta dell’abbigliamento.
      • Asimmetria mammaria: differenza significativa di volume tra le due mammelle.
      • Ptosi mammaria: seno cadente con areola e capezzolo posizionati in basso.

Descrizione della Tecnica della procedura

Esistono diverse tecniche chirurgiche per la mastoplastica riduttiva, la scelta delle quali dipende dalle dimensioni e dalla forma del seno, dalle preferenze della paziente e dall’esperienza del chirurgo. In generale, la procedura prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: l’intervento viene eseguito in anestesia generale o locale con sedazione.
      2. Incisioni: il chirurgo pratica delle incisioni sulla pelle per accedere al tessuto mammario. Le incisioni più comuni sono:
          • Periareolare: attorno all’areola.
          • Verticale: dall’areola al solco sottomammario.
          • Orizzontale: lungo il solco sottomammario (a forma di “T” rovesciata o di “L”).
      3. Rimozione del tessuto: il chirurgo rimuove il tessuto ghiandolare, il grasso e la pelle in eccesso, rimodellando il seno.
      4. Riposizionamento dell’areola e del capezzolo: se necessario, l’areola e il capezzolo vengono riposizionati in una posizione più alta.
      5. Suture: le incisioni vengono chiuse con suture estetiche.
      6. Applicazione di medicazioni: vengono applicate medicazioni compressive per ridurre il gonfiore e favorire la guarigione.

Applicazioni della procedura

    • Miglioramento estetico: riduzione del volume del seno, miglioramento della forma e della simmetria, riposizionamento dell’areola e del capezzolo.
    • Riduzione del dolore e del disagio fisico: alleviamento del dolore al collo, alle spalle e alla schiena, miglioramento della postura, riduzione delle irritazioni cutanee.
    • Miglioramento della qualità della vita: maggiore libertà di movimento, maggiore autostima, miglioramento della vita sociale e sessuale.

Considerazioni aggiuntive

    • La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico che richiede un periodo di convalescenza di alcune settimane.
    • Le cicatrici sono inevitabili, ma il chirurgo cercherà di renderle il meno visibili possibile.
    • I risultati della mastoplastica riduttiva sono generalmente permanenti, ma possono essere influenzati da fattori come l’invecchiamento, le variazioni di peso e la gravidanza.

Definizione

La mastopessi, comunemente nota come “lifting del seno“, è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a sollevare e rimodellare il seno che ha perso tonicità ed elasticità. Questo intervento corregge la ptosi mammaria (caduta del seno) riposizionando il tessuto mammario e l’areola in una posizione più alta e giovanile.

Indicazioni della procedura

La mastopessi è indicata per le donne che presentano:

      • Ptosi mammaria: Seno cadente con areola e capezzolo posizionati più in basso rispetto al solco sottomammario.
      • Perdita di volume e forma del seno: Dopo gravidanza, allattamento o significative variazioni di peso.
      • Asimmetria mammaria: Differenza di forma e dimensione tra i due seni.
      • Areola allargata o distorta: In seguito a gravidanza o allattamento.
      • Disagio fisico o psicologico: Causato dall’aspetto del seno.

Descrizione della Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica varia in base al grado di ptosi e alle preferenze del chirurgo. Le tecniche più comuni includono:

      1. Mastopessi periareolare: Indicata per ptosi lieve, prevede un’incisione attorno all’areola per rimuovere la pelle in eccesso e riposizionare il capezzolo.
      2. Mastopessi verticale: Adatta per ptosi moderata, prevede un’incisione attorno all’areola e una verticale verso il solco sottomammario.
      3. Mastopessi a T invertita: Utilizzata per ptosi severa, prevede un’incisione attorno all’areola, una verticale verso il solco sottomammario e una orizzontale lungo il solco.

Indipendentemente dalla tecnica, la procedura generalmente prevede:

      • Anestesia: Generale o locale con sedazione.
      • Incisioni: Seguendo il disegno preoperatorio.
      • Rimozione della pelle in eccesso: E rimodellamento del tessuto mammario.
      • Riposizionamento dell’areola e del capezzolo: In una posizione più alta.
      • Suture: Per chiudere le incisioni.
      • Applicazione di medicazioni: E di un reggiseno di supporto.

Applicazioni della procedura

      • Miglioramento estetico: Sollevamento e rimodellamento del seno per un aspetto più giovanile e armonioso.
      • Aumento della fiducia in se stesse: Migliorando l’immagine corporea e la percezione di sé.
      • Riduzione del disagio fisico: Eliminando il dolore alla schiena e al collo causato dal peso del seno cadente.

È importante sottolineare che la mastopessi è un intervento chirurgico che comporta rischi e possibili complicanze. È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto per una valutazione accurata, una pianificazione personalizzata dell’intervento e una corretta gestione del post-operatorio.

Informazioni aggiuntive

    • La durata dell’intervento varia da 1 a 3 ore a seconda della complessità del caso.
    • Il recupero post-operatorio prevede dolore, gonfiore e lividi che si risolvono gradualmente in alcune settimane.
    • È necessario indossare un reggiseno di supporto per alcune settimane dopo l’intervento.
    • L’attività fisica intensa è sconsigliata per almeno un mese.
    • Le cicatrici saranno inizialmente visibili, ma tenderanno a schiarirsi e a diventare meno evidenti nel tempo.

Definizione

La ginecomastia è una condizione caratterizzata dallo sviluppo eccessivo della ghiandola mammaria maschile, che può causare imbarazzo e disagio psicologico. La procedura chirurgica per la ginecomastia mira a rimuovere il tessuto ghiandolare in eccesso, il grasso e la pelle per ripristinare un aspetto del torace più maschile e armonico.

Indicazioni della procedura

La ginecomastia può essere causata da diversi fattori, tra cui:

      • Squilibri ormonali: pubertà, invecchiamento, obesità, malattie endocrine
      • Farmaci: steroidi anabolizzanti, alcuni antidepressivi, farmaci per l’HIV
      • Condizioni mediche: tumori testicolari, malattie epatiche o renali
      • Cause idiopatiche: senza una causa specifica identificabile

La procedura chirurgica è indicata per:

      • Pazienti con ginecomastia che causa disagio fisico o psicologico
      • Pazienti in buona salute generale
      • Pazienti con aspettative realistiche sui risultati dell’intervento

Descrizione della Tecnica della procedura:

    1. Anestesia: L’intervento può essere eseguito in anestesia generale o locale con sedazione, a seconda della complessità del caso e delle preferenze del paziente e del chirurgo.
    2. Incisioni: Le incisioni vengono posizionate in modo strategico per minimizzare le cicatrici visibili. Le tecniche più comuni includono:
        • Incisione periareolare: intorno all’areola
        • Incisione transareolare: attraverso l’areola
        • Incisione ascellare: nell’ascella
    3. Rimozione del tessuto:
        • Liposuzione: per rimuovere il grasso in eccesso
        • Escissione chirurgica: per rimuovere il tessuto ghiandolare in eccesso
        • Resezione cutanea: per rimuovere la pelle in eccesso nei casi di ginecomastia grave
    4. Chiusura delle incisioni: con suture riassorbibili o non riassorbibili
    5. Applicazione di medicazioni e bendaggi compressivi: per ridurre il gonfiore e favorire la guarigione

Applicazioni della procedura

    • Ginecomastia puberale: sviluppo eccessivo del tessuto mammario durante la pubertà
    • Ginecomastia adulta: sviluppo del tessuto mammario nell’età adulta, spesso associato a obesità o squilibri ormonali
    • Pseudoginecomastia: accumulo di grasso nel petto senza sviluppo del tessuto ghiandolare
    • Ginecomastia ricorrente: ricomparsa della ginecomastia dopo un precedente intervento

Considerazioni aggiuntive

    • La scelta della tecnica chirurgica dipende dalla gravità della ginecomastia, dalla quantità di tessuto da rimuovere e dalle preferenze del chirurgo e del paziente.
    • È importante discutere con il chirurgo i possibili rischi e complicanze dell’intervento, come sanguinamento, infezione, cicatrici, asimmetria e alterazioni della sensibilità del capezzolo.
    • Dopo l’intervento, è necessario seguire attentamente le istruzioni del chirurgo per quanto riguarda la cura delle ferite, l’uso di indumenti compressivi e l’attività fisica.
    • I risultati della chirurgia della ginecomastia sono generalmente duraturi, ma è importante mantenere uno stile di vita sano e un peso corporeo stabile per prevenire la ricomparsa della condizione.

3. CHIRURGIA DEL CORPO

Definizione

La liposuzione, nota anche come lipoaspirazione o liposcultura, è una procedura chirurgica che mira a rimuovere i depositi di grasso localizzati in eccesso da specifiche aree del corpo. Non è un trattamento per l’obesità o un sostituto di una dieta sana e dell’esercizio fisico, ma piuttosto una tecnica per rimodellare il corpo e migliorare il contorno in aree resistenti alla perdita di peso tradizionale.

Indicazioni della procedura

La liposuzione è indicata per pazienti adulti in buona salute con:

      • Depositi di grasso localizzati in aree come addome, fianchi, cosce, glutei, braccia, collo, ginocchia e caviglie.
      • Buona elasticità della pelle per consentirle di adattarsi al nuovo contorno corporeo dopo la rimozione del grasso.
      • Aspettative realistiche sui risultati della procedura.

La liposuzione non è indicata per:

      • Pazienti con gravi problemi di salute, come malattie cardiache, diabete o disturbi della coagulazione.
      • Donne in gravidanza o in allattamento.
      • Pazienti con pelle eccessivamente lassa o flaccida.
      • Pazienti che cercano una soluzione per la perdita di peso generalizzata.

Descrizione della Tecnica della procedura

    1. Anestesia: La liposuzione può essere eseguita in anestesia locale con sedazione, anestesia epidurale o anestesia generale, a seconda dell’estensione dell’area da trattare e delle preferenze del chirurgo e del paziente.
    2. Incisioni: Vengono praticate piccole incisioni (di solito meno di 1 cm) nelle aree da trattare.
    3. Infiltrazione: Attraverso le incisioni, viene iniettata una soluzione sterile (soluzione di Klein) contenente anestetico locale, adrenalina e soluzione fisiologica. Questa soluzione aiuta a ridurre il sanguinamento, il dolore e il gonfiore.
    4. Aspirazione del grasso: Una cannula sottile, collegata a un dispositivo aspirante, viene inserita attraverso le incisioni e mossa avanti e indietro nel tessuto adiposo per rompere le cellule adipose e aspirarle. Esistono diverse tecniche di liposuzione, tra cui:
        • Liposuzione tumescente: la tecnica più comune, che utilizza grandi volumi di soluzione di Klein.
        • Liposuzione assistita da ultrasuoni (UAL): utilizza gli ultrasuoni per liquefare il grasso prima dell’aspirazione.
        • Liposuzione assistita da laser (LAL): utilizza l’energia laser per liquefare il grasso e stimolare la produzione di collagene.
        • Liposuzione assistita da vibrazione (VAL): utilizza vibrazioni per facilitare l’aspirazione del grasso.
    5. Chiusura delle incisioni: Le incisioni vengono chiuse con punti di sutura e coperte con bende.
    6. Indumenti compressivi: Il paziente indossa indumenti compressivi per diverse settimane dopo l’intervento per ridurre il gonfiore e favorire la retrazione della pelle.

Applicazioni della procedura

La liposuzione può essere utilizzata per rimuovere il grasso in eccesso da diverse aree del corpo, tra cui:

      • Addome: per ridurre la circonferenza della vita e migliorare la definizione dei muscoli addominali.
      • Fianchi: per eliminare le “maniglie dell’amore”.
      • Cosce: per ridurre la circonferenza delle cosce e migliorare la forma delle gambe.
      • Glutei: per sollevare e modellare i glutei.
      • Braccia: per ridurre la circonferenza delle braccia e migliorare il tono muscolare.
      • Collo: per eliminare il doppio mento.
      • Ginocchia: per rimodellare le ginocchia e migliorare l’aspetto delle gambe.
      • Caviglie: per snellire le caviglie e migliorare la forma delle gambe.

Considerazioni aggiuntive

    • La liposuzione è una procedura chirurgica e come tale comporta dei rischi, tra cui infezioni, sanguinamento, ematomi, gonfiore, dolore, irregolarità della pelle, alterazioni della sensibilità e cicatrici.
    • I risultati della liposuzione non sono immediati e possono richiedere diverse settimane o mesi per diventare completamente visibili.
    • È importante seguire attentamente le istruzioni post-operatorie del chirurgo per garantire una buona guarigione e ottenere i migliori risultati possibili.
    • La liposuzione non è una soluzione permanente per l’accumulo di grasso. Se il paziente non mantiene uno stile di vita sano, il grasso può riaccumularsi nelle aree trattate o in altre parti del corpo.

Conclusione

La liposuzione è una procedura chirurgica efficace per rimuovere i depositi di grasso localizzati e rimodellare il corpo.

Definizione

L’addominoplastica è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a rimuovere l’eccesso di pelle e grasso dall’addome, e a rassodare i muscoli della parete addominale. Questo intervento consente di ottenere un addome più piatto, tonico e armonico.

Indicazioni della procedura

L’addominoplastica è indicata per pazienti che presentano:

      • Eccesso di pelle e grasso addominale, spesso a seguito di gravidanza, perdita di peso significativa o invecchiamento.
      • Lassità dei muscoli addominali, con conseguente addome prominente e rilassato.
      • Diastasi dei muscoli retti addominali, ovvero la separazione dei muscoli retti dell’addome.
      • Cicatrici da precedenti interventi chirurgici o traumi nella regione addominale.

È importante sottolineare che l’addominoplastica non è un intervento per la perdita di peso, ma una procedura per rimodellare l’addome dopo che il paziente ha raggiunto un peso stabile.

Descrizione della Tecnica della procedura

    1. Anestesia: L’addominoplastica viene generalmente eseguita in anestesia generale.
    2. Incisione: Il chirurgo esegue un’incisione orizzontale nella parte bassa dell’addome, appena sopra la zona pubica. La lunghezza dell’incisione varia a seconda dell’entità dell’eccesso di pelle e grasso da rimuovere.
    3. Scolllamento: La pelle e il grasso vengono scollati dalla parete muscolare fino all’altezza delle costole.
    4. Riparazione muscolare: Se necessario, i muscoli addominali vengono riavvicinati e suturati per rafforzare la parete addominale e ridurre la circonferenza della vita.
    5. Rimozione dell’eccesso di pelle e grasso: La pelle in eccesso viene rimossa e l’addome viene rimodellato.
    6. Trasposizione dell’ombelico: In alcuni casi, l’ombelico viene riposizionato per mantenere le proporzioni estetiche dell’addome.
    7. Sutura: Le incisioni vengono chiuse con suture e vengono applicati drenaggi per eliminare i fluidi in eccesso.
    8. Medicazione: Viene applicata una medicazione compressiva per ridurre il gonfiore e supportare i tessuti durante la guarigione.

Applicazioni della procedura

    • Addominoplastica completa: Indicata per pazienti con eccesso di pelle e grasso sia sopra che sotto l’ombelico.
    • Mini-addominoplastica: Indicata per pazienti con eccesso di pelle e grasso localizzato principalmente sotto l’ombelico.
    • Addominoplastica circonferenziale: Indicata per pazienti con eccesso di pelle e grasso che si estende anche ai fianchi e alla schiena.
    • Addominoplastica con liposuzione: L’addominoplastica può essere associata alla liposuzione per rimuovere accumuli di grasso localizzati e migliorare ulteriormente il contorno corporeo.

Considerazioni

    • L’addominoplastica è un intervento chirurgico importante che richiede un periodo di recupero di alcune settimane.
    • È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto per garantire la sicurezza e l’efficacia della procedura.
    • I risultati dell’addominoplastica sono generalmente a lungo termine, ma è importante mantenere uno stile di vita sano e un peso stabile per preservare i risultati nel tempo.

Definizione

La brachioplastica, o lifting delle braccia, è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a rimuovere l’eccesso di pelle e grasso dalla zona tra l’ascella e il gomito, migliorando il contorno e la tonicità delle braccia.

Indicazioni della procedura

    • Lassità cutanea: La principale indicazione è la presenza di pelle lassa e cadente nella parte interna delle braccia, spesso causata da:
      • Invecchiamento cutaneo
      • Perdita di peso significativa
      • Predisposizione genetica
    • Eccesso di tessuto adiposo: In alcuni casi, la brachioplastica può essere associata alla liposuzione per rimuovere accumuli di grasso localizzati.
    • Disagio funzionale: In situazioni di grave lassità cutanea, il paziente può lamentare difficoltà nei movimenti o irritazioni cutanee.

Descrizione della Tecnica della procedura

    1. Anestesia: L’intervento può essere eseguito in anestesia generale o locale con sedazione, a seconda della complessità del caso e delle preferenze del paziente.
    2. Incisione: Il chirurgo pratica un’incisione lungo la parte interna del braccio, che può estendersi dall’ascella al gomito, a seconda dell’entità della correzione necessaria.
    3. Rimozione della pelle e del grasso in eccesso: Il chirurgo rimuove la pelle e il grasso in eccesso, rimodellando i tessuti sottostanti. Se necessario, viene eseguita anche la liposuzione per eliminare il grasso residuo.
    4. Sutura: I tessuti vengono riposizionati e suturati con cura, utilizzando tecniche di sutura intradermica per minimizzare la visibilità della cicatrice.
    5. Applicazione di bendaggi: Al termine dell’intervento, vengono applicati bendaggi compressivi per ridurre il gonfiore e favorire la guarigione.

Applicazioni della procedura

    • Miglioramento estetico: La brachioplastica consente di ottenere braccia più toniche, definite e proporzionate al resto del corpo, migliorando l’aspetto estetico e la fiducia in se stessi.
    • Riduzione del disagio funzionale: La rimozione della pelle in eccesso può alleviare eventuali fastidi o limitazioni nei movimenti causati dalla lassità cutanea.
    • Miglioramento della qualità della vita: La brachioplastica può contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente, consentendogli di indossare abiti senza maniche con maggiore sicurezza e comfort.

Considerazioni importanti

    • La brachioplastica è un intervento chirurgico che prevede un periodo di recupero di alcune settimane.
    • È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto in brachioplastica per ottenere un risultato naturale e soddisfacente.
    • Le cicatrici residue sono permanenti, ma generalmente si attenuano nel tempo e possono essere nascoste con l’abbigliamento.

Conclusioni

La brachioplastica è una procedura chirurgica efficace per migliorare l’aspetto e la funzionalità delle braccia.

Definizione

Il lifting delle cosce, noto anche come lifting crurale o dermolipectomia inguino-crurale, è una procedura chirurgica in medicina estetica che mira a rimuovere l’eccesso di pelle e grasso dalla zona interna ed esterna delle cosce, migliorando il contorno e la tonicità.

Indicazioni della procedura

Il lifting delle cosce è indicato per pazienti che presentano:

      • Lassità cutanea: eccesso di pelle rilassata e cadente nell’interno coscia, spesso causata da invecchiamento, perdita di peso significativa o predisposizione genetica.
      • Accumuli adiposi localizzati: presenza di grasso in eccesso resistente a dieta ed esercizio fisico.
      • Deformità del contorno: irregolarità del profilo delle cosce che creano disagio estetico.
      • Sfregamento e irritazione: problemi derivanti dal contatto tra le cosce, con conseguente infiammazione e dolore.

Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica varia in base all’estensione dell’area da trattare e alle esigenze del paziente. In generale, la procedura prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: Viene generalmente praticata l’anestesia generale o l’anestesia epidurale con sedazione.
      2. Incisioni: Le incisioni vengono effettuate in zone strategiche per minimizzare la visibilità delle cicatrici. A seconda della tecnica utilizzata, le incisioni possono essere:
          • Lifting interno coscia: incisione lungo la piega inguinale, estesa verso l’interno coscia o verso i glutei a seconda delle necessità.
          • Lifting esterno coscia: incisione che si estende dalla piega inguinale verso il ginocchio, lungo la parte laterale della coscia.
          • Lifting circonferenziale: combinazione delle incisioni precedenti per un rimodellamento completo delle cosce.
      3. Rimozione di pelle e grasso: Il chirurgo rimuove l’eccesso di pelle e tessuto adiposo, rimodellando i tessuti sottostanti. Spesso viene associata la liposuzione per ottenere un risultato più definito.
      4. Sutura: I tessuti vengono riposizionati e suturati con cura per garantire una guarigione ottimale e minimizzare le cicatrici.
      5. Medicazioni: Vengono applicate medicazioni compressive per ridurre il gonfiore e favorire la cicatrizzazione.

Applicazioni della procedura

    • Miglioramento estetico: Il lifting delle cosce restituisce tonicità e armonia al profilo delle gambe, migliorando l’aspetto estetico e la fiducia in se stessi.
    • Riduzione del disagio fisico: Eliminando l’eccesso di pelle e grasso, si riduce lo sfregamento tra le cosce, alleviando irritazioni, infiammazioni e dolore.
    • Miglioramento funzionale: In alcuni casi, il lifting può migliorare la mobilità e la funzionalità delle gambe, soprattutto nei pazienti con un’importante lassità cutanea.

Considerazioni aggiuntive

    • Durata dell’intervento: Varia da 2 a 4 ore a seconda della complessità del caso.
    • Degenza: Generalmente 1-2 giorni in clinica.
    • Ripresa: È necessario un periodo di riposo di circa 2 settimane, evitando sforzi fisici intensi.
    • Risultati: I risultati sono visibili gradualmente nel corso dei mesi successivi all’intervento, con un miglioramento progressivo del contorno e della tonicità delle cosce.
    • Cicatrici: Le cicatrici sono permanenti, ma il chirurgo si impegna a posizionarle in aree poco visibili e a minimizzarne l’impatto estetico.

Definizione

La gluteoplastica è una procedura di chirurgia estetica volta ad aumentare e rimodellare i glutei. Può essere realizzata attraverso diverse tecniche, tra cui l’inserimento di protesi in silicone, il lipofilling (innesto di grasso autologo) o l’iniezione di acido ialuronico.

Indicazioni della procedura

La gluteoplastica è indicata per pazienti che desiderano:

      • Aumentare il volume dei glutei
      • Migliorare la forma e la proiezione dei glutei
      • Correggere asimmetrie o difetti congeniti
      • Rimodellare i glutei dopo una significativa perdita di peso
      • Ringiovanire l’aspetto dei glutei

Descrizione della Tecnica della procedura

Le tecniche principali per la gluteoplastica sono:

1. Gluteoplastica con protesi:

        • Anestesia: L’intervento viene eseguito in anestesia generale o epidurale.
        • Incisione: Viene praticata un’incisione nel solco intergluteo, nascosta tra le natiche.
        • Creazione della tasca: Il chirurgo crea una tasca all’interno del muscolo grande gluteo per alloggiare la protesi.
        • Inserimento della protesi: La protesi in silicone, scelta in base alle esigenze del paziente, viene inserita nella tasca.
        • Sutura: L’incisione viene chiusa con suture estetiche.

2. Gluteoplastica con lipofilling:

        • Liposuzione: Viene eseguita una liposuzione per prelevare il grasso da altre zone del corpo (addome, fianchi, cosce).
        • Purificazione del grasso: Il grasso prelevato viene purificato e processato per ottenere una soluzione iniettabile.
        • Iniezione del grasso: Il grasso purificato viene iniettato nei glutei attraverso piccole cannule, per ottenere il volume e la forma desiderati.

3. Gluteoplastica con acido ialuronico:

        • Anestesia: L’intervento viene eseguito in anestesia locale.
        • Iniezione: L’acido ialuronico viene iniettato nei glutei attraverso aghi sottili.
        • Modellamento: Il chirurgo modella i glutei per ottenere il risultato desiderato.

Applicazioni della procedura

    • Aumento del volume: La gluteoplastica può aumentare significativamente il volume dei glutei, donando una forma più piena e rotonda.
    • Correzione di difetti: La procedura può correggere asimmetrie, appiattimenti o irregolarità dei glutei.
    • Ringiovanimento: La gluteoplastica può migliorare l’aspetto dei glutei rilassati o svuotati a causa dell’età o di una significativa perdita di peso.
    • Miglioramento dell’armonia corporea: La gluteoplastica può contribuire a creare un equilibrio estetico tra le diverse parti del corpo.

Considerazioni aggiuntive

    • La scelta della tecnica più adatta dipende dalle esigenze del paziente, dalle sue caratteristiche fisiche e dalle sue aspettative.
    • È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto in gluteoplastica.
    • Il periodo di recupero varia a seconda della tecnica utilizzata, ma in genere richiede alcune settimane.
    • Come ogni intervento chirurgico, la gluteoplastica comporta dei rischi e possibili complicanze, che devono essere discussi con il chirurgo prima dell’intervento.

4. CHIRURGIA INTIMA

Definizione

La labioplastica è una procedura di chirurgia estetica che mira a rimodellare le piccole labbra vaginali (labbra minora), riducendone le dimensioni o modificandone la forma. L’obiettivo è ottenere un aspetto più simmetrico, armonioso e giovanile dei genitali esterni femminili.

Indicazioni della procedura

Le donne possono richiedere una labioplastica per diverse ragioni, tra cui:

      • Disagio fisico: Ipertrofia delle piccole labbra che causa fastidio durante l’attività fisica, i rapporti sessuali o l’indossare determinati indumenti.
      • Disagio estetico: Insoddisfazione per l’aspetto delle proprie piccole labbra, che possono essere asimmetriche, eccessivamente grandi o prominenti.
      • Problemi funzionali: Difficoltà nell’igiene intima o irritazioni ricorrenti a causa delle dimensioni o della forma delle piccole labbra.

Descrizione della Tecnica della procedura

Esistono diverse tecniche chirurgiche per la labioplastica. La scelta della tecnica più appropriata dipende dalle caratteristiche anatomiche della paziente e dalle preferenze del chirurgo. In generale, la procedura prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: La labioplastica viene solitamente eseguita in anestesia locale con o senza sedazione. In alcuni casi, può essere utilizzata l’anestesia generale.
      2. Incisione: Il chirurgo pratica delle incisioni sulle piccole labbra, seguendo un disegno predefinito in base alla tecnica scelta e all’obiettivo desiderato.
      3. Rimozione del tessuto in eccesso: Viene asportata la porzione di tessuto in eccesso dalle piccole labbra.
      4. Sutura: I margini delle incisioni vengono accuratamente suturati con fili riassorbibili, in modo da minimizzare la visibilità delle cicatrici.

Tecniche chirurgiche:

      • Tecnica a “V”: Viene rimossa una porzione di tessuto a forma di “V” dalla parte centrale delle piccole labbra, preservando i bordi laterali. Questa tecnica permette di ridurre l’ipertrofia mantenendo l’anatomia naturale delle labbra.
      • Tecnica di resezione lineare: Viene asportata una striscia di tessuto lungo il bordo delle piccole labbra. Questa tecnica è indicata per ridurre l’eccesso di tessuto in modo uniforme.
      • Tecnica a “W”: Viene eseguita una serie di incisioni a forma di “W” per rimuovere il tessuto in eccesso e rimodellare le piccole labbra in modo più preciso.
      • Labioplastica laser: Utilizza il laser per incidere e coagulare i tessuti, riducendo il sanguinamento e il gonfiore post-operatorio.

Applicazioni della procedura

Oltre alla riduzione delle dimensioni delle piccole labbra, la labioplastica può essere utilizzata per correggere:

      • Asimmetria delle piccole labbra: Quando le due labbra hanno dimensioni o forma diverse.
      • Allungamento delle piccole labbra: In caso di piccole labbra eccessivamente corte o retratte.
      • Correzione di deformità congenite: Presenza di anomalie anatomiche delle piccole labbra fin dalla nascita.

Considerazioni post-operatorie:

      • Dolore: È normale avvertire dolore e fastidio nella zona trattata per alcuni giorni dopo l’intervento. Il dolore può essere gestito con analgesici.
      • Gonfiore ed ecchimosi: Sono comuni gonfiore ed ecchimosi nella zona genitale, che si risolvono gradualmente nel corso di alcune settimane.
      • Ripresa dell’attività sessuale: È generalmente consigliato astenersi dai rapporti sessuali per 4-6 settimane dopo l’intervento.
      • Cicatrici: Le cicatrici sono generalmente poco visibili e tendono a sbiadire nel tempo.

Complicazioni:

Come ogni intervento chirurgico, la labioplastica comporta alcuni rischi, tra cui:

        • Infezioni
        • Sanguinamento
        • Ematomi
        • Alterazioni della sensibilità
        • Cicatrici ipertrofiche o cheloidi
        • Risultati estetici insoddisfacenti

È fondamentale rivolgersi a un chirurgo plastico esperto e qualificato per minimizzare i rischi e ottenere i migliori risultati possibili.

Conclusioni

La labioplastica è una procedura chirurgica sicura ed efficace per migliorare l’aspetto e la funzionalità delle piccole labbra vaginali.

Definizione

La vaginoplastica è una procedura di chirurgia estetica che mira a modificare l’aspetto e/o la funzionalità della vagina e delle strutture vulvari. Esistono diverse tecniche chirurgiche, ognuna con specifiche indicazioni e applicazioni.

La vaginoplastica comprende un insieme di interventi chirurgici volti a:

      • Ridurre le dimensioni della vagina: restringendo il canale vaginale, spesso in seguito a parti o all’invecchiamento.
      • Rimodellare le piccole labbra: riducendo o riposizionando le labbra minori se ipertrofiche o asimmetriche.
      • Ringiovanire l’area vulvare: migliorando l’aspetto estetico dei genitali esterni, ad esempio attraverso la liposuzione del monte di Venere o il lifting delle grandi labbra.
      • Correggere difetti congeniti: riparando malformazioni vaginali presenti dalla nascita.

Indicazioni della Procedura

Le donne possono richiedere una vaginoplastica per diverse ragioni, tra cui:

      • Disagio fisico: dolore durante i rapporti sessuali, irritazione o difficoltà nell’indossare indumenti stretti a causa di labbra minori ipertrofiche.
      • Disagio psicologico: imbarazzo o insicurezza legati all’aspetto dei propri genitali.
      • Miglioramento della funzione sessuale: aumento della sensibilità e del piacere durante i rapporti.
      • Correzione di problemi post-partum: lassità vaginale o lacerazioni perineali dopo il parto.

Descrizione della Tecnica della Procedura

Le tecniche chirurgiche variano a seconda dell’obiettivo specifico dell’intervento. Alcuni esempi includono:

      • Vaginoplastica di restringimento:
          1. Incisione della mucosa vaginale in eccesso.
          2. Rimozione del tessuto in eccesso e sutura dei bordi della mucosa.
          3. Eventuale rinforzo della parete vaginale con suture o innesti.
      • Labioplastica:
          1. Incisione e rimodellamento delle piccole labbra.
          2. Rimozione del tessuto in eccesso e sutura con punti riassorbibili.
      • Lifting delle grandi labbra:
          1. Incisione lungo la piega naturale delle grandi labbra.
          2. Rimozione della pelle in eccesso e riposizionamento dei tessuti.
          3. Sutura con punti riassorbibili.

Applicazioni della Procedura

    • Vaginoplastica: restringimento vaginale, ricostruzione vaginale dopo traumi o interventi chirurgici.
    • Labioplastica: riduzione delle piccole labbra, correzione di asimmetrie.
    • Lifting delle grandi labbra: ringiovanimento vulvare, correzione di lassità cutanea.
    • Liposuzione del monte di Venere: riduzione del volume del tessuto adiposo pubico.

Considerazioni Importanti

    • La vaginoplastica è una procedura chirurgica che comporta rischi e complicanze, come infezioni, sanguinamento, dolore e cicatrici.