SHUNT CEREBRALE

STRUMENTAZIONE MEDICA

NOTE INFORMATIVE
  

Uno shunt cerebrale è un dispositivo medico impiantato chirurgicamente per drenare il liquido cerebrospinale (CSF) in eccesso dal cervello verso un’altra parte del corpo dove può essere riassorbito.

    • Scopo principale: Alleviare la pressione sul cervello causata dall’idrocefalo, una condizione in cui si accumula un eccesso di CSF nelle cavità cerebrali (ventricoli).
    • Area di utilizzo: Neurochirurgia.
Caratteristiche Tecniche
    • Componenti:
        • Catetere ventricolare: Tubo flessibile inserito in un ventricolo cerebrale.
        • Valvola: Regola il flusso di CSF e previene il reflusso.
        • Catetere distale: Tubo che trasporta il CSF dalla valvola a un’altra cavità corporea (solitamente la cavità peritoneale, l’atrio destro del cuore o la pleura).
    • Materiali: Silicone o altri materiali biocompatibili.
    • Dimensioni: Variabili a seconda dell’età del paziente e del tipo di shunt. I cateteri hanno generalmente un diametro di pochi millimetri. La valvola ha dimensioni di circa 1-2 cm.
    • Specifiche tecniche:
        • Pressione di apertura della valvola: Misurata in millimetri di acqua (mmH2O), determina la pressione alla quale la valvola si apre per drenare il CSF.
        • Resistenza al flusso: Influisce sulla quantità di CSF drenato.
Funzionamento
    • Principio di funzionamento: Lo shunt crea un percorso alternativo per il drenaggio del CSF, bypassando l’ostruzione o il malassorbimento che causa l’idrocefalo.
    • Modalità d’uso: Lo shunt è un dispositivo passivo che funziona continuamente. La valvola regola il flusso di CSF in base alla pressione intracranica.
    • Precauzioni di funzionamento:
        • Monitoraggio regolare del paziente per rilevare segni di malfunzionamento dello shunt (es. cefalea, vomito, alterazioni dello stato di coscienza).
        • Evitare attività che possono danneggiare lo shunt o aumentare la pressione intracranica.
    • Manutenzione:
        • Controlli medici regolari e imaging (TC o RM) per valutare la funzionalità dello shunt.
        • Eventuali revisioni chirurgiche in caso di malfunzionamento o complicanze.
Benefici e Rischi
    • Vantaggi:
        • Allevia i sintomi dell’idrocefalo, come cefalea, vomito, disturbi visivi e alterazioni dello stato di coscienza.
        • Migliora la qualità della vita dei pazienti con idrocefalo.
        • Può prevenire danni cerebrali permanenti.
    • Svantaggi/Limitazioni:
        • Rischio di complicanze, come infezioni, ostruzioni, malfunzionamento della valvola e sanguinamento.
        • Necessità di monitoraggio a lungo termine e possibili revisioni chirurgiche.
        • Lo shunt non cura la causa sottostante dell’idrocefalo.
    • Rischi:
        • Infezione: Una delle complicanze più gravi, può richiedere la rimozione dello shunt.
        • Ostruzione: Può essere causata da coaguli di sangue, tessuto cicatriziale o migrazione del catetere.
        • Malfunzionamento della valvola: Può causare un drenaggio eccessivo o insufficiente di CSF.
        • Sanguinamento: Può verificarsi durante l’impianto o a causa di danni ai vasi sanguigni.
        • Sovradrenaggio: Può causare cefalea, emorragia subdurale e slittamento del cervello.

Informazioni Aggiuntive:

    • Esistono diversi tipi di shunt cerebrali, con diverse caratteristiche e indicazioni. La scelta del tipo di shunt dipende dalle esigenze individuali del paziente.
    • L’impianto di uno shunt cerebrale è un intervento chirurgico delicato che richiede un neurochirurgo esperto.
    • I pazienti con shunt cerebrale necessitano di un follow-up medico a lungo termine per monitorare la funzionalità dello shunt e gestire eventuali complicanze.