GLUTARICO ACIDURIA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L’Aciduria Glutarica (GA) è una rara malattia metabolica ereditaria che colpisce il metabolismo di alcuni aminoacidi, in particolare lisina, idrossilisina e triptofano.

Esistono diverse forme di GA, ma la più comune e grave è l’Aciduria Glutarica di tipo 1 (GA1). La GA1 è causata da un deficit dell’enzima glutaril-CoA deidrogenasi (GCDH). Questo enzima è fondamentale per la degradazione di lisina, idrossilisina e triptofano. In sua assenza, si accumulano nel corpo metaboliti tossici, in particolare acido glutarico, acido 3-idrossiglutarico e glutaconil-CoA. Questi metaboliti si accumulano soprattutto nel cervello, causando danni neurologici.

Epidemiologia

La GA1 è una malattia rara, con una prevalenza stimata tra 1:30.000 e 1:100.000 nati vivi a livello globale. Tuttavia, la prevalenza varia significativamente tra le diverse popolazioni. Alcune popolazioni, come gli Amish e gli Oji-Cree, presentano una prevalenza molto più elevata a causa dell’effetto fondatore.

Eziologia e Genetica

La GA1 è una malattia autosomica recessiva. Ciò significa che un individuo deve ereditare due copie del gene difettoso (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. Il gene responsabile della GA1 è il gene GCDH, situato sul cromosoma 19p13.2. Sono state identificate numerose mutazioni in questo gene, che possono portare a diversi livelli di deficit enzimatico e quindi a diversa gravità della malattia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della GA1 sono variabili, ma spesso includono:

    • Crisi encefalopatiche: Spesso scatenate da infezioni febbrili o altri stress metabolici, possono manifestarsi con distonia, rigidità, convulsioni, letargia e coma.
    • Macrocefalia: Aumento delle dimensioni della testa, spesso presente alla nascita o nei primi mesi di vita.
    • Distonia: Movimenti involontari e posture anomale.
    • Discinesia: Movimenti involontari, irregolari e scoordinati.
    • Ritardo dello sviluppo: Ritardo nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo motorio, cognitivo e del linguaggio.
    • Spasticità: Aumento del tono muscolare e rigidità.

È importante sottolineare che la GA1 può presentarsi in forme diverse. Alcuni individui possono rimanere asintomatici per anni, mentre altri possono sviluppare gravi danni neurologici nei primi mesi di vita.

Diagnosi

La diagnosi di GA1 si basa su:

  • Esame degli acidi organici nelle urine: Rileva l’elevata escrezione di acido glutarico, acido 3-idrossiglutarico e altri metaboliti.
  • Analisi enzimatica: Misura l’attività dell’enzima GCDH in leucociti o fibroblasti.
  • Analisi genetica: Identifica le mutazioni nel gene GCDH.

Lo screening neonatale per la GA1 è disponibile in molti paesi e permette di identificare i neonati affetti prima della comparsa dei sintomi.

Prognosi

La prognosi della GA1 dipende dalla tempestività della diagnosi e dall’inizio del trattamento. Se la diagnosi viene fatta prima della comparsa dei sintomi, è possibile prevenire o ridurre significativamente i danni neurologici con un trattamento adeguato

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare l’aciduria glutarica di tipo 1. Tuttavia, il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e la prevenzione delle complicanze. I trattamenti principali includono:

  • Dieta a basso contenuto di lisina e triptofano: Poiché la malattia interferisce con il metabolismo di questi amminoacidi, una dieta speciale può aiutare a controllare i loro livelli nel corpo. Questo di solito comporta l’uso di formule speciali e un attento monitoraggio dell’assunzione di proteine.
  • Integrazione di carnitina: La carnitina aiuta a rimuovere i sottoprodotti tossici del metabolismo, che possono accumularsi nell’aciduria glutarica.
  • Terapia di supporto: Durante le crisi metaboliche, possono essere necessari trattamenti di supporto come liquidi per via endovenosa e farmaci per controllare le convulsioni.
  • Monitoraggio regolare: I pazienti con aciduria glutarica richiedono un monitoraggio regolare per valutare la loro crescita, lo sviluppo e la funzione neurologica. Questo può includere esami del sangue, delle urine e di imaging.
  • Consulenza genetica: È importante per le famiglie con aciduria glutarica ricevere consulenza genetica per comprendere il rischio di trasmissione della malattia ai figli.