AGAMMAGLOBULINEMIA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L’agammaglobulinemia è un gruppo di malattie genetiche rare caratterizzate da un difetto nella produzione di anticorpi (immunoglobuline), che sono proteine essenziali per la difesa dell’organismo contro le infezioni.

Questa condizione rende i pazienti estremamente suscettibili a infezioni batteriche ricorrenti.

Epidemiologia

L’agammaglobulinemia legata al cromosoma X (XLA), la forma più comune, ha una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 100.000 nati vivi maschi. Le forme autosomiche recessive sono ancora più rare.

Eziologia e genetica

  • XLA: causata da mutazioni nel gene BTK sul cromosoma X, che codifica per la tirosin chinasi di Bruton, una proteina fondamentale per lo sviluppo dei linfociti B (le cellule che producono gli anticorpi). Essendo legata al cromosoma X, colpisce quasi esclusivamente i maschi.
  • Forme autosomiche recessive: causate da mutazioni in geni diversi, coinvolti in varie fasi dello sviluppo e della funzione dei linfociti B. Colpiscono entrambi i sessi.

Manifestazioni cliniche

I sintomi di solito compaiono dopo i 6 mesi di età, quando gli anticorpi materni trasferiti durante la gravidanza iniziano a diminuire. Le manifestazioni più comuni includono:

  • Infezioni ricorrenti: soprattutto a carico delle vie respiratorie (sinusiti, otiti, polmoniti), del tratto gastrointestinale (diarrea) e della pelle.
  • Infezioni da batteri capsulati: come Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis.
  • Complicanze infettive: come meningiti, setticemie, artriti settiche e bronchiectasie.
  • Assenza di tonsille e linfonodi: dovuta alla mancanza di linfociti B.

Diagnosi

La diagnosi si basa su:

  • Storia clinica: presenza di infezioni ricorrenti caratteristiche.
  • Esami di laboratorio:
    • Dosaggio delle immunoglobuline: mostra livelli molto bassi o assenti di IgG, IgA e IgM.
    • Conta dei linfociti B: assenza o marcata riduzione dei linfociti B nel sangue.
  • Test genetici: confermano la diagnosi e identificano la mutazione specifica.

Prognosi

La prognosi è generalmente buona se la diagnosi è precoce e il trattamento viene iniziato tempestivamente. La terapia si basa sulla somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa o sottocutanea a intervalli regolari, per tutta la vita. Questo permette di prevenire la maggior parte delle infezioni e di condurre una vita normale. Tuttavia, alcune complicanze, come le bronchiectasie, possono persistere anche con il trattamento.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

CRO – Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

Aviano (PN)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “Monsignor Raffaele Dimiccoli” – Barletta

Barletta (BT)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce

Lecce (LE)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Il trattamento principale per l’agammaglobulinemia è la terapia sostitutiva con immunoglobuline.

  • Le immunoglobuline (anticorpi) vengono somministrate per via endovenosa o sottocutanea per fornire al corpo gli anticorpi che non è in grado di produrre da solo. Questo aiuta a prevenire e combattere le infezioni.
  • La terapia con immunoglobuline è un trattamento a lungo termine che deve essere continuato per tutta la vita.

Oltre alla terapia con immunoglobuline, altri trattamenti possono includere:

  • Antibiotici: per trattare le infezioni batteriche. In alcuni casi, gli antibiotici possono essere somministrati regolarmente per prevenire le infezioni.
  • Fisioterapia respiratoria: per aiutare a liberare le vie respiratorie dal muco in caso di infezioni polmonari ricorrenti.
  • Vaccinazioni: alcuni vaccini, come quelli contro l’influenza e lo pneumococco, possono essere raccomandati per le persone con agammaglobulinemia, ma i vaccini con virus vivi sono controindicati.