ACROCEFALOSINDATTILIA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’acrocefalosindattilia è una condizione rara caratterizzata dalla combinazione di due anomalie congenite principali:

    • Acrocefalia: una malformazione del cranio che si presenta a forma di cono o di torre a causa della chiusura prematura di alcune suture craniche.
    • Sindattilia: la fusione di due o più dita delle mani o dei piedi.

Oltre a queste due caratteristiche principali, l’acrocefalosindattilia può presentare una serie di altre anomalie che coinvolgono diverse parti del corpo.

Epidemiologia

L’acrocefalosindattilia è una condizione rara, con un’incidenza stimata tra 1 su 50.000 e 1 su 100.000 nati vivi. Non sembra esserci una predilezione di genere o etnia.

Eziologia e genetica

L’acrocefalosindattilia è causata da mutazioni in geni che controllano lo sviluppo delle ossa del cranio e delle dita. La maggior parte dei casi sono sporadici, ovvero non sono presenti altri casi in famiglia. Tuttavia, alcune forme di acrocefalosindattilia sono ereditarie e si trasmettono con modalità autosomica dominante. Ciò significa che un solo genitore affetto può trasmettere la malattia al figlio con una probabilità del 50%.

Le forme più comuni di acrocefalosindattilia sono:

  • Sindrome di Apert: causata da mutazioni nel gene FGFR2.
  • Sindrome di Crouzon: causata da mutazioni nel gene FGFR2.
  • Sindrome di Pfeiffer: causata da mutazioni nei geni FGFR1 o FGFR2.
  • Sindrome di Saethre-Chotzen: causata da mutazioni nel gene TWIST1.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’acrocefalosindattilia sono variabili e dipendono dalla forma specifica della malattia. Tuttavia, alcune caratteristiche sono comuni a tutte le forme:

    • Cranio a forma di cono o di torre: a causa della chiusura prematura delle suture craniche.
    • Sindattilia: fusione di due o più dita delle mani o dei piedi.
    • Ipoplasia mediofacciale: sviluppo incompleto delle ossa del viso, che può causare problemi respiratori e di alimentazione.
    • Anomalie oculari: come strabismo, esoftalmo e ipertelorismo.
    • Anomalie dentarie: come malocclusione e affollamento dentale.
    • Ritardo mentale: presente in alcuni casi, ma non in tutti.

Diagnosi

La diagnosi di acrocefalosindattilia si basa sull’esame obiettivo del paziente e su indagini strumentali come la radiografia del cranio e la TAC. In alcuni casi può essere necessario effettuare un test genetico per identificare la mutazione specifica responsabile della malattia.

Prognosi

La prognosi dell’acrocefalosindattilia dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche e dalla presenza di complicanze. In generale, la prognosi è migliore nei casi in cui la sindattilia è l’unica anomalia presente. Nei casi più gravi, la malattia può causare problemi respiratori, di alimentazione, di vista e di udito. Il ritardo mentale è presente in alcuni casi, ma non in tutti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati Avellino (AV)
Policlinico di Bari Bari (BA)
Ospedale di Bassano del Grappa Bassano del Grappa (VI)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna Bologna (BO)
Ospedale Centrale di Bolzano Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia Brescia (BS)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” Catania (CT)
Policlinico Germaneto Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea” Conegliano (TV)
“Arcispedale S.Anna” Ferrara (FE)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Firenze (FI)
Ente Ospedaliero Ospedali Galliera Genova (GE)
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico Genova (GE)
Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea” La Spezia (SP)
 Policlinico “G. Martino” Messina (ME)
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Milano (MI)
 Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Modena (MO)
Ospedale San Gerardo Monza (MB)
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera “A. Cardarelli” Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera “Santobono – Pausilipon” Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova Padova (PD)
 Policlinico Paolo Giaccone Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello Palermo (PA)
Ospedale Maggiore Parma (PR)
Azienda Ospedaliera di Perugia Perugia (PG)
Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova Reggio nell’Emilia (RE)
Policlinico Umberto I” Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” Salerno (SA)
Ospedale Sant’Anna San Fermo della Battaglia (CO)
I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari Sassari (SS)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento Trento (TN)
Polo Ospedaliero Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” Udine (UD)
Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido Venezia (VE)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Verona (VR)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza Vicenza (VI)

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare l’acrocefalosindattilia. L’acrocefalosindattilia è una condizione genetica rara che causa la fusione prematura delle ossa del cranio (craniosinostosi) e delle dita delle mani e dei piedi (sindattilia), insieme ad altre possibili anomalie.

Il trattamento principale per l’acrocefalosindattilia è la chirurgia.

    • Chirurgia cranica: per correggere la craniosinostosi, alleviare la pressione sul cervello e permettere una normale crescita della testa.
    • Chirurgia delle mani e dei piedi: per separare le dita fuse e migliorare la funzionalità.
    • Altri interventi chirurgici: a seconda delle anomalie specifiche presenti, possono essere necessari altri interventi, come la chirurgia maxillo-facciale per correggere deformità del viso o la chirurgia delle vie aeree per migliorare la respirazione.

Oltre alla chirurgia, possono essere necessari altri trattamenti per gestire le complicanze associate all’acrocefalosindattilia, come:

    • Terapia logopedica: per aiutare i bambini con problemi di linguaggio.
    • Terapia occupazionale: per migliorare le capacità motorie e l’autonomia.
    • Supporto psicologico: per aiutare i bambini e le famiglie ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla condizione.