L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e del deterioramento della microstruttura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea e del rischio di fratture.
Le fratture da osteoporosi sono tipicamente spontanee o causate da traumi minimi, che potrebbero non causare una frattura in un osso sano. Queste fratture si verificano più frequentemente all’anca, al polso e alla colonna vertebrale, e possono avere conseguenze gravi.
Come si manifesta?
L’osteoporosi, nelle sue fasi iniziali, può essere asintomatica. Spesso, i primi sintomi si manifestano solo quando la malattia è già in fase avanzata e si verifica una frattura. Le fratture da osteoporosi sono tipicamente causate da traumi minimi che non causerebbero una frattura in un osso sano.
Ecco i sintomi più comuni dell’osteoporosi:
- – Dolore osseo e muscolare: Il dolore può essere localizzato alla schiena, alle anche o in altri siti scheletrici. Può essere un dolore sordo e persistente o un dolore acuto e lancinante. Il dolore può peggiorare di notte o con l’attività fisica.
- – Perdita di altezza: L’osteoporosi può causare una graduale perdita di altezza, spesso di pochi centimetri. Questo può portare a una postura incurvata e a un aumento della sporgenza delle vertebre dorsali.
- – Fratture: Le fratture da osteoporosi sono più frequenti all’anca, al polso e alla colonna vertebrale. Le fratture vertebrali possono causare dolore alla schiena, deformità della colonna vertebrale e perdita di altezza. Le fratture dell’anca possono portare a disabilità e alla necessità di un intervento chirurgico. Le fratture del polso possono limitare la mobilità della mano e del polso.
- – Affaticamento e debolezza muscolare: L’osteoporosi può causare affaticamento e debolezza muscolare, soprattutto nelle persone anziane.
- – Difficoltà respiratorie: Le fratture vertebrali gravi possono comprimere i polmoni e causare difficoltà respiratorie.
Quali sono le cause?
L’osteoporosi è una malattia complessa con diverse cause che concorrono al suo sviluppo. Le principali cause possono essere suddivise in due categorie:
Fattori primari:
- – Sesso femminile: Le donne hanno un rischio maggiore di sviluppare l’osteoporosi rispetto agli uomini a causa di una combinazione di fattori, tra cui la minore massa ossea iniziale, la perdita ossea accelerata dopo la menopausa e la maggiore longevità.
- – Menopausa: La menopausa causa una riduzione significativa della produzione di estrogeni, un ormone importante per la salute delle ossa. Questa carenza di estrogeni porta a una perdita ossea accelerata nei primi anni dopo la menopausa.
- – Invecchiamento: Con l’età, la densità ossea diminuisce naturalmente in entrambi i sessi. Tuttavia, questo declino è più accentuato nelle donne dopo la menopausa.
- – Storia familiare di osteoporosi: Se uno o più membri della famiglia hanno l’osteoporosi, il rischio di svilupparla aumenta.
Fattori secondari:
- – Carenza di vitamina D e calcio: La vitamina D è essenziale per l’assorbimento del calcio dall’intestino, mentre il calcio è un minerale fondamentale per la struttura delle ossa. Una carenza di questi nutrienti può aumentare il rischio di osteoporosi.
- – Stile di vita sedentario: L’esercizio fisico con carico è importante per mantenere la salute delle ossa. Uno stile di vita sedentario aumenta il rischio di osteoporosi.
- – Fumo: Il fumo è un fattore di rischio significativo per l’osteoporosi. Le sostanze chimiche contenute nel fumo danneggiano le cellule ossee e ne riducono la capacità di rigenerarsi.
- – Consumo eccessivo di alcol: Un consumo eccessivo di alcol può aumentare il rischio di osteoporosi. L’alcol interferisce con l’assorbimento del calcio e può anche avere un effetto diretto sulle cellule ossee.
- – Farmaci corticosteroidi: L’uso prolungato di corticosteroidi, come il prednisone, può aumentare il rischio di osteoporosi. Questi farmaci riducono la produzione di osteoblasti, le cellule responsabili della formazione ossea.
- – Malattie croniche: Alcune malattie croniche, come l’artrite reumatoide, le malattie renali e le malattie gastrointestinali, possono aumentare il rischio di osteoporosi. Queste malattie possono interferire con l’assorbimento del calcio e di altri nutrienti, oppure possono influenzare il metabolismo osseo.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi dell’osteoporosi si basa su un approccio medico completo che include:
Anamnesi e valutazione clinica:
- – Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sulla storia medica del paziente, inclusi fattori di rischio per l’osteoporosi come sesso, età, menopausa, familiarità per osteoporosi, fratture precedenti, stile di vita, farmaci assunti e malattie concomitanti.
- – Verrà effettuata un’attenta valutazione clinica per valutare i sintomi del paziente, come dolore osseo e muscolare, perdita di altezza, fratture vertebrali, deformità della colonna vertebrale, affaticamento e debolezza muscolare.
- – L’esame fisico includerà la misurazione dell’altezza e del peso, la valutazione della postura e della curvatura della colonna vertebrale, la ricerca di dolenzia ossea alla palpazione e la valutazione della mobilità e della forza muscolare.
Esami diagnostici:
- – Densitometria ossea (DEXA): Questo è l’esame principale per la diagnosi di osteoporosi. La DEXA è un esame a raggi X a bassa dose che misura la densità minerale ossea (BMD) nella colonna vertebrale, al femore e in altri siti scheletrici. La BMD è un indicatore della forza delle ossa e un valore basso di BMD è una diagnosi di osteoporosi.
- – Radiografie: Le radiografie possono mostrare segni di osteoporosi, come la perdita di massa ossea, l’assottigliamento delle corticali ossee e la presenza di fratture vertebrali. Tuttavia, le radiografie possono essere normali nelle fasi iniziali della malattia.
- – Altri esami: In alcuni casi, possono essere necessari altri esami, come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), per valutare meglio la struttura ossea e identificare eventuali complicazioni dell’osteoporosi.
Criteri diagnostici:
La diagnosi di osteoporosi si basa sui seguenti criteri:
- – Fattori di rischio: Presenza di uno o più fattori di rischio per l’osteoporosi.
- – Riduzione della densità minerale ossea (BMD): Un valore di BMD inferiore al T-score di -2.5 o al Z-score di -1.0 nella colonna vertebrale, al femore o in altri siti scheletrici.
- – Fratture da fragilità: Una o più fratture causate da traumi minimi che non causerebbero una frattura in un osso sano.
Quali sono le terapie?
Le terapie per l’osteoporosi hanno l’obiettivo di:
- – Rallentare la perdita ossea
- – Ridurre il rischio di fratture
- – Migliorare la qualità della vita del paziente
Le principali strategie di trattamento includono:
Modifiche dello stile di vita:
- – Dieta ricca di calcio e vitamina D: Assumere una quantità adeguata di calcio e vitamina D attraverso la dieta o integratori è essenziale per la salute delle ossa. La dose raccomandata di calcio per gli adulti è di 1.000 mg al giorno per le donne di età inferiore ai 50 anni e di 1.200 mg al giorno per le donne di età superiore ai 50 anni e per gli uomini di età superiore ai 70 anni. La dose raccomandata di vitamina D per gli adulti è di 600 UI al giorno per le persone di età inferiore ai 70 anni e di 800 UI al giorno per le persone di età superiore ai 70 anni.
- – Esercizio fisico regolare: L’esercizio fisico con carico, come camminare, correre e sollevare pesi, aiuta a mantenere la massa ossea e a ridurre il rischio di fratture. Si consiglia di svolgere almeno 30 minuti di attività fisica moderata ogni giorno.
- – Non fumare: Smettere di fumare è importante per la salute generale e per la salute delle ossa. Il fumo riduce la densità ossea e aumenta il rischio di fratture.
- – Limitare il consumo di alcol: Un consumo eccessivo di alcol può aumentare il rischio di osteoporosi. Si raccomanda di non superare le 2 unità alcoliche al giorno per le donne e le 3 unità alcoliche al giorno per gli uomini.
- – Evitare le cadute: Le cadute sono la causa principale di fratture da osteoporosi. Adottare misure per prevenire le cadute, come migliorare l’illuminazione e installare corrimano, è importante per ridurre il rischio di fratture.
Farmaci per l’osteoporosi:
In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per l’osteoporosi per ridurre il rischio di fratture. I farmaci per l’osteoporosi si dividono in due categorie principali:
- – Bisfosfonati: I bisfosfonati sono i farmaci più utilizzati per l’osteoporosi. Agiscono rallentando il riassorbimento osseo, ovvero il processo mediante il quale il corpo rimuove il calcio dalle ossa. I bisfosfonati sono disponibili in compresse, capsule o per infusione endovenosa.
- – Denosumab: Il denosumab è un anticorpo monoclonale che inibisce l’attività degli osteoclasti, le cellule responsabili del riassorbimento osseo. Il denosumab è somministrato per iniezione sottocutanea ogni 6 mesi.
- – Teriparatide: Il teriparatide è un ormone analogo all’ormone paratiroideo che stimola la formazione ossea. Il teriparatide è somministrato per iniezione sottocutanea una volta al giorno per 18-24 mesi.
- – Modulatori selettivi dei recettori estrogeni (SERM): I SERM sono farmaci che agiscono come estrogeni nei tessuti ossei e come anti-estrogeni nei tessuti mammari e uterini. I SERM sono utilizzati principalmente per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne dopo la menopausa.
- – Ranelato di stronzio: Il ranelato di stronzio è un farmaco che aumenta la densità ossea e riduce il rischio di fratture. Il ranelato di stronzio è disponibile in compresse.