MIOCARDITE INFETTIVA

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NOTE INFORMATIVE
  

La miocardite infettiva è un’infiammazione del miocardio, il muscolo che compone la parete del cuore.

Questa infiammazione può essere causata da un’infezione virale, batterica o protozoaria, che attacca direttamente le cellule cardiache o scatena una risposta immunitaria dannosa per il cuore.

La miocardite infettiva può manifestarsi in modi diversi da persona a persona, e i sintomi possono essere assenti nelle fasi iniziali della malattia.

I sintomi più comuni includono:

  • –  Dolore toracico: Simile a quello di un infarto, può presentarsi come dolore al petto, bruciore, senso di oppressione o fastidio, spesso localizzato al centro del petto e irradiato al braccio sinistro, alla mandibola o al collo. Questo dolore è causato dall’infiammazione del muscolo cardiaco.
  • –  Affanno: Difficoltà respiratorie, mancanza di fiato, soprattutto durante l’attività fisica o sdraiati. Questo sintomo può manifestarsi perché il cuore infiammato non pompa il sangue in modo efficiente.
  • –  Stanchezza: Stanchezza persistente, affaticamento, mancanza di energia. Questo sintomo è dovuto al fatto che il cuore non è in grado di fornire abbastanza ossigeno e nutrienti ai tessuti del corpo.
  • –  Palpitazioni: Battito cardiaco accelerato, irregolare o fastidioso. Questo sintomo può essere causato da un’alterazione del ritmo cardiaco dovuta all’infiammazione.
  • –  Gonfiore alle gambe: Gonfiore ai piedi, alle caviglie e alle gambe, causato da ritenzione idrica. Questo sintomo si verifica perché il cuore non pompa il sangue in modo efficiente e il liquido si accumula nei tessuti.
  • –  Tosse: Tosse secca e persistente, soprattutto sdraiati. Questo sintomo può manifestarsi se il liquido si accumula nei polmoni.

La miocardite infettiva è causata da un’infezione che attacca il miocardio, il muscolo che compone la parete del cuore. L’agente infettivo può danneggiare direttamente le cellule cardiache o scatenare una risposta immunitaria che finisce per colpire il cuore.

Le cause più comuni di miocardite infettiva sono:

Virus:

  • –  Virus Coxsackievirus B: Sono i virus più comuni associati alla miocardite infettiva, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
  • –  Adenovirus: Possono causare infezioni respiratorie e gastrointestinali, e in alcuni casi miocardite.
  • –  Virus dell’epatite C: Un’infezione cronica del fegato che può, in rari casi, colpire il cuore.
  • –  Virus dell’influenza: Il virus dell’influenza può causare una serie di complicazioni, tra cui la miocardite.
  • –  Virus parainfluenzale: Un virus respiratorio che può causare infezioni polmonari e, in alcuni casi, miocardite.
  • –  Citomegalovirus (CMV): Un virus comune che può causare infezioni in persone con un sistema immunitario debole.
  • –  Virus di Epstein-Barr (EBV): Il virus responsabile della mononucleosi infettiva, che può in rari casi causare miocardite.
  • –  HIV: Il virus che causa l’AIDS può indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di miocardite da virus o altri agenti infettivi.

Batteri:

  • –  Borrelia burgdorferi: Il batterio che causa la malattia di Lyme.
  • –  Staphylococcus aureus: Un batterio comune che può causare infezioni della pelle, polmoni e altri organi, e in rari casi miocardite.
  • –  Streptococcus pneumoniae: Il batterio che causa la polmonite e può, in alcuni casi, colpire il cuore.
  • –  Mycobacterium tuberculosis: Il batterio che causa la tubercolosi, che può in rari casi diffondersi al cuore.

Protozoi:

  • –  Trypanosoma cruzi: Il parassita che causa la malattia di Chagas, endemica in alcune zone del Centro e Sud America.

Meccanismi di danno cardiaco:

L’infezione può danneggiare il cuore in diversi modi:

  • Infezione diretta: L’agente infettivo può invadere le cellule cardiache e distruggerle.
  • Risposta immunitaria: Il sistema immunitario del corpo attacca l’agente infettivo, ma può danneggiare anche le cellule cardiache sane nel processo.
  • Infiammazione: L’infezione provoca un’infiammazione nel cuore, che può indebolire il muscolo e alterare il ritmo cardiaco.

Fattori di rischio:

Alcuni individui hanno un rischio maggiore di sviluppare miocardite infettiva, tra cui:

  • Bambini e adolescenti: Sono più suscettibili alle infezioni virali che possono causare miocardite.
  • Persone con un sistema immunitario debole: A causa di malattie o farmaci immunosoppressivi, sono più vulnerabili alle infezioni e alle loro complicazioni.
  • Uomini: Hanno un rischio leggermente più alto rispetto alle donne di sviluppare miocardite infettiva.
  • Persone con una precedente storia di miocardite infettiva: Sono a maggior rischio di recidiva.

La diagnosi di miocardite infettiva si basa su una valutazione dei sintomi, un esame fisico, esami del sangue, esami di imaging e, in alcuni casi, una biopsia del midollo cardiaco. Vediamo i passaggi nel dettaglio:

1. Valutazione dei sintomi:

Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi del paziente, tra cui:

  • –  Dolore toracico: Localizzazione, intensità, durata, peggioramento notturno.
  • –  Affanno: Difficoltà respiratorie, fiato corto, soprattutto durante l’attività fisica o sdraiati.
  • –  Stanchezza: Stanchezza persistente, affaticamento, mancanza di energia.
  • –  Palpitazioni: Battito cardiaco accelerato, irregolare o fastidioso.
  • –  Altri sintomi: Febbre, vertigini, svenimenti, dolore alle articolazioni, eruzioni cutanee.

2. Esame fisico:

Il medico eseguirà un esame fisico per valutare la presenza di:

  • –  Pallore
  • –  Soffi cardiaci: Rumori anomali del cuore che possono indicare un problema con le valvole cardiache o il flusso sanguigno.
  • –  Gonfiore alle gambe: Segni di ritenzione idrica.
  • –  Distensione delle giugulari: Segni di pressione elevata nelle vene del collo, che può indicare un problema di pompaggio del cuore.

3. Esami del sangue:

  • –  Emogramma: Per valutare la presenza di anemia (globuli rossi bassi) e alterazioni dei globuli bianchi (leucocitosi o linfocitosi).
  • –  Velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES): Un valore elevato può indicare la presenza di un’infiammazione.
  • –  Troponina: Una proteina che viene rilasciata nel sangue quando il muscolo cardiaco è danneggiato.
  • –  BNP (Brain Natriuretic Peptide): Un ormone prodotto dal cuore in risposta a un sovraccarico di volume, i suoi livelli elevati possono indicare un’insufficienza cardiaca.
  • –  Esami per le infezioni: Anticorpi contro virus specifici (adenovirus, Coxsackievirus), ricerca di batteri (ad esempio, Borrelia burgdorferi) o parassiti (Trypanosoma cruzi) nel sangue o in altri tessuti.

4. Esami di imaging:

  • –  Elettrocardiogramma (ECG): Per valutare il ritmo e la conduzione elettrica del cuore. Può mostrare alterazioni come aritmie, blocco della conduzione o segni di infiammazione del pericardio (la membrana che avvolge il cuore).
  • –  Ecocardiogramma: Un’ecografia del cuore che permette di valutare la struttura e la funzione del muscolo cardiaco, la presenza di valvulopatie o versamento pericardico.
  • –  Radiografia del torace: Per escludere altre cause di dolore toracico, come polmonite o pneumotorace.
  • –  Risonanza magnetica cardiaca (RMC): Può fornire immagini dettagliate del cuore e del pericardio, aiutando a identificare l’infiammazione e valutare la gravità del danno cardiaco.

La terapia per la miocardite infettiva dipende da diversi fattori, tra cui la causa sottostante, la gravità della malattia e le condizioni generali del paziente. Gli obiettivi principali del trattamento sono:

1. Curare l’infezione:

  • –  Antibiotici: Per le infezioni batteriche, come la miocardite causata da Staphylococcus aureus o Streptococcus pneumoniae.
  • –  Farmaci antivirali: Per le infezioni virali, come la miocardite causata da virus Coxsackie o adenovirus. In alcuni casi, può essere necessario il ricovero in ospedale e l’utilizzo di farmaci antivirali endovena.
  • –  Farmaci antiparassitari: Per le infezioni da protozoi, come la miocardite causata dal Trypanosoma cruzi (malattia di Chagas).

2. Ridurre l’infiammazione:

  • –  Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Come ibuprofene o naprossene, possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione del miocardio.
  • –  Corticosteroidi: Farmaci potenti come prednisone o metilprednisolone possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione grave e il rischio di complicanze.

3. Supportare la funzione cardiaca:

  • –  Farmaci per la regolazione del ritmo cardiaco: Come beta-bloccanti o antiaritmici, per controllare eventuali aritmie cardiache.
  • –  Diuretici: Come furosemide o torsemide, per ridurre l’accumulo di liquidi nei polmoni e nelle gambe causato da un cuore indebolito.
  • –  ACE-inibitori o bloccanti dei recettori dell’angiotensina II: Farmaci che aiutano a ridurre la pressione sanguigna e ad alleviare il carico di lavoro sul cuore.
  • –  Ossigenoterapia: Se il paziente ha difficoltà respiratorie, può essere necessaria la somministrazione di ossigeno supplementare.
  • –  Supporto meccanico del circolo: In casi gravi di insufficienza cardiaca, può essere necessario utilizzare dispositivi di assistenza ventricolare (VAD) per pompare il sangue e supportare la funzione cardiaca.

4. Riposo e monitoraggio:

  • –  Riposo a letto: Evitare sforzi fisici e attività intense per permettere al cuore di riposare e guarire.
  • –  Monitoraggio attento: Monitoraggio frequente della funzione cardiaca, della pressione sanguigna, della respirazione e di altri parametri vitali per valutare la risposta al trattamento e identificare precocemente eventuali complicanze.

5. Altre terapie:

  • –  Immunoglobuline endovenose: In alcuni casi di miocardite virale grave, possono essere utilizzate immunoglobuline ad alte dosi per potenziare il sistema immunitario.
  • –  Terapia con plasmaferesi: Una procedura che rimuove dal sangue i complessi circolanti di anticorpi e proteine ​​infiammatorie, può essere utile in casi selezionati di miocardite autoimmune.