DIABETE GESTAZIONALE

Malattie, Malattie Endocrine

NOTE INFORMATIVE
  

Il diabete gestazionale è una condizione caratterizzata da valori glicemici (zucchero nel sangue) più alti del normale, che si manifesta per la prima volta durante la gravidanza.

Nella maggior parte dei casi, il diabete gestazionale si risolve spontaneamente dopo il parto. Tuttavia, se non trattato adeguatamente, può comportare rischi sia per la madre che per il bambino, tra cui:

  • –  Parto cesareo: Aumentato rischio di parto cesareo.
  • –  Macrosomia fetale: Nascita di un bambino con peso eccessivo.
  • –  Ipoglicemia neonatale: Basso livello di zucchero nel sangue nel neonato dopo il parto.
  • –  Diabete di tipo 2: Aumentato rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in futuro per la madre.

Il diabete gestazionale, nella maggior parte dei casi, non presenta sintomi evidenti, per cui è importante sottoporsi ai controlli prenatali e ai test specifici per la sua diagnosi.

Tuttavia, alcune donne con diabete gestazionale possono manifestare alcuni sintomi non specifici, come:

  • –  Sete eccessiva: Aumento della sete e della necessità di urinare frequentemente.
  • –  Fame eccessiva: Avere più fame del solito.
  • –  Stanchezza: Sensazione di stanchezza e affaticamento frequente.
  • –  Nausea e vomito: Nausea e vomito, soprattutto al mattino.
  • –  Infezioni da candida: Maggior frequenza di infezioni da candida alla vagina o alla pelle.
  • –  Visione offuscata: Visione offuscata o difficoltà a mettere a fuoco.

È importante sottolineare che questi sintomi possono essere presenti anche in donne che non hanno il diabete gestazionale e che non sono quindi un segno diagnostico definitivo.

Le cause del diabete gestazionale non sono completamente comprese, ma alcuni fattori di rischio sono stati identificati:

Fattori materni:

  • –  Età: Donne sopra i 35 anni hanno un rischio maggiore.
  • –  Storia familiare di diabete: Avere un familiare con diabete di tipo 1 o di tipo 2 aumenta il rischio.
  • –  Precedenti gravidanze con diabete gestazionale.
  • –  Sovrappeso o obesità all’inizio della gravidanza.
  • –  Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
  • –  Etnia: Alcune etnie, come le donne di origine afroamericana, ispanica o nativa americana, hanno un rischio maggiore.

Altri fattori:

  • –  Diabete pregestazionale: Donne che hanno già il diabete di tipo 2 o un altro tipo di diabete prima della gravidanza.
  • –  Ipertensione arteriosa gestazionale.
  • –  Parto gemellare.

Durante la gravidanza, si verificano una serie di cambiamenti ormonali che influenzano il modo in cui il corpo utilizza l’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. In alcune donne, questi cambiamenti ormonali possono portare a una resistenza all’insulina, che significa che il corpo non è in grado di utilizzare l’insulina in modo efficace. Questo può causare un aumento dei livelli di zucchero nel sangue e portare al diabete gestazionale.

La diagnosi di diabete gestazionale avviene generalmente tra la 24a e la 28a settimana di gravidanza tramite un test di carico orale di glucosio (OGTT).

Ecco come si svolge il test:

  1. La donna si presenta a digiuno (almeno 8 ore) in ambulatorio.
  2. Le viene somministrata una dose orale di glucosio (75 grammi).
  3. Vengono misurati i livelli di glucosio nel sangue a digiuno e dopo 1 ora e 2 ore dall’assunzione del glucosio.

Se uno o più dei seguenti valori glicemici risulta superiore ai valori normali, viene diagnosticato il diabete gestazionale:

  • Glicemia a digiuno: ≥ 92 mg/dL (5,1 mmol/L)
  • Glicemia dopo 1 ora: ≥ 180 mg/dL (10,0 mmol/L)
  • Glicemia dopo 2 ore: ≥ 153 mg/dL (8,5 mmol/L)

In alcuni casi, il test OGTT può essere eseguito anche prima della 24a settimana di gravidanza, se la donna presenta uno o più fattori di rischio per il diabete gestazionale.

Oltre al test OGTT, il medico può richiedere altri esami, come:

  • –  Esame delle urine: Per controllare la presenza di chetoni, che possono essere un segno di chetoacidosi diabetica.
  • –  Emoglobina glicata (HbA1c): Per valutare il controllo glicemico nelle ultime settimane.

La terapia per il diabete gestazionale ha come obiettivo il controllo dei livelli di glicemia nel sangue per il benessere sia della madre che del bambino. Il trattamento varia in base alla gravità della condizione e può includere:

Modifiche dietetiche:

  • –  Dieta bilanciata e ipocalorica: Seguire un piano alimentare sano e personalizzato, ricco di fibre e povero di zuccheri semplici e grassi saturi.
  • –  Ripartizione dei pasti in 5-6 frazioni: Consumare pasti e spuntini regolarmente durante il giorno per evitare picchi glicemici.
  • –  Scelta di cibi integrali: Preferire cereali integrali, frutta e verdura a cibi raffinati e dolci.
  • –  Idratazione adeguata: Bere molta acqua durante il giorno per rimanere idratati.

Attività fisica regolare:

  • –  Svolgere almeno 30 minuti di attività fisica moderata la maggior parte dei giorni della settimana.
  • –  Scegliere attività piacevoli e adatte alle proprie condizioni.
  • –  Consultare il proprio medico prima di iniziare un nuovo programma di esercizi.

Monitoraggio della glicemia:

  • –  Misurare regolarmente i livelli di glucosio nel sangue a casa con un glucometro.
  • –  Registrare i risultati e condividerli con il proprio medico.

Farmaci:

  • –  In alcuni casi, se le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti a controllare la glicemia, possono essere necessari farmaci ipoglicemizzanti.
  • –  I farmaci più comunemente utilizzati per il diabete gestazionale sono l’insulina e la metformina.
  • –  La scelta del farmaco e il dosaggio saranno stabiliti dal medico in base alle individuali esigenze della donna.

Supporto psicologico:

  • –  Il diabete gestazionale può causare stress e ansia.
  • –  È importante ricevere supporto psicologico dal proprio partner, dalla famiglia, dagli amici o da un professionista.