GLUCAGONE

Laboratorio Analisi

NOTE INFORMATIVE
  

Il glucagone è un ormone peptidico prodotto dalle cellule alfa del pancreas.

La sua principale funzione è quella di aumentare i livelli di glucosio nel sangue (glicemia), agendo in modo opposto all’insulina.

Come funziona?

Quando la glicemia scende al di sotto di un certo livello, il pancreas rilascia glucagone nel sangue. Questo ormone agisce principalmente sul fegato, stimolando la glicogenolisi (la scomposizione del glicogeno in glucosio) e la gluconeogenesi (la produzione di glucosio a partire da altre sostanze, come aminoacidi e lattato). In questo modo, il glucagone contribuisce a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue, fornendo energia alle cellule anche in condizioni di digiuno o durante l’attività fisica.

Quando è importante?

Il glucagone è fondamentale per prevenire l’ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue), una condizione pericolosa che può causare debolezza, confusione, convulsioni e persino coma. È particolarmente importante per le persone con diabete, che possono essere più soggette a ipoglicemia a causa di un’eccessiva produzione di insulina o di un’assunzione inadeguata di carboidrati. In caso di grave ipoglicemia, il glucagone può essere somministrato per via iniettiva per aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue.

L’esame del glucagone, sebbene meno comune rispetto ad altri esami del sangue, può essere utile in diverse situazioni cliniche:

  1. Diagnosi di tumori pancreatici:
    • –  Glucagonoma: Un tumore raro delle cellule alfa del pancreas che produce un eccesso di glucagone. Livelli elevati di glucagone possono essere un segno distintivo di questa condizione.
  1. Valutazione di ipoglicemia:
    • –  Ipoglicemia inspiegabile: In caso di episodi ricorrenti di ipoglicemia senza una causa evidente, l’esame del glucagone può aiutare a identificare un’eventuale disfunzione nella produzione o nella risposta a questo ormone.
    • –  Ipoglicemia neonatale: Nei neonati con ipoglicemia persistente, l’esame del glucagone può essere utile per valutare la capacità del pancreas di produrre questo ormone in risposta a bassi livelli di glucosio.
  1. Monitoraggio di malattie endocrine:
    • –  Diabete mellito: In alcune forme di diabete, la produzione di glucagone può essere alterata, contribuendo a squilibri glicemici. L’esame del glucagone può essere utile per valutare la funzione delle cellule alfa del pancreas in questi pazienti.
  1. Valutazione della funzionalità pancreatica:
    • –  Pancreatite cronica: In caso di pancreatite cronica, la produzione di glucagone può essere compromessa. L’esame può aiutare a valutare il grado di danno pancreatico.
  1. Ricerca:
    • –  Studio del metabolismo del glucosio: L’esame del glucagone può essere utilizzato nella ricerca per comprendere meglio il ruolo di questo ormone nel metabolismo del glucosio e nelle malattie correlate.

si considerano normali i seguenti intervalli:

  • –  A digiuno: 20-100 pg/mL (picogrammi per millilitro)
  • –  Dopo un pasto: I livelli di glucagone tendono a diminuire dopo un pasto, ma non esiste un intervallo di riferimento specifico.

I valori del glucagone aumentano principalmente in risposta a:

  1. Ipoglicemia: La diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue è il principale stimolo per la secrezione di glucagone. Questo avviene fisiologicamente durante il digiuno o l’attività fisica prolungata, ma può anche essere causato da altre condizioni come l’assunzione eccessiva di insulina o di altri farmaci ipoglicemizzanti.

  2. Stress: Situazioni di stress fisico o emotivo possono stimolare il rilascio di glucagone, come parte della risposta “lotta o fuga” dell’organismo.

  3. Aumento di alcuni aminoacidi nel sangue: L’ingestione di proteine ricche di aminoacidi, in particolare alanina e arginina, può stimolare la secrezione di glucagone.

  4. Alcune patologie:

    • –  Glucagonoma: Un tumore raro delle cellule alfa del pancreas che produce un eccesso di glucagone.
    • –  Insufficienza renale cronica: I reni svolgono un ruolo nel metabolismo del glucagone, quindi la loro insufficienza può portare ad un aumento dei suoi livelli.
    • –  Cirrosi epatica: La cirrosi può compromettere la capacità del fegato di rispondere al glucagone, portando ad un aumento della sua produzione.
    • –  Diabete mellito di tipo 1: In alcuni casi, il diabete di tipo 1 può essere associato ad un’eccessiva produzione di glucagone, contribuendo all’iperglicemia.

I valori del glucagone si abbassano principalmente in risposta a:

  1. Aumento della glicemia: L’aumento dei livelli di glucosio nel sangue, in particolare dopo un pasto, inibisce la secrezione di glucagone. Questo è un meccanismo fisiologico importante per evitare un’eccessiva produzione di glucosio da parte del fegato.

  2. Aumento dell’insulina: L’insulina, l’ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas, ha un effetto inibitorio sulla secrezione di glucagone. Pertanto, un aumento dei livelli di insulina, ad esempio dopo un pasto o in seguito alla somministrazione di insulina esogena, porta ad una diminuzione dei livelli di glucagone.

  3. Somatostatina: La somatostatina è un ormone prodotto dalle cellule delta del pancreas che inibisce la secrezione sia di insulina che di glucagone. Pertanto, un aumento dei livelli di somatostatina può portare ad una diminuzione dei livelli di glucagone.

  4. Acidi grassi liberi: Un aumento degli acidi grassi liberi nel sangue, ad esempio durante il digiuno prolungato o in caso di dieta chetogenica, può inibire la secrezione di glucagone.

  5. Alcune patologie:

    • –  Insulinoma: Un tumore raro delle cellule beta del pancreas che produce un eccesso di insulina. L’iperinsulinismo cronico può sopprimere la produzione di glucagone.

La preparazione per l’esame del glucagone è relativamente semplice, ma richiede alcuni accorgimenti per garantire risultati accurati:

Digiuno:

  • –  È fondamentale osservare un digiuno di almeno 8-12 ore prima del prelievo di sangue. Questo perché l’assunzione di cibo, in particolare di carboidrati, può influenzare i livelli di glucagone, abbassandoli. Durante il digiuno è consentito bere acqua.

Comunicare l’assunzione di farmaci:

  • –  È importante informare il medico o il personale del laboratorio su eventuali farmaci o integratori che si stanno assumendo, poiché alcuni di essi possono influenzare i livelli di glucagone. In particolare, è importante segnalare l’uso di:
      1. Insulina o altri farmaci ipoglicemizzanti
      2. Corticosteroidi
      3. Ormoni della crescita
      4. Farmaci beta-bloccanti
      5. Alcuni antibiotici