IL DIABETOLOGO
Il diabetologo è un medico specializzato nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione del diabete mellito. E’ una figura professionale che possiede una profonda conoscenza della fisiopatologia del diabete, delle sue complicanze e delle diverse strategie terapeutiche disponibili.
QUALI SONO LE PATOLOGIE CHE CURA?
Elenco delle patologie e condizioni di cui si occupa un diabetologo:
1. Tipi di Diabete Mellito:
- Diabete di tipo 1:
- Definizione: Malattia autoimmune in cui il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina.
- Caratteristiche: Esordio spesso in età giovanile, necessità di terapia insulinica a vita.
- Diabete di tipo 2:
- Definizione: Forma di diabete caratterizzata da insulino-resistenza (le cellule non rispondono adeguatamente all’insulina) e/o da un deficit di produzione di insulina.
- Caratteristiche: Spesso associato a obesità, stile di vita sedentario e familiarità. Il trattamento può includere modifiche dello stile di vita, farmaci orali e/o insulina.
- Diabete gestazionale:
- Definizione: Forma di diabete che si manifesta durante la gravidanza in donne che in precedenza non avevano il diabete.
- Caratteristiche: Generalmente si risolve dopo il parto, ma aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in futuro.
2. Complicanze del Diabete:
Il diabetologo si occupa anche della prevenzione, diagnosi e gestione delle complicanze croniche del diabete, che possono interessare diversi organi e sistemi:
- Complicanze microvascolari:
- Retinopatia diabetica: Danno ai vasi sanguigni della retina, che può portare a cecità.
- Nefropatia diabetica: Danno ai reni, che può progredire fino all’insufficienza renale cronica.
- Neuropatia diabetica: Danno ai nervi, che può causare intorpidimento, formicolio, dolore e debolezza agli arti, problemi digestivi, disfunzione erettile e altri disturbi.
- Complicanze macrovascolari:
- Malattia coronarica: Aumento del rischio di angina pectoris, infarto miocardico e altre malattie cardiache.
- Ictus: Aumento del rischio di ictus ischemico ed emorragico.
- Arteriopatia periferica: Riduzione del flusso sanguigno agli arti inferiori, che può causare dolore, ulcere e, nei casi più gravi, amputazione.
- Piede diabetico: Ulcere e infezioni ai piedi, causate da neuropatia, vasculopatia e deformità del piede.
- Altre complicanze:
- Disfunzione erettile
- Infezioni ricorrenti
- Problemi dentali e gengivali
- Depressione e ansia
3. Altre condizioni:
Oltre al diabete mellito, il diabetologo può occuparsi anche di altre condizioni correlate, come:
- Alterata glicemia a digiuno (IFG) e alterata tolleranza al glucosio (IGT): Condizioni che rappresentano un aumentato rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
- Sindrome metabolica: Insieme di fattori di rischio (obesità addominale, ipertensione, elevati livelli di trigliceridi e colesterolo, glicemia alterata) che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
- Ipoglicemia: Basso livello di glucosio nel sangue, che può causare sintomi come debolezza, tremori, confusione e, nei casi più gravi, perdita di coscienza.
- Diabete insipido: Condizione rara caratterizzata da un’eccessiva produzione di urine diluite, non correlata al diabete mellito.
QUALI SONO GLI ESAMI CHE SOLITAMENTE CHIEDE?
Elenco degli esami che solitamente richiede lo specialista in diabetologia:
1. Esami del sangue:
- Glicemia a digiuno: Misura il livello di glucosio nel sangue dopo un digiuno di almeno 8 ore. È un esame fondamentale per la diagnosi del diabete.
- Emoglobina glicata (HbA1c): Indica il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2-3 mesi. Fornisce un quadro più completo del controllo glicemico rispetto alla glicemia a digiuno.
- Profilo lipidico: Include la misurazione del colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi. È importante per valutare il rischio cardiovascolare, frequente nei pazienti diabetici.
- Funzionalità renale: Creatinina, azotemia e microalbuminuria sono utili per valutare la funzionalità dei reni, che possono essere danneggiati dal diabete.
- Elettroliti: Sodio, potassio, calcio, cloro e fosforo. Alterazioni di questi valori possono essere associate a complicanze del diabete o a terapie farmacologiche.
- Enzimi epatici: GOT (AST), GPT (ALT) e gamma GT. Permettono di valutare la funzionalità del fegato, che può essere compromessa in presenza di diabete o di altre patologie.
- Emocromo completo con formula: Fornisce informazioni sulle cellule del sangue, utili per escludere anemie o infezioni.
- Vitamina D: La carenza di vitamina D è frequente nei pazienti diabetici e può contribuire a un peggior controllo glicemico e a un aumentato rischio di complicanze.
- Ormoni: In alcuni casi, possono essere richiesti esami per valutare la funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4) o la presenza di altre patologie endocrine (cortisolo, prolattina, ecc.).
- Autoanticorpi: Nel diabete di tipo 1, la ricerca di autoanticorpi (anti-GAD, anti-IA2, anti-insulina) può aiutare a confermare la diagnosi.
- Peptide C: Utile per valutare la produzione di insulina endogena, soprattutto nei pazienti con diabete di tipo 2.
2. Esami delle urine:
- Esame delle urine completo: Analisi chimico-fisica e microscopica delle urine per individuare la presenza di glucosio, proteine, chetoni, sangue o infezioni.
- Microalbuminuria: Misura la quantità di albumina nelle urine, un indicatore precoce di danno renale.
- Creatinina urinaria spot: Utile per valutare la funzionalità renale.
3. Altri esami:
- Elettrocardiogramma (ECG): Registra l’attività elettrica del cuore e può individuare eventuali alterazioni del ritmo cardiaco o segni di ischemia.
- Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: Esame ecografico che valuta il flusso sanguigno nelle arterie del collo, importanti per l’apporto di sangue al cervello.
- Fundus oculi: Esame del fondo oculare per valutare lo stato dei vasi sanguigni della retina, che possono essere danneggiati dal diabete (retinopatia diabetica).
- Test per la valutazione di neuropatia: Esami per valutare la presenza di danni ai nervi periferici, una complicanza frequente del diabete (neuropatia diabetica). Possono includere l’esame della sensibilità vibratoria, termica e tattile, lo studio della conduzione nervosa e l’elettromiografia.
- Monitoraggio continuo del glucosio (CGM): Sistema di monitoraggio che misura i livelli di glucosio nel liquido interstiziale in continuo, fornendo informazioni dettagliate sull’andamento glicemico durante l’arco della giornata.
- Test di tolleranza al glucosio orale (OGTT): Misura la risposta del corpo all’assunzione di una quantità standard di glucosio. Utilizzato per diagnosticare il diabete o il prediabete.
- Test di tolleranza al glucosio endovenoso (IVGTT): Simile all’OGTT, ma il glucosio viene somministrato per via endovenosa. Utilizzato in casi specifici, come la diagnosi del diabete gestazionale o la valutazione della secrezione di insulina.
QUALI SONO LE TERAPIE CHE SOLITAMENTE PRESCRIVE?
Elenco delle terapie che solitamente può prescrivere uno specialista in diabetologia:
1. Terapie non farmacologiche:
- Educazione terapeutica: Fornire al paziente informazioni sulla malattia, la sua gestione, le complicanze e le strategie per prevenirle.
- Automonitoraggio glicemico
- Tecniche di iniezione di insulina (se necessario)
- Gestione delle ipoglicemie e iperglicemie
- Alimentazione e attività fisica
- Consulenza nutrizionale: Elaborazione di un piano alimentare personalizzato, con particolare attenzione all’indice glicemico degli alimenti, alla distribuzione dei carboidrati e al controllo delle calorie.
- Attività fisica: Incoraggiamento alla pratica regolare di attività fisica adattata alle condizioni del paziente, per migliorare il controllo glicemico, la sensibilità all’insulina e la salute cardiovascolare.
- Supporto psicologico: Aiuto nella gestione dell’impatto emotivo e psicologico della malattia, con eventuale riferimento a professionisti specializzati.
2. Terapie farmacologiche:
- Farmaci ipoglicemizzanti orali:
- Biguanidi (Metformina): Riducono la produzione di glucosio da parte del fegato e aumentano la sensibilità all’insulina.
- Sulfaniluree (Glimepiride, Glipizide): Stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas.
- Glinidi (Repaglinide, Nateglinide): Stimolano la produzione di insulina in risposta ai pasti.
- Tiazolidinedioni (Pioglitazone): Aumentano la sensibilità all’insulina nei tessuti muscolari e adiposi.
- Inibitori della DPP-4 (Sitagliptin, Saxagliptin): Aumentano i livelli di incretine, ormoni che stimolano la produzione di insulina e inibiscono la secrezione di glucagone.
- Inibitori del SGLT2 (Dapagliflozin, Empagliflozin): Aumentano l’escrezione di glucosio attraverso le urine.
- Farmaci iniettabili:
- Insulina: Diversi tipi di insulina con diverse durate d’azione (rapida, intermedia, lenta), somministrati tramite iniezioni sottocutanee o microinfusori.
- Analoghi del GLP-1 (Liraglutide, Semaglutide): Mimano l’azione delle incretine, stimolando la produzione di insulina e inibendo la secrezione di glucagone. Possono anche ridurre l’appetito e favorire la perdita di peso.
- Altri farmaci:
- Statine: Per ridurre il colesterolo e il rischio cardiovascolare.
- Antipertensivi: Per controllare la pressione arteriosa.
- Aspirina a basso dosaggio: Per prevenire eventi cardiovascolari.
3. Dispositivi medici:
- Glucometri: Per l’automonitoraggio della glicemia capillare.
- Microinfusori: Per la somministrazione continua di insulina.
- Sistemi di monitoraggio continuo del glucosio (CGM): Forniscono letture continue della glicemia interstiziale.
- Penne per insulina: Per semplificare la somministrazione di insulina.
4. Terapia chirurgica:
- Chirurgia bariatrica: In casi selezionati di obesità grave, può portare a un miglioramento significativo del controllo glicemico e alla remissione del diabete di tipo 2.
QUANDO BISOGNA CONSULTARLO?
Elenco di quando è necessario consultare uno specialista in diabetologia:
1. Sintomi sospetti:
- Segni classici di diabete:
- Aumento della sete (polidipsia)
- Minzione frequente (poliuria)
- Fame eccessiva (polifagia)
- Perdita di peso inspiegabile
- Visione offuscata
- Guarigione lenta delle ferite
- Formicolio o intorpidimento alle mani o ai piedi
- Altri sintomi:
- Stanchezza e debolezza
- Irritabilità
- Infezioni frequenti (vaginali, cutanee, urinarie)
2. Fattori di rischio:
- Familiarità: Genitori, fratelli o sorelle con diabete
- Sovrappeso o obesità: Indice di Massa Corporea (IMC) > 25 kg/m²
- Stile di vita sedentario
- Età: > 45 anni
- Etnia: Appartenenza a gruppi etnici ad alto rischio (afroamericani, ispanici, asiatici, nativi americani)
- Storia di diabete gestazionale o parto di un bambino con peso alla nascita > 4 kg
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
- Prediabete: Glicemia a digiuno alterata o intolleranza al glucosio
- Condizioni mediche associate: Ipertensione arteriosa, colesterolo alto, malattie cardiovascolari
3. Monitoraggio e gestione del diabete:
- Diagnosi di diabete: Per impostare un piano di cura personalizzato, che include educazione terapeutica, terapia farmacologica (se necessaria), monitoraggio della glicemia e stile di vita.
- Diabete preesistente: Per controlli periodici, aggiustamento della terapia, gestione delle complicanze e supporto nella gestione quotidiana della malattia.
- Complicanze del diabete: Se si manifestano problemi agli occhi (retinopatia diabetica), ai reni (nefropatia diabetica), ai nervi (neuropatia diabetica), al cuore o ai vasi sanguigni.
- Diabete gestazionale: Per monitorare la glicemia durante la gravidanza e prevenire complicanze per la madre e il bambino.
4. Prevenzione:
- Soggetti a rischio: Anche in assenza di sintomi, è consigliabile consultare un diabetologo per una valutazione del rischio e consigli sulla prevenzione.
GLOSSARIO E STRUMENTAZIONE IN DIABETOLOGIA
A
- Acanthosis nigricans: Ispessimento e oscuramento della pelle, spesso intorno al collo o alle ascelle, che può essere un segno di resistenza all’insulina.
- Acidosi lattica: Grave complicanza del diabete caratterizzata da un accumulo di acido lattico nel sangue.
- Acidosi: Condizione in cui il sangue diventa troppo acido a causa di un accumulo di chetoni, spesso osservata nel diabete di tipo 1 non controllato.
- Aghi per insulina: Aghi sottili e corti utilizzati per iniettare l’insulina sotto la pelle.
- Aghi per penna da insulina: Aghi sottili e corti, monouso, progettati per essere utilizzati con penne pre-riempite di insulina. Sono disponibili in diverse lunghezze e diametri per soddisfare le esigenze individuali.
- Albuminuria: Presenza di albumina, una proteina, nelle urine, che può essere un segno precoce di danno renale.
- Alfa-glucosidasi: Enzima che aiuta a digerire i carboidrati. Gli inibitori dell’alfa-glucosidasi sono un tipo di farmaco per il diabete.
- Analizzatore di emoglobina glicata (HbA1c): Strumento che misura la percentuale di emoglobina glicata nel sangue, fornendo una misura della glicemia media negli ultimi 2-3 mesi.
- Analoghi dell’insulina: Versioni sintetiche dell’insulina, progettate per avere diverse velocità di inizio e durata d’azione.
- Anticorpi anti-GAD: Anticorpi diretti contro l’enzima acido glutammico decarbossilasi, spesso presenti nel diabete di tipo 1.
- Autoiniettore: Dispositivo a molla che inietta automaticamente una dose predeterminata di insulina quando viene premuto contro la pelle.
- Automonitoraggio glicemico: Misurazione regolare dei livelli di glucosio nel sangue a casa utilizzando un glucometro.
B
- Basale: Livello costante di insulina necessario per mantenere i livelli di glucosio nel sangue stabili tra i pasti e durante la notte.
- Beta-cellule: Cellule del pancreas che producono insulina.
- Biguanidi: Classe di farmaci per il diabete che riducono la produzione di glucosio da parte del fegato e aumentano la sensibilità all’insulina. (es. metformina)
- Bolo: Dose di insulina somministrata prima dei pasti per coprire l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue dopo aver mangiato.
C
- Carboidrati: Nutrienti che si trasformano in glucosio nel corpo.
- Catetere: Tubicino sottile e flessibile utilizzato per infondere insulina nel tessuto sottocutaneo. Viene utilizzato con microinfusori.
- Cetoacidosi diabetica: Grave complicanza del diabete causata da un accumulo di chetoni nel sangue.
- CGM (Continuous Glucose Monitoring) – Sistema di monitoraggio continuo del glucosio: Dispositivo che misura la glicemia interstiziale in continuo, generalmente ogni 5 minuti, tramite un sensore inserito sottopelle. I dati vengono trasmessi a un ricevitore o a uno smartphone, fornendo un quadro completo dell’andamento glicemico.
- Chetoacidosi: vedi Cetoacidosi diabetica
- Chetometro: Strumento utilizzato per misurare il livello di chetoni nel sangue o nelle urine. I chetoni sono prodotti di scarto del metabolismo dei grassi che si accumulano nel sangue quando l’organismo non ha abbastanza insulina.
- Chetoni: Sostanze chimiche prodotte quando il corpo brucia grassi per produrre energia invece del glucosio.
- Colesterolo: Tipo di grasso nel sangue. Livelli elevati di colesterolo possono aumentare il rischio di malattie cardiache.
- Complicanze del diabete: Problemi di salute a lungo termine che possono derivare da livelli elevati di glucosio nel sangue, come malattie cardiache, ictus, danni ai reni, danni ai nervi e problemi agli occhi.
D
- Diabete di tipo 1: Forma di diabete in cui il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas, causando una carenza di insulina.
- Diabete di tipo 2: Forma di diabete in cui il corpo non produce abbastanza insulina o non la usa in modo efficace.
- Diabete gestazionale: Diabete che si sviluppa durante la gravidanza.
- Dieta per il diabete: Piano alimentare che aiuta a controllare i livelli di glucosio nel sangue.
- Dispositivo pungidito: Dispositivo utilizzato per pungere il dito e ottenere una goccia di sangue per la misurazione della glicemia capillare.
E
- Edema maculare: Gonfiore nella macula, la parte centrale della retina, che può causare problemi di vista.
- Emoglobina glicata (HbA1c): Test del sangue che misura il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2-3 mesi.
F
- Farmaci ipoglicemizzanti orali: Farmaci assunti per bocca per abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
- Fattori di rischio: Condizioni o comportamenti che aumentano la probabilità di sviluppare una malattia.
- Fibra: Tipo di carboidrato che non viene digerito dal corpo. La fibra può aiutare a controllare i livelli di glucosio nel sangue.
- Fructosamina: Test del sangue che misura il livello medio di glucosio nel sangue nelle ultime 2-3 settimane.
G
- Glicemia a digiuno: Livello di glucosio nel sangue misurato dopo un digiuno di almeno 8 ore.
- Glicemia postprandiale: Livello di glucosio nel sangue misurato 2 ore dopo un pasto.
- Glicemia: Livello di glucosio nel sangue.
- Glicosuria: Presenza di glucosio nelle urine.
- Glucagone: Ormone prodotto dal pancreas che aumenta i livelli di glucosio nel sangue.
- Glucometro: Strumento portatile utilizzato per misurare la glicemia capillare. Funziona analizzando una goccia di sangue ottenuta tramite un dispositivo pungidito.
- Glucosio: Tipo di zucchero che è la principale fonte di energia per il corpo.
I
- Ictus: Danno cerebrale causato da un’interruzione del flusso sanguigno al cervello.
- Indice glicemico (IG): Misura di quanto velocemente un alimento aumenta i livelli di glucosio nel sangue.
- Infusore: Vedi “Microinfusore”.
- Insulina basale: Insulina a lunga durata d’azione che fornisce una copertura costante per tutto il giorno.
- Insulina prandiale: Insulina a breve o rapida durata d’azione che viene utilizzata per coprire i pasti.
- Insulina: Ormone prodotto dal pancreas che aiuta il glucosio a entrare nelle cellule per essere utilizzato come energia.
- Insulino-resistenza: Condizione in cui il corpo non risponde correttamente all’insulina.
- Iperglicemia: Livelli elevati di glucosio nel sangue.
- Ipoglicemia: Livelli bassi di glucosio nel sangue.
L
- Lancetta: Ago molto piccolo e sottile utilizzato con il dispositivo pungidito per pungere il dito.
- Lipidi: Grassi nel sangue, inclusi colesterolo e trigliceridi.
- Livelli di glucosio nel sangue: Quantità di glucosio presente nel sangue.
M
- Macroangiopatia: Danno ai vasi sanguigni di grandi dimensioni, come arterie e vene.
- Microalbuminuria: Presenza di piccole quantità di albumina nelle urine, un segno precoce di danno renale.
- Microangiopatia: Danno ai vasi sanguigni di piccole dimensioni, come quelli degli occhi e dei reni.
- Microinfusore: Piccolo dispositivo elettronico indossabile che eroga insulina in continuo attraverso un catetere inserito sottopelle. Permette di personalizzare la terapia insulinica in base alle esigenze individuali.
- Monitoraggio continuo del glucosio (CGM): Dispositivo che misura i livelli di glucosio nel sangue in modo continuo.
N
- Nefropatia diabetica: Danno ai reni causato dal diabete.
- Neuropatia diabetica: Danno ai nervi causato dal diabete.
O
- Obesità: Condizione di eccessivo accumulo di grasso corporeo.
P
- Penna da insulina: Dispositivo utilizzato per iniettare l’insulina. Contiene una cartuccia di insulina e un ago monouso.
- Piede diabetico: Problemi ai piedi causati da danni ai nervi e ai vasi sanguigni, che possono portare a ulcere e infezioni.
- Pompa da insulina: Vedi “Microinfusore”..
- Prediabete: Condizione in cui i livelli di glucosio nel sangue sono più alti del normale, ma non abbastanza alti da essere diagnosticati come diabete.
- Profilo glicemico: Serie di misurazioni della glicemia effettuate in diversi momenti della giornata.
R
- Resistenza all’insulina: Condizione in cui il corpo non risponde correttamente all’insulina.
- Retinopatia diabetica: Danno ai vasi sanguigni della retina causato dal diabete.
- Rischio cardiovascolare: Probabilità di sviluppare malattie cardiache o ictus.
S
- Sensore per CGM: Piccolo dispositivo inserito sottopelle che misura la glicemia interstiziale in continuo.
- Sindrome metabolica: Gruppo di fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus.
- Siringa da insulina: Siringa graduata con ago sottile, utilizzata per aspirare e iniettare insulina.
- Stili di vita: Abitudini e comportamenti che influenzano la salute, come l’alimentazione, l’attività fisica e il fumo.
T
- Terapia insulinica: Trattamento del diabete con iniezioni di insulina.
- Test delle urine: Strisce reattive utilizzate per rilevare la presenza di glucosio e chetoni nelle urine.
- Test di tolleranza al glucosio: Test che misura la risposta del corpo a un carico di glucosio.
- Trigliceridi: Tipo di grasso nel sangue. Livelli elevati di trigliceridi possono aumentare il rischio di malattie cardiache.
U
- Ulcera diabetica: Lesione della pelle che guarisce lentamente a causa di danni ai nervi e ai vasi sanguigni.
Z
- Zuccheri: Termine generico per i carboidrati semplici, come glucosio, fruttosio e saccarosio.