L’ANGIOLOGO


L’angiologo si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie del sistema circolatorio, ovvero di arterie, vene e vasi linfatici.

Elenco delle patologie che solitamente cura lo specialista in angiologia:

1. Patologie arteriose
    • Aterosclerosi: è una malattia cronica infiammatoria che colpisce le arterie di grande e medio calibro. È caratterizzata dalla formazione di placche aterosclerotiche, composte da lipidi, cellule infiammatorie e tessuto fibroso, che si accumulano all’interno delle pareti arteriose, restringendone il lume e ostacolando il flusso sanguigno.
      • Arteriopatia obliterante periferica (AOP): è una manifestazione dell’aterosclerosi a livello degli arti inferiori, caratterizzata da dolore durante la deambulazione (claudicatio intermittens) e, nei casi più gravi, da dolore a riposo, ulcere e gangrena.
      • Ictus ischemico: è causato dall’occlusione di un’arteria cerebrale, che determina la mancanza di apporto di ossigeno e nutrienti a una parte del cervello.
      • Aneurisma: è una dilatazione patologica di un’arteria, che può interessare qualsiasi distretto arterioso. Gli aneurismi più frequenti sono quelli dell’aorta addominale e toracica.
      • Dissezione arteriosa: è una lacerazione della parete arteriosa, che crea un falso lume all’interno del vaso, con conseguente riduzione del flusso sanguigno.
    • Arteriti: sono un gruppo di malattie infiammatorie che colpiscono le arterie, principalmente di piccolo e medio calibro.
      • Arterite di Takayasu: colpisce prevalentemente l’aorta e i suoi rami principali.
      • Arterite temporale: colpisce le arterie temporali e può causare cecità.
      • Malattia di Buerger: colpisce le arterie e le vene degli arti, principalmente nei fumatori.
    • Angina pectoris: è un dolore al petto causato da un ridotto apporto di sangue al cuore, solitamente a causa di una stenosi coronarica.
    • Infarto miocardico acuto: è la necrosi di una parte del muscolo cardiaco, causata dall’occlusione completa di un’arteria coronarica.
2. Patologie venose
    • Insufficienza venosa cronica (IVC): è una condizione caratterizzata da un alterato ritorno venoso dagli arti inferiori al cuore.
      • Vene varicose: sono dilatazioni patologiche delle vene superficiali degli arti inferiori.
      • Teleangectasie: sono dilatazioni di piccoli vasi venosi, comunemente note come “capillari”.
      • Edema: è un accumulo di liquido nei tessuti, che si manifesta con gonfiore.
      • Ulcere venose: sono lesioni cutanee croniche che si formano a causa dell’insufficienza venosa.
    • Trombosi venosa profonda (TVP): è la formazione di un coagulo di sangue (trombo) in una vena profonda, solitamente degli arti inferiori.
      • Embolia polmonare: è una complicanza della TVP, che si verifica quando un frammento di trombo si stacca e migra fino ai polmoni, ostruendo un’arteria polmonare.
    • Sindrome post-trombotica: è un insieme di sintomi e segni che possono manifestarsi dopo un episodio di TVP, come dolore, gonfiore, crampi e ulcere.
    • Tromboflebite superficiale: è l’infiammazione di una vena superficiale, associata alla formazione di un trombo.
3. Patologie linfatiche
    • Linfedema: è un accumulo di linfa nei tessuti, causato da un’ostruzione o da un malfunzionamento del sistema linfatico.
      • Linfedema primario: è causato da un’anomalia congenita del sistema linfatico.
      • Linfedema secondario: è causato da un danno al sistema linfatico, ad esempio a seguito di un intervento chirurgico, di radioterapia o di un’infezione.
    • Linfangite: è l’infiammazione dei vasi linfatici.
    • Linfadenite: è l’infiammazione dei linfonodi.
4. Altre patologie
    • Malformazioni vascolari: sono anomalie congenite dei vasi sanguigni.
    • Angiodisplasie: sono anomalie acquisite dei vasi sanguigni.
    • Ulcere vascolari: sono lesioni cutanee croniche che si formano a causa di un insufficiente apporto di sangue ai tessuti.
    • Piede diabetico: è una complicanza del diabete mellito, caratterizzata da lesioni cutanee, ulcere e infezioni ai piedi.

Elenco degli esami che solitamente richiede lo specialista in angiologia:

1.Esami non invasivi:
    • Ecocolordoppler: È l’esame di primo livello in angiologia. Permette di visualizzare le vene e le arterie, valutare il flusso sanguigno e individuare eventuali anomalie come restringimenti (stenosi), occlusioni, trombi, aneurismi, malformazioni vascolari. Può essere eseguito su diversi distretti corporei:

      • Ecocolordoppler TSA (tronchi sovra-aortici): Valuta le arterie che portano il sangue al cervello.
      • Ecocolordoppler arti superiori/inferiori: Studia la circolazione arteriosa e venosa degli arti.
      • Ecocolordoppler aorta addominale: Esamina l’aorta addominale per individuare aneurismi o altre patologie.
      • Ecocolordoppler arterie renali: Valuta il flusso sanguigno nelle arterie renali.
    • Pletismografia: Misura le variazioni di volume di un arto o di un segmento corporeo, utili per valutare la funzionalità del sistema venoso e la presenza di eventuali ostruzioni.

    • Capillaroscopia: Esame microscopico che permette di visualizzare i capillari del letto ungueale, utile per la diagnosi di malattie reumatiche e microvascolari.

    • Oscilometria: Misura la pressione arteriosa a diversi livelli degli arti, utile per valutare la presenza di arteriopatia periferica.

    • Angiografia a risonanza magnetica (angio-RM): Tecnica di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per visualizzare i vasi sanguigni. Fornisce immagini dettagliate senza l’utilizzo di mezzi di contrasto iodati.

    • Angiografia con tomografia computerizzata (angio-TC): Tecnica di imaging che utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) e un mezzo di contrasto iodato per visualizzare i vasi sanguigni. Offre immagini tridimensionali dettagliate.

2.Esami invasivi:
    • Arteriografia: Esame radiologico invasivo che prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto direttamente in un’arteria. Permette di visualizzare con precisione il lume del vaso e individuare eventuali restringimenti o occlusioni.

    • Flebo-linfografia: Tecnica radiologica invasiva che prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto nel sistema linfatico per visualizzare i vasi linfatici e i linfonodi.

3.Altri esami:
    • Esami del sangue: Possono essere richiesti per valutare la presenza di fattori di rischio cardiovascolare (colesterolo, trigliceridi, glicemia), infiammazione o altre condizioni che possono influire sulla salute dei vasi sanguigni.
    • Esame urine: Utile per valutare la funzionalità renale, che può essere compromessa in presenza di alcune patologie vascolari.
4.Esami specifici per patologie:
    • Test di Allen: Valuta la pervietà delle arterie della mano.
    • Indice caviglia-braccio (ABI): Misura il rapporto tra la pressione arteriosa alla caviglia e quella al braccio, utile per diagnosticare l’arteriopatia periferica.
    • Walking test: Valuta la capacità di camminare in pazienti con arteriopatia periferica.

Elenco delle terapie che uno specialista in angiologia può prescrivere:

1. Terapie farmacologiche:
    • Farmaci antiaggreganti: come l’aspirina o il clopidogrel, per prevenire la formazione di trombi.
    • Farmaci anticoagulanti: come warfarin o i nuovi anticoagulanti orali (NAO), per prevenire la formazione o l’estensione di trombi già esistenti.
    • Farmaci fibrinolitici: per dissolvere i trombi già formati.
    • Farmaci vasodilatatori: per migliorare il flusso sanguigno.
    • Statine: per ridurre i livelli di colesterolo.
    • Farmaci per il controllo della pressione arteriosa: come ACE-inibitori, beta-bloccanti o diuretici.
2. Terapie conservative:
    • Calze elastiche a compressione graduata: per migliorare il ritorno venoso e ridurre il gonfiore alle gambe.
    • Elevazione degli arti inferiori: per favorire il drenaggio venoso.
    • Esercizio fisico regolare: per migliorare la circolazione sanguigna.
    • Consigli dietetici: per mantenere un peso sano e ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.
    • Cessazione del fumo: il fumo è un importante fattore di rischio per le malattie vascolari.
3. Terapie mini-invasive:
    • Scleroterapia: per eliminare le vene varicose o i capillari.
    • Laserterapia: per trattare le teleangectasie (capillari) e le piccole vene varicose.
    • Radiofrequenza: per chiudere le vene varicose.
    • Terapia endovascolare: per trattare aneurismi, stenosi o occlusioni dei vasi sanguigni.
4. Terapia chirurgica:
    • Chirurgia tradizionale a cielo aperto: per trattare patologie vascolari complesse.
    • Chirurgia endovascolare: per trattare aneurismi, stenosi o occlusioni dei vasi sanguigni con tecniche mini-invasive.
    • Bypass: per creare un nuovo percorso per il flusso sanguigno in caso di occlusione di un vaso.
    • Angioplastica: per dilatare un vaso sanguigno ristretto.

Motivi per consultare un angiologo:

1.Sintomi:
    • Gambe:
      • Gonfiore, pesantezza e dolore alle gambe, specialmente a fine giornata o dopo essere stati in piedi a lungo.
      • Crampi o formicolio alle gambe.
      • Vene varicose o capillari visibili.
      • Cambiamenti di colore o temperatura della pelle delle gambe (pallida, bluastra, fredda).
      • Ulcere o ferite che non guariscono sulle gambe o sui piedi.
    • Braccia:
      • Gonfiore, dolore o intorpidimento alle braccia o alle mani.
      • Vene prominenti sulle braccia.
      • Freddezza o pallore delle mani.
    • Altri sintomi:
      • Vertigini o svenimenti.
      • Mal di testa frequenti.
      • Dolore al petto o alla schiena.
      • Difficoltà a respirare.
      • Impotenza.
2.Condizioni mediche:
    • Diabete: il diabete può danneggiare i vasi sanguigni, aumentando il rischio di malattie vascolari periferiche.
    • Ipertensione: la pressione alta può danneggiare le arterie e aumentare il rischio di aneurismi e ictus.
    • Colesterolo alto: il colesterolo alto può contribuire all’aterosclerosi, un accumulo di placca nelle arterie.
    • Malattie cardiache: le malattie cardiache possono essere associate a problemi circolatori.
    • Storia familiare di malattie vascolari: se hai familiari con malattie vascolari, potresti essere a maggior rischio.
3.Fattori di rischio:
    • Età: il rischio di malattie vascolari aumenta con l’età.
    • Fumo: il fumo danneggia i vasi sanguigni.
    • Obesità: l’obesità aumenta il rischio di malattie vascolari.
    • Sedentarietà: la mancanza di esercizio fisico può contribuire a problemi circolatori.
    • Gravidanza: la gravidanza può aumentare il rischio di vene varicose.
    • Uso di contraccettivi orali: i contraccettivi orali possono aumentare il rischio di trombosi venosa.
4.Prevenzione:
    • Anche in assenza di sintomi, è consigliabile un controllo angiologico periodico dopo i 50 anni o in presenza di fattori di rischio.
    • L’angiologo può consigliare misure preventive per mantenere la salute dei vasi sanguigni, come cambiamenti nello stile di vita, farmaci o calze elastiche.

A

  • Aneurisma: Dilatazione anomala e permanente di un vaso sanguigno, arterioso o venoso, con conseguente assottigliamento della parete:
    •  Aneurisma aortico addominale: Aneurisma localizzato nella porzione addominale dell’aorta.
    • Aneurisma cerebrale: Aneurisma localizzato in un vaso sanguigno del cervello.
    • Aneurisma dissecante: Aneurisma in cui il sangue penetra tra gli strati della parete arteriosa, separandoli.
  • Angiografia: Esame radiologico dei vasi sanguigni, effettuato dopo l’iniezione di un mezzo di contrasto.
  • Angiografo: Un angiografo è un apparecchio a raggi X utilizzato per visualizzare i vasi sanguigni. Durante una procedura di angiografia, un mezzo di contrasto viene iniettato nei vasi sanguigni e le immagini a raggi X vengono acquisite per creare immagini dettagliate delle arterie e delle vene. Viene utilizzato per diagnosticare e trattare una varietà di condizioni vascolari, come stenosi, aneurismi e malformazioni artero-venose.
  • Angioplastica: Procedura medica che serve a dilatare un vaso sanguigno ristretto o ostruito.
  • Angiosclerosi: Processo degenerativo che colpisce le pareti dei vasi sanguigni, rendendole rigide e ispessite.
  • Angioscopio: Un angioscopio è un piccolo tubo sottile con una telecamera all’estremità che viene inserito nei vasi sanguigni per visualizzarne l’interno. Viene utilizzato per diagnosticare e trattare una varietà di condizioni vascolari, come placche aterosclerotiche, trombi e lesioni vascolari.
  • Arteriosclerosi: Forma di angiosclerosi caratterizzata dall’indurimento e dalla perdita di elasticità delle arterie.
  • Arterite: Infiammazione di un’arteria.

B

  • Bypass: Intervento chirurgico che crea un percorso alternativo per il flusso sanguigno, aggirando un vaso ostruito.

C

  • Catetere a palloncino: Un catetere a palloncino è un tubo sottile e flessibile con un palloncino gonfiabile all’estremità. Viene utilizzato per dilatare i vasi sanguigni ristretti o bloccati. Il palloncino viene gonfiato all’interno del vaso per allargarlo e ripristinare il flusso sanguigno.
  • Catetere: Tubicino sottile e flessibile utilizzato per diverse procedure mediche, come l’angiografia e l’angioplastica.
  • Claudicazione intermittente: Dolore crampiforme a carico dei muscoli delle gambe, provocato da un ridotto apporto di sangue durante l’esercizio fisico.

D

  • Dissettore: Un dissettore è uno strumento chirurgico utilizzato per separare e dissezionare i tessuti durante le procedure vascolari.
  • Dissezione aortica: Condizione grave in cui si verifica una lacerazione nella parete interna dell’aorta, creando un falso lume in cui scorre il sangue.
  • Doppler transcranico: Un Doppler transcranico è un tipo di ecografia che utilizza onde sonore per misurare la velocità del flusso sanguigno nei vasi sanguigni del cervello. Viene utilizzato per diagnosticare e monitorare una varietà di condizioni, come ictus, aneurismi cerebrali e vasospasmo.
  • Doppler: Tecnica diagnostica che utilizza gli ultrasuoni per valutare il flusso sanguigno nei vasi.

E

  • Ecocolordoppler: L’ecocolordoppler è una tecnica di imaging medico che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare i vasi sanguigni e misurare la velocità e la direzione del flusso sanguigno. È uno strumento fondamentale nella diagnosi di una vasta gamma di condizioni vascolari, tra cui trombosi venosa profonda, aneurismi, stenosi carotidea e insufficienza venosa.
  • Edema: Accumulo di liquido nei tessuti, che causa gonfiore.
  • Embolia: Ostruzione di un vaso sanguigno causata da un embolo (un corpo estraneo, come un coagulo di sangue, una bolla d’aria o un frammento di grasso).
  • Endarterectomia: Intervento chirurgico che prevede la rimozione della placca aterosclerotica dalla parete interna di un’arteria.

F

  • Fibrillazione atriale: Aritmia cardiaca caratterizzata da contrazioni rapide e irregolari degli atri.
  • Fistola artero-venosa: Comunicazione anomala tra un’arteria e una vena.
  • Flebectomia: Intervento chirurgico che prevede la rimozione di una vena varicosa.
  • Flebite: Infiammazione di una vena.
  • Flebotrombosi: Formazione di un coagulo di sangue (trombo) all’interno di una vena.
  • Flussometro laser Doppler: Un flussometro laser Doppler è un dispositivo che utilizza un laser per misurare il flusso sanguigno microvascolare. Viene utilizzato per valutare la perfusione tissutale in una varietà di condizioni, come ulcere diabetiche, ustioni e lesioni da pressione.

I

  • Ictus: Danno cerebrale causato dall’interruzione del flusso sanguigno al cervello.
  • Insufficienza venosa cronica: Condizione in cui le vene delle gambe non riescono a pompare il sangue in modo efficiente verso il cuore.
  • Introduttore: Un introduttore è un dispositivo utilizzato per inserire cateteri e altri strumenti nei vasi sanguigni.
  • Ischemia: Riduzione dell’apporto di sangue a un tessuto o a un organo.

L

  • Laser endovenoso: Un laser endovenoso è un dispositivo che utilizza l’energia laser per chiudere le vene varicose. La fibra laser viene inserita nella vena e l’energia laser viene utilizzata per riscaldare e chiudere la vena.
  • Linfedema: Gonfiore causato dall’accumulo di linfa nei tessuti.

M

  • Malformazione artero-venosa: Anomalia congenita della struttura dei vasi sanguigni, caratterizzata da connessioni dirette tra arterie e vene.
  • Microscopio operatorio: Un microscopio operatorio è un microscopio ad alta potenza utilizzato durante le procedure chirurgiche vascolari per ingrandire il campo operatorio.

P

  • Placca aterosclerotica: Accumulo di grassi, colesterolo e altre sostanze sulla parete interna delle arterie.
  • Pletismografo: Un pletismografo è un dispositivo che misura le variazioni di volume in una parte del corpo. Viene utilizzato per valutare il flusso sanguigno e la funzione vascolare negli arti.

S

  • Sclerosi: Indurimento e ispessimento di un tessuto o di un organo.
  • Sfigmomanometro: Uno sfigmomanometro è un dispositivo utilizzato per misurare la pressione sanguigna. È uno strumento fondamentale nella valutazione della salute cardiovascolare e nella diagnosi di ipertensione.
  • Stenosi: Restringimento di un vaso sanguigno o di un altro condotto.
  • Stent: Piccolo tubo metallico o di plastica inserito in un vaso sanguigno per mantenerlo aperto.
  • Stent: Uno stent è un piccolo tubo di metallo o di plastica che viene inserito in un vaso sanguigno per mantenerlo aperto. Viene utilizzato per trattare una varietà di condizioni vascolari, come stenosi e aneurismi.

T

  • Teleangectasia: Dilatazione di piccoli vasi sanguigni superficiali, visibili come sottili linee rosse sulla pelle.
  • Tomografia computerizzata (TC): La TC è una tecnica di imaging medico che utilizza i raggi X per creare immagini dettagliate del corpo. Viene utilizzata per diagnosticare una varietà di condizioni vascolari, come aneurismi, dissezioni aortiche e trombosi venosa profonda.
  • Trombo: Coagulo di sangue che si forma all’interno di un vaso sanguigno.
  • Tromboangioite obliterante (malattia di Buerger): Infiammazione e trombosi dei vasi sanguigni, principalmente nelle mani e nei piedi.
  • Tromboflebite: Infiammazione di una vena associata alla formazione di un trombo.
  • Trombolisi: Procedura medica che serve a sciogliere un coagulo di sangue.

U

  • Ulcera: Lesione della pelle o di una mucosa, caratterizzata da perdita di tessuto.
  • Ultrasuoni intravascolari (IVUS): L’IVUS è una tecnica di imaging che utilizza una sonda a ultrasuoni miniaturizzata inserita in un vaso sanguigno per visualizzare la parete del vaso dall’interno. Viene utilizzato per valutare la placca aterosclerotica, le stenosi e altre anomalie vascolari.

V

  • Varice: Vena dilatata e tortuosa, visibile sotto la pelle.
  • Vasculite: Infiammazione dei vasi sanguigni.
  • Vasospasmo: Contrazione improvvisa e involontaria di un vaso sanguigno.
  • Venografo: Un venografo è un apparecchio a raggi X utilizzato per visualizzare le vene. Durante una procedura di venografia, un mezzo di contrasto viene iniettato nelle vene e le immagini a raggi X vengono acquisite per creare immagini dettagliate del sistema venoso. Viene utilizzato per diagnosticare e trattare una varietà di condizioni venose, come trombosi venosa profonda e insufficienza venosa cronica.