L’ALLERGOLOGO


L’allergologo è un medico specializzato nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione delle allergie. Le allergie sono reazioni eccessive del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, chiamate allergeni.

Queste sostanze possono includere pollini, alimenti, farmaci, punture di insetti, acari della polvere e peli di animali.

1. Allergie respiratorie

    • Rinite allergica: infiammazione della mucosa nasale scatenata da allergeni inalanti come pollini, acari della polvere, peli di animali. Sintomi: naso chiuso, prurito nasale, starnuti, rinorrea.
      • Rinite allergica stagionale: si manifesta in specifici periodi dell’anno, in coincidenza con la presenza di pollini nell’aria.
      • Rinite allergica perenne: presente tutto l’anno, causata da allergeni presenti nell’ambiente domestico come acari della polvere, peli di animali, muffe.
    • Asma bronchiale: malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da broncocostrizione, ipersecrezione di muco e tosse. Gli allergeni possono scatenare o peggiorare le crisi asmatiche.
    • Sinusite: infiammazione dei seni paranasali, spesso associata a rinite allergica.
    • Poliposi nasale: formazione di escrescenze benigne nella mucosa nasale, spesso associate a rinite allergica e asma.

2. Allergie cutanee

    • Dermatite atopica: malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da prurito, secchezza, eritema e desquamazione.
    • Orticaria: reazione cutanea caratterizzata dalla comparsa di pomfi pruriginosi, di dimensioni variabili. Può essere scatenata da allergeni alimentari, farmaci, punture di insetti o altri fattori.
    • Angioedema: gonfiore del tessuto sottocutaneo, spesso associato all’orticaria.
    • Dermatite da contatto: reazione infiammatoria della pelle scatenata dal contatto con allergeni come nichel, profumi, cosmetici.

3. Allergie alimentari

    • Reazioni IgE-mediate: reazioni allergiche immediate scatenate da alimenti come latte, uova, arachidi, frutta a guscio, pesce, crostacei. Sintomi: orticaria, angioedema, vomito, diarrea, difficoltà respiratorie, anafilassi.
    • Reazioni non IgE-mediate: reazioni allergiche ritardate, spesso a carico dell’apparato digerente. Sintomi: vomito, diarrea, dolori addominali, eczema.
    • Sindrome orale allergica: reazione allergica localizzata alla bocca e alla gola, scatenata da alimenti vegetali. Sintomi: prurito, gonfiore, formicolio.

4. Allergie a farmaci

    • Reazioni immediate: si manifestano entro un’ora dall’assunzione del farmaco. Sintomi: orticaria, angioedema, difficoltà respiratorie, anafilassi.
    • Reazioni ritardate: si manifestano dopo ore o giorni dall’assunzione del farmaco. Sintomi: eruzioni cutanee, febbre, dolori articolari.

5. Allergie a veleni di insetti

    • Reazioni locali: gonfiore, dolore, prurito nella zona della puntura.
    • Reazioni sistemiche: orticaria, angioedema, difficoltà respiratorie, anafilassi.

6. Altre patologie

    • Anafilassi: reazione allergica grave e potenzialmente fatale che coinvolge diversi organi e apparati. Sintomi: difficoltà respiratorie, calo della pressione sanguigna, shock.
    • Mastocitosi: malattia rara caratterizzata dall’accumulo di mastociti (cellule del sistema immunitario) in diversi organi e tessuti.
    • Immunodeficienze: alterazioni del sistema immunitario che aumentano la suscettibilità alle infezioni e alle allergie.

1. Anamnesi ed esame obiettivo:

    • Anamnesi: Raccolta dettagliata della storia clinica del paziente, comprendente informazioni su sintomi, familiarità per allergie, esposizione ad allergeni, stile di vita e terapie farmacologiche in corso.
    • Esame obiettivo: Valutazione clinica generale del paziente, con particolare attenzione all’apparato respiratorio (auscultazione polmonare), alla cute (ricerca di lesioni eczematose o orticarioidi) e alle mucose (congiuntivite, rinite).

2. Test cutanei:

    • Prick test: È il test più comune per identificare allergie a inalanti (pollini, acari, peli di animali), alimenti e lattice. Vengono applicate sulla pelle dell’avambraccio gocce di estratti allergenici e la cute viene punta con una lancetta. La reazione allergica si manifesta con la comparsa di un pomfo in pochi minuti.
    • Patch test: Utilizzato per diagnosticare dermatiti allergiche da contatto (ad esempio, a metalli, profumi, conservanti). Cerotti contenenti allergeni vengono applicati sulla schiena del paziente per 48 ore, dopo le quali si valuta la presenza di reazioni cutanee.
    • Intradermoreazione: Simile al prick test, ma l’allergene viene iniettato nel derma. È più sensibile del prick test, ma anche più soggetta a falsi positivi. Utilizzata per testare allergie a farmaci o veleni di insetti.

3. Esami del sangue:

    • Dosaggio delle IgE totali: Misura la quantità totale di immunoglobuline E (IgE) nel sangue. Le IgE sono anticorpi coinvolti nelle reazioni allergiche. Un valore elevato può indicare una predisposizione alle allergie, ma non identifica l’allergene specifico.
    • Dosaggio delle IgE specifiche: Misura la quantità di IgE specifiche per un determinato allergene (ad esempio, IgE specifiche per il polline di graminacee). Permette di identificare l’allergene responsabile della reazione allergica. Può essere utile quando i test cutanei sono impossibili o inaffidabili (ad esempio, in caso di dermatite estesa o terapia con antistaminici).
    • Test di attivazione dei basofili (BAT): Valuta la reattività dei basofili (un tipo di globuli bianchi coinvolti nelle reazioni allergiche) a specifici allergeni. È un test di secondo livello, utilizzato in casi selezionati.

4. Test di provocazione:

    • Test di provocazione orale: Somministrazione di dosi crescenti dell’alimento sospetto sotto controllo medico, per valutare la presenza di reazioni allergiche. È il test più accurato per diagnosticare le allergie alimentari, ma può essere rischioso e deve essere eseguito solo in centri specializzati.
    • Test di provocazione bronchiale: Inalazione di dosi crescenti di un allergene per valutare la reattività bronchiale. Utilizzato per diagnosticare l’asma allergica.
    • Test di provocazione nasale: Somministrazione di un allergene nelle cavità nasali per valutare la reattività nasale. Utilizzato per diagnosticare la rinite allergica.

5. Altri esami:

    • Spirometria: Misura la funzionalità respiratoria. Utile per valutare la presenza di asma o bronchite.
    • Rinomanometria: Misura il flusso d’aria nelle cavità nasali. Utile per valutare la presenza di ostruzione nasale.
    • Esame citologico nasale: Analisi del muco nasale per identificare la presenza di eosinofili (un tipo di globuli bianchi coinvolti nelle reazioni allergiche). Utile per diagnosticare la rinite allergica.

1. Farmaci

    • Antiistaminici:
      • Bloccano l’azione dell’istamina, una sostanza chimica rilasciata dal corpo durante una reazione allergica.
      • Disponibili in diverse formulazioni: compresse, sciroppi, spray nasali, colliri.
      • Esempi: cetirizina, loratadina, fexofenadina.
    • Corticosteroidi:
      • Potenti antinfiammatori che riducono gonfiore e irritazione.
      • Disponibili in diverse formulazioni: spray nasali, inalatori, creme, compresse.
      • Esempi: fluticasone, mometasone, prednisone.
    • Decongestionanti:
      • Riducono la congestione nasale causata da allergie.
      • Disponibili in diverse formulazioni: spray nasali, compresse.
      • Esempi: pseudoefedrina, oximetazolina.
    • Stabilizzatori dei mastociti:
      • Prevengono il rilascio di istamina e altre sostanze chimiche coinvolte nelle reazioni allergiche.
      • Disponibili in diverse formulazioni: spray nasali, colliri.
      • Esempi: cromoglicato di sodio, nedocromil.
    • Antileucotrieni:
      • Bloccano l’azione dei leucotrieni, sostanze chimiche che contribuiscono all’infiammazione delle vie aeree.
      • Disponibili in compresse.
      • Esempi: montelukast, zafirlukast.
    • Farmaci biologici:
      • Una nuova classe di farmaci che agiscono su specifici componenti del sistema immunitario.
      • Utilizzati per il trattamento di allergie gravi e persistenti, come l’asma grave e la dermatite atopica.
      • Esempi: omalizumab, mepolizumab, dupilumab.

2. Immunoterapia allergene-specifica (vaccini allergici)

    • Consiste nella somministrazione di dosi crescenti di allergeni, per desensibilizzare il sistema immunitario e ridurre la reattività alle sostanze che causano l’allergia.
    • Disponibile in due forme:
      • Immunoterapia sottocutanea: iniezioni periodiche di allergeni.
      • Immunoterapia sublinguale: somministrazione di allergeni sotto la lingua.
    • Efficace per diverse allergie, come pollini, acari della polvere, peli di animali.

3. Terapie non farmacologiche

    • Educazione del paziente:
      • Informazioni sulla natura dell’allergia, i fattori scatenanti e le strategie di evitamento.
      • Istruzioni sull’uso corretto dei farmaci e dei dispositivi medici.
    • Evitamento degli allergeni:
      • Misure per ridurre l’esposizione agli allergeni, come l’uso di coprimaterasso antiacaro, la pulizia frequente della casa, l’evitamento di animali domestici.
    • Tecniche di rilassamento:
      • Possono aiutare a gestire lo stress e l’ansia, che possono peggiorare i sintomi allergici.

4. Altre terapie

    • Adrenalina autoiniettabile:
      • Prescritta per le persone a rischio di anafilassi, una reazione allergica grave e potenzialmente fatale.
      • Da utilizzare in caso di esposizione accidentale all’allergene.

È consigliabile consultare uno specialista allergologo quando si manifestano sintomi che potrebbero indicare una reazione allergica. Questi sintomi possono variare a seconda del tipo di allergia e possono includere:

    • Sintomi respiratori: rinite (naso chiuso, prurito nasale, starnuti), asma (difficoltà respiratorie, tosse, respiro sibilante), congestione nasale.
    • Sintomi cutanei: orticaria (pomfi rossi e pruriginosi), eczema (pelle secca, arrossata e pruriginosa), dermatite da contatto (irritazione cutanea localizzata).
    • Sintomi oculari: congiuntivite allergica (occhi rossi, pruriginosi e lacrimanti).
    • Sintomi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
    • Sintomi sistemici: anafilassi (reazione allergica grave e potenzialmente pericolosa per la vita che può causare difficoltà respiratorie, gonfiore della gola, calo della pressione sanguigna).

È particolarmente importante consultare un allergologo in caso di:

    • Sintomi gravi o ricorrenti: se i sintomi sono intensi, frequenti o interferiscono con la qualità della vita.
    • Sospetta allergia alimentare: se si sospetta di essere allergici a un alimento specifico.
    • Sospetta allergia a farmaci: se si manifestano reazioni avverse dopo l’assunzione di un farmaco.
    • Sospetta allergia a punture di insetti: se si verificano reazioni allergiche dopo essere stati punti da un insetto.
    • Familiarità per allergie: se in famiglia ci sono casi di allergie.
    • Episodi di anafilassi: se si è verificato un episodio di anafilassi, è fondamentale rivolgersi a un allergologo per individuare l’allergene responsabile e prevenire future reazioni.

A

  • Allergene: Sostanza, solitamente una proteina, che innesca una reazione allergica in individui sensibili. Gli allergeni comuni includono pollini, acari della polvere, peli di animali domestici, alimenti e farmaci.
  • Allergia: Reazione eccessiva del sistema immunitario a una sostanza estranea (allergene) che normalmente è innocua per la maggior parte delle persone.
  • Anafilassi: Reazione allergica grave, potenzialmente letale, che coinvolge più sistemi del corpo. I sintomi possono includere difficoltà respiratorie, gonfiore della gola, orticaria, vomito e perdita di coscienza.
  • Anticorpi: Proteine prodotte dal sistema immunitario per combattere infezioni e altre sostanze estranee. Nelle allergie, gli anticorpi IgE svolgono un ruolo chiave nel riconoscere gli allergeni e innescare il rilascio di istamina e altri mediatori chimici.
  • Antihistaminici: Farmaci che bloccano l’azione dell’istamina, un mediatore chimico coinvolto nelle reazioni allergiche. Gli antihistaminici sono usati per alleviare i sintomi di allergie come rinite allergica, orticaria e prurito.
  • Apparecchio per la misurazione del picco di flusso espiratorio (Peak Flow Meter): Dispositivo portatile utilizzato per misurare la velocità massima dell’aria espirata dai polmoni. Utile per monitorare la funzionalità polmonare in pazienti con asma, spesso scatenata da allergie.
  • Apparecchio per prick test: Strumento utilizzato per eseguire i prick test, che consistono nell’applicare sulla pelle piccole quantità di allergeni per verificarne la reazione.
  • Asma: Malattia cronica delle vie respiratorie caratterizzata da infiammazione, restringimento delle vie aeree e produzione di muco. L’asma può essere scatenata da allergeni, irritanti, esercizio fisico e infezioni respiratorie.
  • Atopia: Predisposizione genetica a sviluppare allergie. Gli individui atopici hanno maggiori probabilità di avere allergie come asma, rinite allergica ed eczema.

B

  • Beta-2 agonisti: Farmaci che rilassano i muscoli delle vie respiratorie, alleviando i sintomi dell’asma. I beta-2 agonisti possono essere a breve o a lunga durata d’azione.
  • Biologici: Farmaci relativamente nuovi che prendono di mira specifiche molecole coinvolte nel processo infiammatorio delle allergie. I biologici sono usati per trattare condizioni allergiche gravi come asma, rinite allergica ed eczema.
  • Broncospasmo: Restringimento improvviso dei bronchi, le vie aeree che portano ai polmoni. Il broncospasmo può causare difficoltà respiratorie, tosse e respiro sibilante.

C

  • Camera di inalazione: Dispositivo che facilita l’assunzione di farmaci per via inalatoria, come broncodilatatori e corticosteroidi, utilizzati nel trattamento di asma e rinite allergica.
  • Citochine: Proteine ​​prodotte da diverse cellule del sistema immunitario che regolano la risposta infiammatoria. Nelle allergie, le citochine come le interleuchine svolgono un ruolo importante nell’infiammazione cronica.
  • Congiuntivite allergica: Infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste l’interno delle palpebre e la parte bianca dell’occhio. La congiuntivite allergica è causata da allergeni come pollini, acari della polvere e peli di animali domestici.
  • Corticosteroidi: Farmaci antinfiammatori potenti usati per trattare una varietà di condizioni allergiche, tra cui asma, rinite allergica ed eczema. I corticosteroidi possono essere somministrati per via inalatoria, orale o topica.

D

  • Dermatite atopica (eczema): Malattia cronica della pelle caratterizzata da prurito, arrossamento, secchezza e desquamazione. La dermatite atopica è spesso associata ad allergie e atopia.
  • Desensibilizzazione: Terapia che mira a ridurre la sensibilità agli allergeni. La desensibilizzazione prevede l’esposizione graduale a dosi crescenti di allergene, con l’obiettivo di indurre tolleranza.

E

  • Edema: Gonfiore causato dall’accumulo di liquidi nei tessuti. L’edema può essere un sintomo di reazioni allergiche, in particolare angioedema.
  • Endoscopio: Strumento a fibre ottiche utilizzato per visualizzare le vie aeree superiori e inferiori, utile per diagnosticare condizioni come la rinite allergica e l’asma.
  • Eosinofili: Tipo di globuli bianchi coinvolti nelle reazioni allergiche e nell’infiammazione. Gli eosinofili rilasciano sostanze che contribuiscono ai sintomi allergici.
  • Epinefrina (adrenalina): Farmaco usato per trattare l’anafilassi. L’epinefrina agisce rapidamente per contrastare i sintomi dell’anafilassi, come difficoltà respiratorie e calo della pressione sanguigna.
  • Esame cutaneo (prick test): Test diagnostico per le allergie che prevede l’applicazione di piccole quantità di allergeni sulla pelle e la valutazione della reazione cutanea.
  • Eziologia: Studio delle cause delle malattie. In allergologia, l’eziologia si concentra sui fattori che contribuiscono allo sviluppo delle allergie.

F

  • Fattori scatenanti: Fattori ambientali o altri fattori che possono innescare o peggiorare i sintomi allergici. I fattori scatenanti comuni includono allergeni, irritanti, cambiamenti climatici, stress ed esercizio fisico.

G

  • Granulociti basofili: Tipo di globuli bianchi coinvolti nelle reazioni allergiche. I granulociti basofili rilasciano istamina e altri mediatori chimici in risposta all’esposizione agli allergeni.

I

  • IgE (immunoglobuline E): Tipo di anticorpi coinvolti nelle reazioni allergiche. Le IgE si legano ai mastociti e ai basofili, innescando il rilascio di istamina e altri mediatori chimici in risposta all’esposizione agli allergeni.
  • Immunoterapia: Vedi desensibilizzazione.
  • Infiammazione: Risposta protettiva del corpo a lesioni o infezioni. Nelle allergie, l’infiammazione è cronica e contribuisce ai sintomi allergici.
  • Ipersensibilità: Reazione immunitaria eccessiva a una sostanza estranea. L’ipersensibilità è alla base delle allergie e di altre condizioni immunitarie.
  • Irritanti: Sostanze che possono irritare le vie respiratorie o la pelle, scatenando sintomi simili alle allergie. Gli irritanti comuni includono fumo, profumi, inquinamento atmosferico e prodotti chimici.
  • Istamina: Mediatore chimico rilasciato dai mastociti e dai basofili durante le reazioni allergiche. L’istamina causa una serie di sintomi, tra cui prurito, arrossamento, gonfiore e restringimento delle vie aeree.

L

  • Leucotrieni: Mediatori chimici coinvolti nelle reazioni allergiche e nell’infiammazione. I leucotrieni contribuiscono ai sintomi dell’asma e di altre condizioni allergiche.

M

  • Mastociti: Cellule del sistema immunitario presenti nei tessuti che rilasciano istamina e altri mediatori chimici durante le reazioni allergiche.
  • Mediatori chimici: Sostanze rilasciate durante le reazioni allergiche che causano i sintomi allergici. I mediatori chimici includono istamina, leucotrieni, prostaglandine e citochine.

N

  • Nebulizzatore: Dispositivo che trasforma i farmaci liquidi in aerosol, facilitandone l’inalazione e la somministrazione nelle vie respiratorie.

O

  • Orticaria: Eruzione cutanea pruriginosa caratterizzata da pomfi rossi o bianchi. L’orticaria è spesso causata da reazioni allergiche.

P

  • Patch test: Test allergologico che prevede l’applicazione sulla pelle di cerotti contenenti allergeni per un periodo di tempo prolungato (solitamente 48 ore). Utilizzato per diagnosticare dermatiti allergiche da contatto.
  • Pletismografo: Strumento che misura i cambiamenti di volume del corpo, in particolare del torace, per valutare la capacità polmonare totale e il volume residuo.
  • Polline: Polvere fine prodotta dalle piante che può causare reazioni allergiche in individui sensibili. Il polline è un allergene comune che causa rinite allergica e asma.
  • Prostaglandine: Mediatori chimici coinvolti nelle reazioni allergiche e nell’infiammazione. Le prostaglandine contribuiscono ai sintomi dell’asma e di altre condizioni allergiche.
  • Prurito: Sensazione di fastidio sulla pelle che provoca il desiderio di grattarsi. Il prurito è un sintomo comune di molte condizioni allergiche, tra cui orticaria, dermatite atopica e rinite allergica.

R

  • RAST (Radio Allergo Sorbent Test): Esame del sangue che misura i livelli di IgE specifiche per diversi allergeni. Il RAST è utile per identificare le allergie specifiche.
  • Reazione allergica: Vedi allergia.
  • Rinite allergica: Infiammazione della mucosa nasale causata da allergeni come pollini, acari della polvere e peli di animali domestici. I sintomi includono starnuti, prurito nasale, congestione nasale e rinorrea.

S

  • Saturimetro: Dispositivo che misura la saturazione di ossigeno nel sangue, utile per monitorare la funzionalità respiratoria in pazienti con asma e altre malattie respiratorie.
  • Sensibilizzazione: Processo in cui il sistema immunitario diventa sensibile a un allergene. La sensibilizzazione è il primo passo nello sviluppo di un’allergia.
  • Shock anafilattico: Vedi anafilassi.
  • Sintomi: Segni o manifestazioni di una malattia o condizione. I sintomi allergici possono variare da lievi a gravi e includono prurito, arrossamento, gonfiore, difficoltà respiratorie e shock anafilattico.
  • Spirometria: Test che misura la funzione polmonare. La spirometria è utile per diagnosticare e monitorare l’asma.
  • Spirometro: Strumento che misura la quantità di aria inspirata ed espirata, e la velocità con cui l’aria viene movimentata. Utile per valutare la funzionalità polmonare in pazienti con asma e altre malattie respiratorie.

T

  • Test di provocazione: Test diagnostico che prevede l’esposizione controllata a un allergene per valutare la reazione allergica. I test di provocazione sono utili per confermare la diagnosi di allergia e per valutare la gravità della reazione.
  • Tolleranza: Stato in cui il sistema immunitario non reagisce a un allergene. La tolleranza può essere indotta attraverso l’immunoterapia (desensibilizzazione).

V

  • Vaccinazione antiallergica: Vedi desensibilizzazione.